Tech
iPhone 16: nessun ritorno per Touch ID
Tempo di lettura: < 1 minuto. La linea di iPhone 16 di Apple non includerà la tecnologia Touch ID per l’autenticazione con impronte digitali, con piani futuri che potrebbero vedere l’introduzione di nuove tecnologie sotto il display.
Secondo un recente rapporto, la linea di iPhone 16 di Apple non vedrà il ritorno della tecnologia di autenticazione con impronte digitali Touch ID. Questa informazione proviene da un esperto di circuiti integrati su Weibo, noto per aver condiviso in passato informazioni affidabili sui piani di Apple.
Dettagli sul Touch ID e le Sue Prospettive Future
Il post su Weibo spiega che la maggior parte delle attrezzature utilizzate originariamente per produrre i chip necessari per la versione di Touch ID dell’iPhone è stata apparentemente dismessa in modo permanente e non tornerà nella versione 16. Le uniche unità rimanenti sono utilizzate per la terza generazione di iPhone SE, suggerendo che Apple non ha piani immediati per reintrodurre Touch ID come metodo di autenticazione sugli iPhone. È importante sottolineare che non ci sono voci significative che suggeriscano il ritorno della tecnologia di scansione delle impronte digitali di Apple per la linea di iPhone 16.
Prospettive per il Futuro e Tecnologia Sotto il Display
Nonostante l’assenza di Touch ID nei prossimi modelli, persistono voci secondo cui Apple sta lavorando su una tecnologia di impronte digitali sotto il display, che potrebbe debuttare intorno al 2026. Questo coincide con il periodo in cui l’azienda prevede di spostare anche Face ID sotto il display del dispositivo.
Sviluppi sui Chip per iPhone 16
La stessa fonte di Weibo è stata la prima a riferire che l’iPhone 14 avrebbe mantenuto il chip A15 Bionic, con l’A16 esclusivo per i modelli iPhone 14 Pro. Recentemente, hanno affermato che il chip progettato per l’iPhone 16 e l’iPhone 16 Plus sarà realizzato utilizzando un processo di produzione distinto, fondamentalmente diverso dal chip A17 Pro nell’iPhone 15 Pro, per ridurre i costi di produzione.
Tech
Problemi su Windows 11 24H2 e Microsoft 365: aggiornamenti bloccati e errori di licenza
Tempo di lettura: 3 minuti. Microsoft affronta problemi su Windows 11 24H2 con audio e Auto HDR, oltre a errori di licenza su Microsoft 365. Scopri le soluzioni e gli sviluppi futuri.
Gli ultimi aggiornamenti di Microsoft hanno incontrato diversi ostacoli. Su Windows 11 24H2, problemi di compatibilità con l’audio e con la funzione Auto HDR stanno bloccando gli aggiornamenti su alcune macchine, mentre su Microsoft 365 emergono segnalazioni di errori casuali di disattivazione delle licenze, che complicano l’uso delle app Office.
Windows 11 24H2: incompatibilità con Dirac Audio e Auto HDR
Microsoft ha imposto un blocco agli aggiornamenti di Windows 11 24H2 su sistemi con software audio Dirac, a causa di problemi legati al file cridspapo.dll. Gli utenti hanno segnalato che, dopo l’aggiornamento, dispositivi come altoparlanti integrati, cuffie Bluetooth e app di terze parti non riconoscono le periferiche audio.
Per affrontare il problema, Microsoft ha implementato un safeguard hold per evitare che altri utenti siano colpiti. È in corso la collaborazione con Dirac per sviluppare un driver aggiornato, che sarà distribuito tramite Windows Update. Gli utenti sono invitati a non forzare l’aggiornamento tramite strumenti come Media Creation Tool fino a quando il problema non sarà risolto.
Un altro problema critico riguarda l’Auto HDR, una funzione progettata per migliorare la qualità visiva dei giochi su display HDR-capable. Alcuni utenti hanno segnalato che il gaming causa blocchi e crash del sistema, con colori eccessivamente saturi o distorti. Per ovviare temporaneamente, Microsoft consiglia di disabilitare Auto HDR dalle impostazioni grafiche del sistema fino al rilascio di una patch.
Microsoft 365: errori di disattivazione delle licenze
Gli utenti di Microsoft 365 stanno affrontando un problema che genera messaggi casuali di “Product Deactivated”, interrompendo l’accesso alle app come Word, Excel e Outlook. Questo problema è legato a modifiche nei gruppi di licenza gestiti da amministratori IT.
Le cause principali includono:
- Spostamento degli utenti tra gruppi di licenze.
- Modifiche nei piani di abbonamento (es. da Office 365 E3 a Microsoft 365 E3).
