APT41: il gruppo hacker cinese tra cyber spionaggio e crimine informatico

da Livio Varriale
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APT41 è un gruppo di hacker avanzato (Advanced Persistent Threat) di origine cinese, noto per la sua duplice natura operativa in ambito sia di spionaggio sponsorizzato dallo stato sia di criminalità informatica a scopo di lucro (APT41 aggiorna il suo arsenale di Malware con DodgeBox e MoonWalk – Matrice Digitale). Identificato attivamente almeno dal 2007, il gruppo – conosciuto anche con alias come Barium e Wicked Panda – ha legami con il Ministero della Sicurezza di Stato cinese (APT41 aggiorna il suo arsenale di Malware con DodgeBox e MoonWalk – Matrice Digitale).

Questa connessione governativa colloca APT41 in un contesto geopolitico di cyber-spionaggio nazionale, dove le sue campagne mirano a sottrarre informazioni sensibili e proprietà intellettuale per avvantaggiare interessi strategici della Cina. Ciò che rende APT41 peculiare rispetto ad altri gruppi APT è la commistione tra attacchi cyber offensivi statali e attività criminali private: il gruppo infatti affianca alle operazioni di spionaggio digitale una serie di intrusioni a scopo finanziario (ad esempio frodi o furti di dati monetizzabili) per autofinanziare le proprie attività (APT41 aggiorna il suo arsenale di Malware con DodgeBox e MoonWalk – Matrice Digitale).

Nel panorama delle minacce informatiche globali, APT41 si è affermato come uno degli attori più prolifici e versatili. Le sue vittime spaziano in diversi settori strategici (tecnologia, telecomunicazioni, sanità, mondo accademico, media, ecc.), e le campagne condotte hanno spesso portato al furto di codici sorgente, certificati di firma del software, dati di clienti e informazioni aziendali preziose (APT41 aggiorna il suo arsenale di Malware con DodgeBox e MoonWalk – Matrice Digitale).

Tale ampiezza di obiettivi e la capacità di passare da operazioni di spionaggio tradizionali a intrusioni orientate al guadagno personale rendono APT41 un caso singolare nel panorama APT. Le autorità statunitensi hanno addirittura incriminato pubblicamente alcuni membri di APT41 per attacchi contro oltre 100 organizzazioni in tutto il mondo, riconoscendo l’impatto significativo delle loro campagne su scala globale (APT41 aggiorna il suo arsenale di Malware con DodgeBox e MoonWalk – Matrice Digitale). Questa combinazione di sostegno statale e attività cybercriminali rende APT41 un attore estremamente pericoloso e imprevedibile rispetto ad altri gruppi APT focalizzati esclusivamente sullo spionaggio o sul sabotaggio.

Tecniche e metodi di attacco

APT41 adotta una vasta gamma di tecniche di intrusione avanzate, spesso combinando metodi di social engineering con exploit tecnici sofisticati, come documentato in diverse analisi di Matrice Digitale. Una delle tattiche più comuni osservate è l’uso di email di spear phishing mirate: il gruppo invia messaggi altamente personalizzati con allegati maligni o link ingannevoli per infettare i sistemi delle vittime (Il gruppo APT Earth Longzhi è un sottogruppo di APT41 – Matrice Digitale).

In una campagna attribuita al sottogruppo Earth Longzhi (parte di APT41), ad esempio, gli aggressori hanno diffuso malware tramite archivi protetti da password inviati come allegati email, oppure hanno indotto le vittime a scaricare file infetti da link verso servizi cloud legittimi (es. Google Drive) (Il gruppo APT Earth Longzhi è un sottogruppo di APT41 – Matrice Digitale). Questi file contenevano loader malevoli, come il CroxLoader, progettati per installare payload aggiuntivi (spesso varianti di Cobalt Strike) e garantire un primo punto d’appoggio nella rete bersaglio (Il gruppo APT Earth Longzhi è un sottogruppo di APT41 – Matrice Digitale).

Oltre al phishing, APT41 sfrutta anche vulnerabilità in applicazioni esposte su Internet: ad esempio, sono noti casi in cui ha compromesso server pubblici installando web shell (come BEHINDER) per ottenere accesso persistente, da cui poi lanciare codici malevoli aggiuntivi all’interno dell’infrastruttura violata (Gruppo di hacker cinesi Earth Longzhi riemerge con tattiche malware avanzate – Matrice Digitale).

