Sommario
L’agenzia delle Entrate segnala nuovi tentativi di truffa via e-mail riferiti ad Agenzia delle Entrate Riscossione, effettuati mediante l’invio di messaggi di posta elettronica con le seguenti caratteristiche:
- Mittente: no.reply@www.agenziaentrate.gov.it (l’indirizzo reale è no.reply@agenziaentrate.gov.it) con alias associato a AgenziaEntrate Riscossione;
- oggetto: Avviso Raccomandata #[numero di raccomandata variabile];
- corpo del messaggio: nel testo si parla di una notifica amministrativa cui si potrebbe accedere tramite un link e che verrà comunque spedita anche in forma cartacea tramite una raccomandata semplice.
Il falso sito web
Il link proposto conduce a una pagina web contraffatta (l’indirizzo https://agenziaentrate[.]com è già stato revocato, si ricorda che gli indirizzi ai siti legittimi sono https://www.agenziaentrate.gov.it/ e https://agenziaentrateriscossione.gov.it), riportante il logo dell’Agenzia delle Entrate, nella quale è presente un modulo di login che richiede l’accesso all’area di notifica tramite indirizzo di posta elettronica e password, solo allo scopo in realtà di carpire queste credenziali.
Raccomandazioni
Nel ricordare che l’accesso ai cittadini all’area riservata di Agenzia delle Entrate-Riscossione è consentito solo tramite Spid, Carta nazionale dei servizi, Carta di identità elettronica e credenziali di Agenzia delle Entrate (AdE) si raccomanda, in caso di dubbi sull’autenticità di ipotetiche comunicazioni da parte dell’Ente, di fare riferimento ai contatti reperibili sul sito istituzionale o all’ufficio territorialmente competente.
Mantenersi sempre aggiornati
E’ stata inoltre predisposta sul portale dell’Agenzia una sezione dedicata a segnalazioni e approfondimenti sui casi di phishing e malspam a tema, cui ci si può riferire per eventuali riscontri e aggiornamenti. Infatti già all’inizio del mese di Febbraio sono state segnalate ulteriori campagne simili. In questi casi le potenziali vittime venivano avvisate di “incoerenze” o “incongruenze” dei dati relativi alle liquidazioni periodiche per Il trimestre 2023 e invitate a cliccare “sull’immancabile link malevolo“.
Nel frattempo su WhatsApp, in merito alla campagna in oggetto, è virale il seguente messaggio di allarme (un po’ discutibile nella forma scritta ma si spera efficace nell’intento!).