- Attivazione o disattivazione della funzionalità “Latest version of Desktop Apps.”
Gli utenti possono risolvere temporaneamente cliccando sul pulsante Reactivate o effettuando il logout e successivamente il login in tutte le app Microsoft 365. Se il problema persiste, è consigliabile contattare gli amministratori per verificare la validità delle licenze e la configurazione dei gruppi.
Microsoft ha avviato un’indagine sul problema e invita gli utenti a utilizzare il Office Licensing Diagnostic Tool per raccogliere dati diagnostici utili alla risoluzione definitiva.
Implicazioni e passi futuri per Windows 11 24H2 e Microsoft 365
Microsoft affronta una situazione complessa con queste problematiche, che colpiscono tanto gli utenti privati quanto le aziende. Le limitazioni agli aggiornamenti di Windows 11 24H2 possono rallentare l’adozione del sistema operativo, specialmente in ambienti aziendali dove l’affidabilità del software è fondamentale.
Per quanto riguarda Microsoft 365, gli errori di disattivazione delle licenze possono generare interruzioni significative nei flussi di lavoro, causando perdite di produttività. Sebbene le soluzioni temporanee offerte siano utili, il problema evidenzia la necessità di una gestione più robusta delle licenze, soprattutto per gli utenti aziendali che dipendono da una configurazione stabile e affidabile.
Prospettive per Windows 11 e Microsoft 365
Microsoft ha dimostrato un impegno nel risolvere rapidamente queste problematiche. Gli utenti di Windows 11 24H2 possono aspettarsi aggiornamenti correttivi nei prossimi giorni o settimane, una volta che i driver audio aggiornati saranno resi disponibili. Per Auto HDR, la priorità è garantire che la funzionalità non comprometta l’esperienza di gioco su hardware compatibile.
Sul fronte Microsoft 365, l’azienda ha messo in campo risorse per analizzare i dati raccolti tramite strumenti diagnostici e log di sistema, collaborando con amministratori e team IT per sviluppare una soluzione definitiva. Gli utenti e le aziende colpite sono incoraggiati a monitorare le comunicazioni ufficiali di Microsoft per ulteriori aggiornamenti e guide di troubleshooting.
Le problematiche emerse su Windows 11 24H2 e Microsoft 365 sottolineano l’importanza di un approccio proattivo nella gestione degli aggiornamenti e delle licenze software. Mentre Microsoft lavora per risolvere questi problemi, gli utenti possono adottare le soluzioni temporanee consigliate per ridurre al minimo le interruzioni. Con aggiornamenti imminenti e un impegno continuo per migliorare l’affidabilità, queste difficoltà rappresentano una sfida, ma anche un’opportunità per rafforzare la fiducia degli utenti nel lungo termine.
Smartphone
Galaxy S25, Tab S10 FE, aggiornamenti per A53 e S22
Tempo di lettura: 5 minuti. Samsung innova con Galaxy S25 e Tab S10 FE, migliorando RAM e batterie. Aggiornamenti di sicurezza per Galaxy A53 e S22 rafforzano la protezione. Samsung licenzia dipendenti dopo la fuga di notizie sulla serie Galaxy S25.
Samsung si prepara a un anno ricco di innovazioni e aggiornamenti strategici. La serie Galaxy S25 introduce miglioramenti nella RAM e nello storage, mentre il Galaxy Tab S10 FE porta una nuova configurazione a doppia batteria e contestualmente, l’azienda rilascia importanti aggiornamenti di sicurezza per Galaxy A53 e Galaxy S22, consolidando la sua posizione nei mercati flagship e mid-range.
Galaxy S25: prestazioni rivoluzionate con memoria potenziata
Con il lancio della serie Galaxy S25, Samsung mira a ridefinire lo standard dei flagship. Il modello base e il Galaxy S25+ partiranno con 12 GB di RAM, abbandonando la configurazione da 8 GB presente nella serie S24. Questo aggiornamento garantisce un multitasking più fluido e prestazioni ottimizzate per applicazioni e giochi.
Anche lo storage base viene migliorato, partendo da 256 GB, mentre le varianti superiori offriranno fino a 1 TB di capacità. Questa configurazione, unita al processore Snapdragon 8 Elite, assicura prestazioni elevate in ogni regione, confermando la decisione di Samsung di abbandonare l’uso degli Exynos nei suoi mercati principali.
Il design della serie S25 includerà cornici più sottili e un profilo ultra-premium, con materiali di alta qualità e un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale. La fotocamera, un altro punto forte, introdurrà miglioramenti significativi nell’elaborazione delle immagini e nello zoom ottico. Samsung punta a mantenere la leadership in termini di innovazione, sfidando rivali come Apple e Google.
