Sommario
In un mondo sempre più digitalizzato, la gestione dell’identità emerge come un elemento chiave per prevenire gli attacchi cyber avanzati persistenti (APT). Adam Meyers, capo delle operazioni contro gli avversari di CrowdStrike, ha recentemente discusso l’evoluzione e le motivazioni dietro gli attacchi APT in una recente intervista con Dark Reading. Ecco un’analisi dettagliata delle sue osservazioni e delle tendenze attuali nel panorama delle minacce cyber.
Panorama Attuale delle Minacce
Meyers ha evidenziato che, mentre l’attenzione era focalizzata sugli attacchi provenienti dalla Russia, la Cina ha intensificato i suoi sforzi di raccolta di dati, sfruttando programmi come “Made in China 2025” e l’iniziativa “Belt and Road” per sviluppare l’economia cinese. Questi sforzi sono concentrati in settori come l’assistenza sanitaria e la tecnologia, con l’obiettivo di creare prodotti equivalenti a livello nazionale e ampliare la loro influenza nella regione Asia-Pacifico.
Motivazioni degli Attacchi APT
Gli attacchi APT cinesi sono principalmente guidati da un desiderio di raccolta di informazioni e acquisizione di proprietà intellettuale, con l’obiettivo di trasformare la Cina da “officina del mondo” a innovatore globale. Allo stesso tempo, la Corea del Nord utilizza i suoi gruppi APT per generare entrate e sostenere il suo programma di sviluppo economico nazionale, mentre l’Iran utilizza attacchi mascherati da ransomware per creare disordini e raccogliere informazioni sensibili.
Tendenze Attuali e Futuro Prossimo
Meyers ha sottolineato che molti gruppi APT stanno attualmente mirando a dispositivi di rete e sistemi cloud esposti, utilizzando credenziali legittime per infiltrarsi nelle reti e muoversi lateralmente all’interno di esse. Ha anche evidenziato l’importanza della gestione dell’identità come misura preventiva, dato che molti attacchi sfruttano le credenziali legittime per accedere alle reti.
