Apple: OpenAI, display a rischio e limiti nel WI-FI 7

da Giuseppe De Vitis matricedigitale.it
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Apple si trova ad affrontare una serie di sfide strategiche in diversi ambiti, dalla potenziale decisione di investimento con OpenAI alle questioni di sicurezza nazionale che potrebbero costringerla a cambiare i fornitori di display per iPhone, fino alle limitazioni della connettività Wi-Fi 7 sui nuovi modelli di iPhone 16 Pro. Questi sviluppi evidenziano come Apple debba bilanciare le sue ambizioni tecnologiche con fattori esterni, come la geopolitica e i requisiti di performance dei suoi dispositivi di punta.

Apple decide di non investire in OpenAI e prosegue senza nuovi finanziamenti

Nonostante le aspettative, Apple ha deciso di non investire in OpenAI, secondo un recente rapporto del Wall Street Journal. L’azienda di Cupertino aveva avviato discussioni per una possibile partecipazione a un nuovo round di finanziamenti di 6,5 miliardi di dollari per OpenAI, ma ha interrotto le trattative all’ultimo momento. Sebbene non siano state rese note le ragioni del ritiro, è chiaro che questa decisione rappresenta un cambiamento di strategia per Apple, che raramente si impegna in investimenti esterni, specialmente nel settore tecnologico.

Apple OpenAI logo
Apple OpenAI logo

Microsoft, che già detiene una quota significativa in OpenAI, è pronta ad aumentare il suo coinvolgimento con un ulteriore investimento di 1 miliardo di dollari, sottolineando il suo ruolo centrale nello sviluppo e nell’evoluzione di OpenAI. La decisione di Apple di non investire arriva in un momento di cambiamenti interni a OpenAI, sia dal punto di vista della leadership che della struttura organizzativa. Inoltre, Jony Ive, ex capo del design di Apple, ha confermato una collaborazione con OpenAI per sviluppare un prodotto hardware legato all’intelligenza artificiale.

Tuttavia, è importante notare che Apple e OpenAI continuano la loro partnership tecnologica. Infatti, ChatGPT sarà integrato in iOS 18 per gestire richieste di conoscenza globale, lavorando in tandem con Siri. Questa collaborazione sembra essere più strategica che finanziaria, poiché né Apple né OpenAI hanno stabilito accordi economici per questa integrazione. La strategia di Apple sembra quindi concentrarsi sull’esposizione tecnologica piuttosto che sugli investimenti diretti in OpenAI.

Problemi di sicurezza nazionale cambiano fornitori di display?

Apple potrebbe dover riconsiderare i suoi fornitori di display LCD e OLED a causa di questioni legate alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Un memo del presidente della Commissione sulla Cina alla Camera dei Rappresentanti, John Moolenaar, suggerisce di inserire i produttori di schermi BOE Technology Group e Tianma Microelectronics nella lista nera per i legami con il governo cinese e potenziali rischi per la sicurezza. Questa decisione potrebbe influire significativamente sulla strategia di Apple per diversificare la propria catena di fornitura, con l’obiettivo di ridurre i costi di produzione e i prezzi dei dispositivi.

Attualmente, BOE è uno dei principali fornitori di display per Apple, con un incarico significativo per produrre il 70% dei display dell’iPhone SE 4, il primo modello SE con schermo OLED. La possibile esclusione di BOE dalla supply chain di Apple potrebbe spingere l’azienda a rivolgersi a fornitori alternativi, come LG, per garantire la continuità della produzione. La strategia di Apple è quella di ottenere i display a un prezzo di 40 euro per unità, al fine di mantenere competitivo il prezzo di vendita dell’iPhone SE 4 a circa 499 euro. Tuttavia, la possibilità che BOE venga inserita nella lista nera potrebbe mettere a rischio questa strategia di riduzione dei costi, influenzando le scelte future di Apple.

L’impatto di queste potenziali restrizioni potrebbe estendersi non solo alla produzione di iPhone, ma anche alla capacità di Apple di gestire la propria supply chain in modo indipendente dalle tensioni geopolitiche. In caso di una limitazione nella disponibilità dei display da parte di BOE, Apple dovrà trovare soluzioni rapide e affidabili per garantire la produzione di dispositivi di alta qualità senza aumentare significativamente i costi.

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I limiti del Wi-Fi 7 e l’impatto sulle prestazioni degli iPhone 16 Pro

Un altro sviluppo riguarda i nuovi iPhone 16 Pro e iPhone 16 Pro Max, che, nonostante siano dotati della più recente tecnologia Wi-Fi 7, sono attualmente limitati nel loro pieno potenziale. Questa limitazione deriva dal fatto che Apple ha deciso di capare la larghezza del canale Wi-Fi a 160 MHz, invece di utilizzare la larghezza standard di 320 MHz supportata dal Wi-Fi 7. Questa scelta riduce le prestazioni effettive della connessione Wi-Fi fino al 50%, impedendo ai dispositivi di raggiungere le velocità massime di download e upload previste dalla nuova tecnologia.

Non è ancora chiaro se questa limitazione sia risolvibile tramite un aggiornamento software o se sia dovuta a restrizioni hardware. Se fosse la prima opzione, un futuro aggiornamento di iOS potrebbe consentire ai dispositivi di sfruttare appieno le capacità del Wi-Fi 7. Tuttavia, se la limitazione fosse hardware, non ci sarebbe modo di ovviare a questo limite attraverso una semplice correzione software. Al momento, Apple non ha fornito dettagli ufficiali su questa scelta, lasciando gli utenti con la speranza di una possibile soluzione per sfruttare al meglio le nuove funzionalità di connettività offerte da Wi-Fi 7.

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