La serie Galaxy S25 sarà presentata ufficialmente il 22 gennaio 2025, con una disponibilità globale prevista per febbraio.
Galaxy Tab S10 FE: certificazione BIS e doppia batteria
Il Galaxy Tab S10 FE, certificato recentemente dal Bureau of Indian Standards (BIS), rappresenta un ulteriore passo avanti per Samsung nel segmento dei tablet. La nuova configurazione a doppia batteria promette una maggiore autonomia, rendendo il dispositivo ideale per lunghi utilizzi in ambito lavorativo o di intrattenimento.
La serie S10 FE offrirà un display AMOLED di alta qualità, supporto per lo stilo S Pen e un chipset Exynos per garantire prestazioni solide. Sarà disponibile in più varianti, progettate per soddisfare diverse esigenze di utilizzo, dal consumo di contenuti multimediali alla produttività avanzata.
Il lancio del Galaxy Tab S10 FE è previsto per il secondo trimestre del 2025, con prezzi che si preannunciano competitivi rispetto ad altri tablet di fascia media. Samsung mira a rafforzare la sua posizione in questo segmento, puntando su caratteristiche avanzate e un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Samsung licenzia dipendenti dopo la fuga di notizie sulla serie Galaxy S25
La fuga di notizie è un problema critico per aziende come Samsung, dove il segreto industriale è fondamentale per garantire l’effetto sorpresa durante i lanci di nuovi prodotti. Recentemente, Samsung ha affrontato una grave violazione della riservatezza riguardante la sua attesissima serie Galaxy S25, che ha portato al licenziamento dei dipendenti coinvolti.
La dinamica della fuga di notizie
Le immagini del Galaxy S25+ sono state pubblicate online da fonti ben note, tra cui Evan Blass e Jukanlosreve, rivelando non solo il design del dispositivo ma anche la data di lancio prevista: il 22 gennaio 2025, in occasione del primo evento Unpacked dell’anno.
Il problema principale è emerso dalle foto condivise da Jukanlosreve, dove non sono stati nascosti i numeri ID univoci del dispositivo. Questo dettaglio ha permesso a Samsung di risalire rapidamente ai dipendenti responsabili della violazione. La società non ha esitato a prendere provvedimenti, licenziando immediatamente gli individui coinvolti per aver violato le rigide norme di riservatezza aziendale.
L’importanza della riservatezza
Per Samsung, le fughe di notizie non sono semplici inconvenienti, ma vere e proprie minacce alla strategia di marketing. La perdita del controllo sulle informazioni può ridurre l’impatto delle campagne pubblicitarie, influenzare le vendite e compromettere la reputazione del brand.
Con questa decisione, Samsung ha inviato un messaggio chiaro: le violazioni della riservatezza non saranno tollerate. È previsto un rafforzamento delle misure di sicurezza interne per prevenire episodi simili in futuro, con l’obiettivo di proteggere informazioni sensibili e garantire l’integrità dei lanci di prodotto.
Un problema persistente nel settore tecnologico
Nonostante gli sforzi di Samsung, fermare del tutto le fughe di notizie rimane una sfida importante nell’era digitale. Con il lancio della serie Galaxy S25 ormai vicino, l’azienda dovrà affrontare un’enorme pressione per evitare ulteriori rivelazioni indesiderate.
Galaxy A53 e Galaxy S22 migliorano la protezione degli utenti
Oltre alle novità S10 FE ed S25, Samsung continua a dimostrare il suo impegno per la sicurezza dei dispositivi mobili, rilasciando regolarmente aggiornamenti critici: i modelli Galaxy A53 e Galaxy S22, con carrier lock negli Stati Uniti, hanno ricevuto la patch di sicurezza di dicembre 2024, mirata a correggere vulnerabilità importanti e migliorare la stabilità del sistema.
Galaxy A53: un mid-range con supporto di lunga durata
Il Galaxy A53, scopri su Amazon, uno dei dispositivi più popolari della serie Galaxy A, beneficia di un continuo supporto software, posizionandosi come un’opzione solida nel mercato di fascia media. L’aggiornamento di dicembre risolve più di 50 vulnerabilità legate alla sicurezza, alcune delle quali sono classificate come critiche.
Questo dispositivo, alimentato dal processore Exynos 1280 e dotato di un display AMOLED da 6,5 pollici, continua a essere una scelta rilevante per chi cerca un’esperienza bilanciata tra prestazioni, prezzo e supporto a lungo termine. Grazie a questi aggiornamenti, Samsung garantisce che gli utenti del Galaxy A53 possano beneficiare di una protezione avanzata contro minacce cibernetiche e falle nel sistema operativo.
