Sommario
SYNLAB ha annunciato di aver subito un attacco informatico su larga scala ai propri sistemi in Italia, portando alla disattivazione precauzionale di tutti i sistemi informatici aziendali. Di seguito sono elencati i dettagli relativi alla ripresa delle operazioni nei vari Medical Center, con specifiche indicazioni per i contatti e per le prestazioni disponibili.
Cos’è Synlab?
Synlab, noto anche come Synlab Group, è un fornitore internazionale di servizi diagnostici medici con sede a Monaco di Baviera, in Germania. Synlab è riconosciuto come leader europeo nei servizi di diagnostica e nei test specialistici, offrendo una vasta gamma di servizi in ogni categoria diagnostica per ospedali, medici, cliniche e pazienti.
L’azienda fornisce test di laboratorio avanzati e soluzioni diagnostica personalizzate, coprendo diversi ambiti della medicina, tra cui patologia, genetica, oncologia e diagnosi di malattie infettive. Con oltre 27.000 dipendenti e una presenza in molti paesi, Synlab si impegna a fornire risultati diagnostici precisi e tempestivi, sostenendo la prevenzione, il rilevamento e il trattamento di malattie. La loro missione è migliorare la salute dei pazienti attraverso servizi diagnostici di alta qualità e facilmente accessibili.
Effetti dell’attacco
L’attacco ha comportato la sospensione delle attività presso i punti prelievo e i laboratori fino a nuova comunicazione, inclusa la sospensione del download e del ritiro dei referti. SYNLAB sta lavorando con le autorità competenti per mitigare gli impatti e ripristinare i propri sistemi il prima possibile, assicurando la sicurezza e la riservatezza dei dati personali. Il colosso medicale è presente nelle Regioni a più alta densità del Paese: Veneto, Toscana, Lombardia, Lazio, Campania, Liguria ed Emilia Romagna.
Attacco informatico o ransomware?
Non è dato sapere se ci si trovi dinanzi ad un attacco informatico o ad uno specifico ransomware. Nei casi di un incidente informatico provocato da agenti esterni c’è spesso una rivendicazione, che manca in questo caso, ma non è detto che possa tardare ad arrivare se l’azienda decidesse di non pagare un riscatto nei tempi e nei modi previsti. Le aziende sanitarie di tipo privato sono oramai diventate quelle più motivate a pagare i riscatti ai criminali nonostante questo trend sia in diminuzione rispetto all’elevato numero di attacchi.
Dati sanitari degli italiani esposti
Si potrebbe dire che almeno il 50% degli italiani ha ad oggi a rischio i propri dati sanitari dopo l’attacco ricevuto da SynLab perchè il gruppo ha acquisito negli anni i centri medici più all’avanguardia presenti sul territorio nazionale, ereditando anni ed anni di lavoro svolto da coloro che hanno venduto le strutture a peso d’oro al colosso tedesco. A questi si aggiungono gli attacchi ransomware alla sanità pubblica italiana che potrebbero completare il rapporto di compromissione totale di almeno un dato sanitario per ogni singolo cittadino del paese.