Una volta ottenuto l’accesso iniziale, APT41 impiega tecniche avanzate per espandere il controllo sul sistema e persistere senza essere rilevato. Spesso il gruppo utilizza programmi legittimi presenti sul sistema vittima per eseguire codice malevolo camuffato – una tecnica nota come DLL sideloading. Ad esempio, è stato documentato l’uso di un eseguibile firmato e legittimo (come taskhost.exe di Sandboxie) per caricare una libreria DLL malevola (sbiedll.dll) (APT41 aggiorna il suo arsenale di Malware con DodgeBox e MoonWalk – Matrice Digitale).

Questa DLL agisce da loader (nel caso specifico chiamato DodgeBox), il quale decifra e lancia un malware di seconda fase, come la backdoor denominata MoonWalk (APT41 aggiorna il suo arsenale di Malware con DodgeBox e MoonWalk – Matrice Digitale).

In parallelo, APT41 sfrutta exploit e tool noti per movimento laterale ed escalation dei privilegi all’interno delle reti compromesse. Ad esempio, nelle campagne di Earth Longzhi sono state usate versioni personalizzate di strumenti pubblici quali PrintNightmare e PrintSpoofer (per ottenere privilegi di System sui sistemi Windows) e varianti custom di Mimikatz per il dumping delle credenziali di accesso (Il gruppo APT Earth Longzhi è un sottogruppo di APT41 – Matrice Digitale).

La personalizzazione di questi strumenti open-source indica la capacità del gruppo di sviluppare tool proprietari basati su codice pubblico, rendendo più difficile il rilevamento tramite firme conosciute (Il gruppo APT Earth Longzhi è un sottogruppo di APT41 – Matrice Digitale).

Le tattiche di persistenza ed evasione impiegate da APT41 sono ugualmente sofisticate. Oltre a mantenere accessi backdoor multipli (come web shell, trojan e account nascosti) per resistere anche a eventuali remediation parziali, il gruppo dedica notevole impegno all’evasione dei sistemi di sicurezza presenti. Un caso esemplare è l’uso della tecnica BYOVD (Bring Your Own Vulnerable Driver): gli hacker installano ed eseguono volutamente un driver noto per le sue vulnerabilità (come zamguard.sys) sui sistemi bersaglio, sfruttandolo per disabilitare antivirus e soluzioni di endpoint protection a livello kernel (Gruppo di hacker cinesi Earth Longzhi riemerge con tattiche malware avanzate – Matrice Digitale).

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Questa mossa sfrutta il fatto che il driver è firmato e quindi normalmente considerato affidabile dal sistema, permettendo di neutralizzare le difese senza destare sospetti immediati. Un’altra tecnica ingegnosa osservata è chiamata Stack Rumbling: il malware SPHijacker, attribuito ad APT41, modifica specifiche chiavi di registro di Windows per causare il crash immediato di determinati processi al loro avvio, interferendo con i servizi di sicurezza o applicazioni bersaglio (Gruppo di hacker cinesi Earth Longzhi riemerge con tattiche malware avanzate – Matrice Digitale).

Si tratta di una forma di attacco denial-of-service mirato, che abusa di parametri poco documentati del sistema operativo per mandare in errore i programmi di difesa (Gruppo di hacker cinesi Earth Longzhi riemerge con tattiche malware avanzate – Matrice Digitale). Tecniche come queste, unite all’uso di injection di codice avanzate (es. metodo Dirty Vanity basato sul remote forking di processi (Gruppo di hacker cinesi Earth Longzhi riemerge con tattiche malware avanzate – Matrice Digitale)), dimostrano la capacità di adattamento di APT41: il gruppo aggiorna costantemente il proprio arsenale malware e i propri metodi per eludere i controlli di sicurezza più recenti (APT41 aggiorna il suo arsenale di Malware con DodgeBox e MoonWalk – Matrice Digitale).

L’insieme di queste tecniche – dalla social engineering all’evasione avanzata – indica che APT41 dispone di competenze ampie e risorse significative, caratteristiche tipiche di un attore APT di alto livello di sofisticazione.

Attacchi noti e conseguenze

Numerosi attacchi attribuiti ad APT41 sono stati documentati, mettendo in luce sia la portata globale delle operazioni sia gli effetti dannosi subiti dalle vittime. Secondo Matrice Digitale, le campagne di questo gruppo hanno colpito organizzazioni in tutto il mondo: gli Stati Uniti hanno accusato ufficialmente APT41 di aver condotto intrusioni informatiche ai danni di più di 100 entità globali, con conseguente furto di proprietà intellettuale e dati sensibili di grande valore (APT41 aggiorna il suo arsenale di Malware con DodgeBox e MoonWalk – Matrice Digitale).

