Papa Francesco partecipa al G7 e parla di Intelligenza Artificiale

da Lorenzo De Santis matricedigitale.it
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Papa Francesco ha preso parte alla sessione del G7 sull’Intelligenza Artificiale, tenutasi a Fasano nella struttura di Borgo Egnazia, Puglia, dal 13 al 15 giugno 2024 ed ha espresso le sue riflessioni sugli effetti dell’Intelligenza Artificiale (IA) sul futuro dell’umanità, sottolineando sia le potenzialità che i rischi di questa tecnologia.

Papa Francesco ha iniziato il suo discorso, qui in forma integrale, ricordando che la scienza e la tecnologia sono frutti straordinari del potenziale creativo umano, un dono di Dio che ci permette di raggiungere saggezza, intelligenza e scienza. L’Intelligenza Artificiale, frutto di questo potenziale, è uno strumento potente impiegato in vari ambiti, dalla medicina alla politica. Tuttavia, il suo utilizzo può suscitare emozioni contrastanti: entusiasmo per le possibilità che offre e timore per i potenziali pericoli.

L’Intelligenza Artificiale: opportunità e rischi

L’IA rappresenta una rivoluzione cognitivo-industriale, con il potenziale di democratizzare l’accesso al sapere, avanzare la ricerca scientifica e alleviare i lavori usuranti. Tuttavia, può anche aumentare le disuguaglianze tra nazioni e ceti sociali, minacciando la “cultura dell’incontro” a favore di una “cultura dello scarto”. La rapidità dello sviluppo tecnologico rende l’IA uno strumento affascinante e tremendo allo stesso tempo.

L’IA come Strumento

Papa Francesco ha ribadito che l’IA è, innanzitutto, uno strumento. I benefici o i danni che essa porterà dipenderanno dall’uso che ne faremo. La nostra capacità di costruire utensili e la nostra relazione con questi ultimi sono elementi fondamentali della storia umana. Tuttavia, l’uso degli utensili non sempre è orientato al bene. La tecnologia può rivelare la grandezza dell’essere umano solo se utilizzata al servizio dell’umanità.

Sviluppi futuri e controllo umano

L’uso delle forme avanzate di IA non sarà completamente sotto il controllo degli utilizzatori o dei programmatori. In futuro, i programmi di IA potrebbero comunicare tra loro per migliorare le performance, influenzando ulteriormente la nostra esistenza. È cruciale garantire un controllo umano significativo sui processi decisionali delle IA per preservare la dignità umana.

Considerazioni Etiche

L’IA generativa, pur essendo un potente strumento di accesso alla conoscenza, non è propriamente “generativa”. Essa riorganizza le informazioni esistenti senza sviluppare nuovi concetti o analisi, rischiando di consolidare errori o pregiudizi. Questo può minare il processo educativo e legittimare fake news, rafforzando una cultura dominante senza verifica critica.

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Papa Francesco ha concluso l’intervento al G7 sottolineando l’importanza di una politica sana per affrontare le sfide poste dall’Intelligenza Artificiale. La tecnologia, pur potente, non deve rinforzare un paradigma tecnocratico. Al contrario, deve essere utilizzata per costruire il bene comune, guidata da principi etici che tengano conto della dignità umana.

Si può anche come

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