Galaxy S22: sicurezza per un flagship affidabile
Il Galaxy S22, nonostante l’arrivo delle serie S23 e S24, rimane un dispositivo flagship apprezzato. L’aggiornamento di dicembre 2024 si concentra sul miglioramento della sicurezza di Android e sull’ottimizzazione delle performance. Questo garantisce una maggiore stabilità del dispositivo e protegge gli utenti da potenziali exploit.
La patch affronta vulnerabilità specifiche legate al sistema operativo e alle applicazioni di sistema, rendendo il Galaxy S22, scopri su Amazon, ancora più sicuro per l’uso quotidiano. Gli utenti che aggiornano il dispositivo possono aspettarsi un miglioramento generale nelle prestazioni e una maggiore affidabilità, consolidando la reputazione del modello come uno dei flagship più longevi di Samsung.
Samsung dimostra il suo impegno nell’offrire un ecosistema di dispositivi sempre aggiornati e sicuri. Dai miglioramenti hardware e software introdotti con la serie Galaxy S25, alle nuove funzionalità del Galaxy Tab S10 FE, fino agli aggiornamenti di sicurezza per i dispositivi esistenti come Galaxy A53 e S22, il brand continua a innovare e a proteggere i propri utenti.
Intelligenza Artificiale
ChatGpt: OpenAI sanzione di 15 milioni da Garante Privacy
Tempo di lettura: 2 minuti. OpenAI dovrà realizzare una campagna informativa di sei mesi e pagare una sanzione di 15 milioni di euro: è il risultato dopo un anno
Il Garante per la protezione dei dati personali ha adottato nei giorni scorsi un provvedimento correttivo ed una relativa sanzione nei confronti di OpenAI in relazione alla gestione del servizio ChatGPT.
Il provvedimento, che accerta le violazioni a suo tempo contestate alla società californiana, arriva all’esito di un’istruttoria avviata nel marzo del 2023 e dopo che l’EDPB (Comitato europeo per la protezione dei dati) ha pubblicato il parere con il quale identifica un approccio comune ad alcune delle più rilevanti questioni relative al trattamento dei dati personali nel contesto della progettazione, sviluppo e distribuzione di servizi basati sull’intelligenza artificiale.
Secondo il Garante la società statunitense, che ha creato e gestisce il chatbot di intelligenza artificiale generativa, oltre a non aver notificato all’Autorità la violazione dei dati subita nel marzo 2023, ha trattato i dati personali degli utenti per addestrare ChatGPT senza aver prima individuato un’adeguata base giuridica e ha violato il principio di trasparenza e i relativi obblighi informativi nei confronti degli utenti. Per di più, OpenAI non ha previsto meccanismi per la verifica dell’età, con il conseguente rischio di esporre i minori di 13 anni a risposte inidonee rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza.
L’Autorità, con l’obiettivo di garantire innanzitutto un’effettiva trasparenza del trattamento dei dati personali, ha ordinato a OpenAI – utilizzando per la prima volta i nuovi poteri previsti dall’articolo 166 comma 7 del Codice Privacy – di realizzare una campagna di comunicazione istituzionale di 6 mesi su radio, televisione, giornali e Internet.
I contenuti, da concordare con l’Autorità, dovranno promuovere la comprensione e la consapevolezza del pubblico sul funzionamento di ChatGPT, in particolare sulla raccolta dei dati di utenti e non-utenti per l’addestramento dell’intelligenza artificiale generativa e i diritti esercitabili dagli interessati, inclusi quelli di opposizione, rettifica e cancellazione.
Grazie a tale campagna di comunicazione, gli utenti e i non-utenti di ChatGPT dovranno essere sensibilizzati su come opporsi all’addestramento dell’intelligenza artificiale generativa con i propri dati personali e, quindi, essere effettivamente posti nelle condizioni di esercitare i propri diritti ai sensi del GDPR.
Il Garante ha comminato a OpenAI una sanzione di quindici milioni di euro calcolata anche tenendo conto dell’atteggiamento collaborativo della società.
Infine, tenuto conto che la società, nel corso dell’istruttoria, ha stabilito in Irlanda il proprio quartier generale europeo, il Garante – in ottemperanza alla regola del c.d. one stop shop – ha trasmesso gli atti del procedimento all’Autorità di protezione dati irlandese (DPC), divenuta autorità di controllo capofila ai sensi del GDPR, affinché prosegua l’istruttoria in relazione a eventuali violazioni di natura continuativa non esauritesi prima dell’apertura dello stabilimento europeo.
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