Tra le informazioni sottratte figurano codici sorgente di software proprietari, certificati digitali utilizzati per firmare programmi (potenzialmente riutilizzati per firmare malware), dati di clienti e documenti interni riservati (APT41 aggiorna il suo arsenale di Malware con DodgeBox e MoonWalk – Matrice Digitale). Tali azioni si inseriscono chiaramente in una strategia di cyber-spionaggio su larga scala: sottraendo segreti industriali e dati strategici, APT41 fornisce un vantaggio informativo e tecnologico all’apparato statale o alle aziende nazionali cinesi.

Allo stesso tempo, alcune operazioni del gruppo – specialmente quelle rivolte a settori come il gaming online o il furto di valuta virtuale – mostrano un intento di frode finanziaria o lucro personale, coerente con la necessità di finanziare autonomamente parte delle proprie attività illecite (APT41 aggiorna il suo arsenale di Malware con DodgeBox e MoonWalk – Matrice Digitale). Questa doppia finalità rende i loro attacchi particolarmente insidiosi: possono rubare informazioni per lo spionaggio politico-economico, ma anche monetizzare le intrusioni vendendo dati sul dark web o sfruttandoli per estorsioni.

Un esempio concreto dell’ampio raggio d’azione di APT41 è dato dal sottogruppo noto come Earth Longzhi, analizzato in una serie di rapporti di sicurezza. In un’indagine pubblicata da Trend Micro e ripresa da Matrice Digitale, Earth Longzhi è stato identificato come parte integrante di APT41 (in contatto con altri cluster affiliati, come Earth Baku e SparklingGoblin) e responsabile di campagne mirate in Asia ed oltre (Il gruppo APT Earth Longzhi è un sottogruppo di APT41 – Matrice Digitale).

La prima campagna attribuita a Earth Longzhi (attiva tra il 2020 e il 2021) ha preso di mira enti governativi, infrastrutture e organizzazioni sanitarie a Taiwan, oltre al settore bancario in Cina (Il gruppo APT Earth Longzhi è un sottogruppo di APT41 – Matrice Digitale). Ciò suggerisce un obiettivo primariamente di spionaggio politico ed economico, nonché la possibile raccolta di informazioni sulla finanza locale. La seconda campagna (2021-2022) si è allargata a colpire vittime di alto profilo in diversi paesi: tra essi figura il settore della difesa, dell’aviazione, assicurativo e dello sviluppo urbano a Taiwan, Cina continentale, Thailandia, Malesia, Indonesia, Pakistan e perfino Ucraina (Il gruppo APT Earth Longzhi è un sottogruppo di APT41 – Matrice Digitale).

Quest’ultimo elemento indica che APT41 non limita le sue operazioni alla sola area Asia-Pacifico, ma è disposto a operare anche in altri contesti geopolitici quando l’interesse strategico (diretto o conto terzi) lo richiede. Le conseguenze di queste intrusioni sono rilevanti: i settori colpiti gestiscono informazioni critiche (dati militari, progetti industriali, dati personali di milioni di cittadini, ecc.) e le violazioni mettono a rischio sia la sicurezza nazionale dei paesi bersaglio sia la competitività economica delle aziende derubate di segreti commerciali.

Sebbene non sempre rese pubbliche nei dettagli, è plausibile che queste operazioni abbiano portato a ingenti perdite finanziarie per le vittime (in costi di ripristino, potenziali cali di mercato e rafforzamento delle misure di sicurezza) e abbiano alimentato tensioni diplomatiche, in particolare tra gli USA (e alleati) e la Cina, sul tema dello spionaggio informatico.

In sintesi, gli attacchi noti di APT41 si inseriscono sia in una strategia statale di cyber-spionaggio volta a sostenere interessi geopolitici, sia in una logica di cyber-crimine opportunistico finalizzato al guadagno, rendendo questo gruppo un avversario multipotente e dalle conseguenze potenzialmente devastanti per le vittime.

