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OKX ha annunciato la sospensione temporanea del suo DEX Aggregator, una decisione presa per implementare misure di sicurezza avanzate dopo che il noto gruppo di hacker nordcoreani Lazarus ha tentato di riciclare 100 milioni di dollari attraverso la piattaforma. L’azione arriva in un momento delicato per il settore delle criptovalute, con il recente furto da 1,5 miliardi di dollari ai danni di Bybit, che ha attirato l’attenzione delle autorità europee sulla regolamentazione degli scambi decentralizzati.
Il tentativo di riciclaggio e la risposta di OKX
Il gruppo Lazarus avrebbe cercato di sfruttare il DEX Aggregator di OKX per trasferire fondi rubati dal recente attacco a Bybit, scatenando un’ondata di controlli da parte delle autorità.
OKX, tra le principali piattaforme di criptovalute con un volume mensile di scambi pari a 230 miliardi di dollari e l’8% della quota di mercato degli exchange centralizzati (CEX), ha dichiarato di aver immediatamente bloccato i fondi sospetti e di aver interrotto il servizio di aggregazione DEX per rafforzare la sicurezza.
Un DEX Aggregator è un protocollo che combina la liquidità di più exchange decentralizzati per garantire agli utenti il miglior prezzo possibile e ridurre la slippage nelle operazioni. Tuttavia, questa tecnologia può essere sfruttata per attività illecite se non adeguatamente monitorata.
Le misure di sicurezza implementate
Per prevenire ulteriori tentativi di riciclaggio, OKX ha annunciato una serie di misure di sicurezza avanzate, tra cui:
- Monitoraggio avanzato degli indirizzi associati a hacker, con un sistema in grado di tracciare e bloccare in tempo reale le transazioni sospette.
- Blocco automatico delle operazioni sui conti sospetti, sia a livello di DEX che di CEX, per interrompere i flussi finanziari illeciti.
- Collaborazione con blockchain explorers per etichettare chiaramente le transazioni ed evitare che fondi rubati vengano confusi con operazioni legittime.
Questa strategia si inserisce in un più ampio impegno di OKX per garantire sicurezza, trasparenza e conformità normativa nel settore delle criptovalute, come sottolineato nell’annuncio ufficiale.
Bybit e l’aumento della pressione normativa in Europa
Parallelamente, il furto subito da Bybit, che ha portato alla sottrazione di 1,5 miliardi di dollari in criptovalute, ha scatenato una maggiore attenzione da parte delle autorità di regolamentazione europee. Secondo un report di Bloomberg, la vicenda ha spinto la UE a valutare una stretta sulla regolamentazione degli exchange decentralizzati, aumentando i controlli su piattaforme che potrebbero essere vulnerabili a frodi e attività illecite.
OKX ha risposto alle accuse mosse a seguito del caso Bybit, affermando tramite un comunicato su X (ex Twitter) di aver agito rapidamente per congelare i fondi sospetti, smentendo qualsiasi coinvolgimento nella facilitazione del riciclaggio di denaro.
Il futuro della sicurezza negli exchange decentralizzati
L’azione di OKX segna un importante passo avanti nella lotta contro il cybercrime nelle criptovalute. Tuttavia, resta da vedere se le nuove misure saranno sufficienti per bloccare gruppi come Lazarus, o se gli hacker troveranno nuove falle nei sistemi di sicurezza di altri exchange meno regolamentati.
Nel frattempo, la crescente pressione normativa in Europa e Stati Uniti potrebbe portare a nuove leggi più severe per gli scambi decentralizzati, limitando potenzialmente le operazioni anonime che caratterizzano il settore DeFi.