Caccia a LockBit: ecco il leader della ransomware gang

da Livio Varriale
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Dmitry Yuryevich Khoroshev - leader Lockbit

Le autorità degli Stati Uniti, insieme a quelle del Regno Unito e dell’Australia, hanno recentemente fatto importanti progressi nel contrasto del gruppo di ransomware LockBit, con l’incriminazione e la sanzione di Dmitry Yuryevich Khoroshev, un cittadino russo di 31 anni, accusato di essere il leader di questo infame gruppo. Khoroshev, assieme ad altri membri del gruppo, è ritenuto responsabile di attacchi su oltre 2,500 vittime in più di 120 paesi, causando danni miliardari e estorcendo pagamenti per un totale di almeno $500 milioni.

Le operazioni di LockBit

LockBit, attivo dal settembre 2019, è diventato noto per la sua abilità nel penetrare una vasta gamma di target, inclusi individui, piccole imprese, grandi corporazioni, istituzioni educative, ospedali e infrastrutture critiche. Il modello operativo del gruppo prevedeva il “doppio estorsione”, che comportava il pagamento di un riscatto per la chiave di decifratura dei sistemi colpiti e un ulteriore pagamento per evitare la pubblicazione di dati rubati.

L’Indagine e le sanzioni

La recente incriminazione di Khoroshev è il risultato di una collaborazione internazionale che ha visto un’azione coordinata per smantellare le infrastrutture online di LockBit. Gli Stati Uniti hanno giocato un ruolo chiave in questa operazione, con il Dipartimento di Giustizia che ha formalizzato le accuse e lanciato appelli alle vittime di LockBit per assistere nell’indagine. Inoltre, sono state poste in essere sanzioni finanziarie contro Khoroshev e altri membri del gruppo, congelando i loro beni e limitando ulteriormente la loro capacità operativa.

Le Implicazioni per la Sicurezza Globale

Questo caso sottolinea l’importanza della collaborazione internazionale nella lotta contro il cybercrime, specialmente per quanto riguarda i ransomware che possono colpire indiscriminatamente su scala globale. L’efficacia di tali operazioni non solo aiuta a neutralizzare minacce immediate, ma serve anche da deterrente per altri cybercriminali.

L’indagine su LockBit e l’incriminazione dei suoi leader è un esempio significativo di come la cooperazione transnazionale possa portare a risultati concreti nella lotta contro il cybercrime. Mentre la minaccia dei ransomware continua a evolversi, la determinazione e le risorse combinate di più nazioni rimangono strumenti cruciali per contrastare efficacemente questi attori malintenzionati. Questo episodio sottolinea la complessità e la pericolosità del panorama delle minacce cyber e l’importanza di un’azione coordinata per la sicurezza digitale globale.

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