Misure di difesa e strategie di mitigazione

Di fronte a minacce avanzate come APT41, aziende e utenti devono adottare un insieme di misure difensive multi-livello per proteggere i propri sistemi e dati. Di seguito alcuni consigli pratici e strategie di cybersecurity per ridurre il rischio di compromissione:

  • Aggiornamento e patch management costante: mantenere sistemi operativi, software applicativi e dispositivi di rete sempre aggiornati con le ultime patch di sicurezza. Molti attacchi APT41 sfruttano vulnerabilità note; correggerle tempestivamente può impedire al gruppo di utilizzare exploit comuni come punto d’ingresso iniziale.
  • Protezioni perimetrali e monitoraggio del traffico: implementare firewall avanzati e sistemi di rilevamento intrusioni (IDS/IPS) per sorvegliare il traffico in entrata e in uscita. Strumenti come i Web Application Firewall (WAF) possono bloccare exploit web noti (es. SQL injection, inclusioni remote di file) spesso usati per violare server esposti. Allo stesso modo, il monitoraggio del traffico interno alla rete può individuare movimenti laterali sospetti o esfiltrazioni anomale di dati che potrebbero indicare una presenza APT.
  • Segmentazione della rete e principio del minimo privilegio: suddividere la rete aziendale in zone sicure isolate e limitare i privilegi degli account utente secondo il ruolo. In caso di breccia, una forte segmentazione ostacola gli spostamenti laterali degli hacker, confinando la minaccia. Inoltre, assicurarsi che gli utenti dispongano solo dei privilegi minimi necessari riduce l’impatto di eventuali credenziali compromesse.
  • Controlli di accesso rigorosi e autenticazione forte: adottare politiche di accesso zero-trust e abilitare l’autenticazione a più fattori (MFA) per tutti gli account sensibili . Ciò impedisce che il semplice furto di password consenta agli attaccanti di penetrare o persistere nella rete. L’uso di gestione centralizzata delle identità e di log di autenticazione permette anche di individuare tentativi di login sospetti.
  • Protezione degli endpoint e difese anti-malware avanzate: installare soluzioni di Endpoint Detection & Response (EDR) e antivirus di nuova generazione su server e workstation, configurandole per rilevare comportamenti anomali (es. un processo legittimo che carica DLL sospette in memoria). Strumenti con capacità anti-exploit e anti-rootkit possono far scattare allarmi in presenza di tecniche come DLL sideloading o driver vulnerabili caricati in modo improprio.
  • Backup, crittografia e piani di risposta agli incidenti: effettuare regolarmente backup offline dei dati critici e applicare la crittografia ai dati sensibili sia a riposo che in transito. In caso di attacco, disporre di copie integre dei dati permette un ripristino rapido senza pagare eventuali riscatti, e la crittografia rende meno utile per gli attaccanti qualsiasi informazione sottratta. Allo stesso tempo, predisporre un solido piano di incident response che definisca ruoli, procedure di contenimento e ripristino è fondamentale per reagire prontamente a una intrusione APT e limitarne i danni.
  • Formazione degli utenti e simulazioni di phishing: poiché spesso l’utente è l’anello debole sfruttato da APT41, è cruciale investire in awareness. Organizzare training periodici ai dipendenti per riconoscere email di phishing, allegati pericolosi e tentativi di social engineering riduce significativamente le probabilità che un attacco vada a buon fine. Esercitazioni simulate (phishing test) aiutano a rinforzare la consapevolezza e a identificare eventuali lacune da colmare.
  • Threat intelligence e condivisione delle informazioni: mantenersi aggiornati sulle ultime tattiche, tecniche e procedure (TTP) attribuite ad APT41 e altri attori simili, sfruttando fonti di threat intelligence, permette di adattare in modo proattivo le difese aziendali. È consigliabile inoltre partecipare a community di sicurezza o CERT per scambiare indicatori di compromissione e informazioni sugli attacchi emergenti. La collaborazione tra aziende, esperti di sicurezza e governi – attraverso la condivisione di informazioni sulle minacce e sulle contromisure – può infatti rafforzare la resilienza collettiva e proteggere meglio le infrastrutture critiche da attacchi sempre più sofisticati (Gruppo di hacker cinesi Earth Longzhi riemerge con tattiche malware avanzate – Matrice Digitale).

Implementando queste strategie di difesa in modo integrato (difesa in profondità), le organizzazioni e gli utenti possono elevare significativamente il loro livello di sicurezza. APT41 e gruppi simili rappresentano sfidanti formidabili, ma una combinazione di tecnologie adeguate, buone pratiche operative e consapevolezza diffusa può mitigare le minacce e ridurre al minimo il rischio di compromissione anche di fronte ad attacchi tanto evoluti.

In un’epoca di minacce persistenti, la prevenzione proattiva e la preparazione sono le migliori armi per difendersi efficacemente da gruppi APT come APT41. (Gruppo di hacker cinesi Earth Longzhi riemerge con tattiche malware avanzate – Matrice Digitale)

Si può anche come

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