Sicurezza Informatica
Piattaforma di phishing Sniper Dz e Rhadamanthys utilizza l’AI
Tempo di lettura: 4 minuti. La piattaforma di phishing Sniper Dz facilita gli attacchi di phishing e il malware Rhadamanthys introduce AI per il furto di criptovalute da immagini.
Nel panorama della sicurezza informatica, nuove minacce come Sniper Dz e Rhadamanthys rappresentano rischi crescenti per utenti e organizzazioni. La prima è una piattaforma Phishing-as-a-Service (PhaaS) che semplifica l’esecuzione di attacchi di phishing, mentre Rhadamanthys è un malware avanzato che integra funzionalità di intelligenza artificiale per rubare frasi seed delle criptovalute da immagini. Entrambe le minacce richiedono una maggiore attenzione e strategie di difesa avanzate.
Sniper Dz: hosting e strumenti a disposizione dei cybercriminali
Sniper Dz è una piattaforma PhaaS che sta rapidamente guadagnando popolarità tra i cybercriminali per la sua facilità di utilizzo e accessibilità. Creata per fornire hosting e modelli scaricabili di pagine di phishing, la piattaforma rende possibile la creazione di attacchi mirati contro una vasta gamma di servizi e piattaforme online. Con oltre 140.000 siti web di phishing associati, Sniper Dz ha consolidato la propria presenza nell’ambiente delle minacce informatiche, facilitando il furto di credenziali e altre informazioni personali.
L’infrastruttura della piattaforma permette agli utenti di scegliere tra due opzioni principali per distribuire le loro pagine di phishing: l’hosting diretto sul proprio servizio o il download dei modelli per distribuirli attraverso altre reti. Il sistema Sniper Dz utilizza server proxy che nascondono il contenuto delle pagine di phishing e mascherano l’attività della piattaforma, rendendo difficile il rilevamento. Inoltre, Sniper Dz offre una dashboard dettagliata per gestire le attività, selezionare i modelli di phishing e monitorare il traffico delle vittime, garantendo così un’esperienza completa per gli attaccanti.
Il servizio è gratuito per gli utilizzatori, ma ciò ha una finalità nascosta: tutte le credenziali rubate vengono raccolte dalla piattaforma, dando al suo creatore la possibilità di accedere a una vasta gamma di dati sensibili. Gli attacchi di phishing facilitati da Sniper Dz mirano principalmente a piattaforme social e servizi online come banche e e-mail. Questa strategia ha un duplice vantaggio per gli attaccanti: la facilità di accesso al servizio e la massimizzazione dei profitti tramite il furto di dati e credenziali personali.
L’impatto di questa piattaforma è significativo, con molti utenti ignari che cadono vittima di attacchi di phishing ben progettati e difficili da distinguere dai siti legittimi. La capacità di creare pagine di phishing che imitano siti reali aumenta notevolmente il tasso di successo degli attacchi. Pertanto, secondo Palo Alto, le aziende e gli utenti finali devono implementare strategie di sicurezza come autenticazione a più fattori (MFA) e monitorare attentamente i tentativi di accesso sospetti per evitare furti di dati.
Rhadamanthys: malware avanzato con funzioni AI per il furto di criptovalute
Rhadamanthys è un malware di tipo stealer, noto per la sua capacità di rubare credenziali e dati sensibili da dispositivi infetti. Identificato per la prima volta nel 2022, il malware ha subito un’evoluzione rapida, culminando nella versione 0.7.0, che introduce una funzione AI avanzata in grado di estrarre frasi seed di portafogli di criptovalute direttamente dalle immagini. Questa innovazione posiziona Rhadamanthys come una minaccia significativa, specialmente per gli utenti che gestiscono criptovalute e portafogli digitali.
Una delle caratteristiche chiave della versione 0.7.0 è l’integrazione del riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) tramite intelligenza artificiale. Questa funzione consente al malware di analizzare le immagini presenti su un dispositivo infetto, identificare frasi seed di criptovalute e inviarle a un server di comando e controllo (C2) per ulteriore sfruttamento. Questa capacità di riconoscere e esfiltrare dati dalle immagini rende Rhadamanthys uno degli stealer più avanzati e pericolosi nel panorama delle minacce informatiche.
Rhadamanthys utilizza diverse tecniche di evasione, tra cui la distribuzione tramite file MSI, che sono comunemente considerati affidabili dai sistemi di sicurezza. Questo metodo permette agli attaccanti di bypassare facilmente i controlli tradizionali di sicurezza, installando il malware sul dispositivo della vittima senza essere rilevati. Una volta attivo, il malware è in grado di raccogliere credenziali da browser, informazioni di sistema, cookie e dati delle applicazioni, oltre ai dati delle criptovalute.
Il malware è attivamente venduto su forum underground con licenze a partire da 250 dollari per un periodo di 30 giorni. Il suo sviluppatore, noto con lo pseudonimo “kingcrete2022”, ha ricevuto divieti su alcune piattaforme per aver preso di mira entità russe, ma continua a distribuire il malware attraverso altri canali come TOX e Telegram.
Le strategie di mitigazione suggerite dai ricercatori di Recorded includono l’implementazione di “kill switch” basati su mutex per impedire l’esecuzione del malware su sistemi non infetti e l’utilizzo di regole di rilevamento avanzate, come Sigma, Snort e YARA, per identificare comportamenti sospetti legati all’esecuzione di file MSI e altre attività correlate.
Riflessioni sulle minacce Sniper Dz e Rhadamanthys
La piattaforma di phishing Sniper Dz e il malware Rhadamanthys rappresentano due minacce distinte, ma altamente efficaci nel panorama della sicurezza informatica. La prima facilita gli attacchi di phishing rendendoli accessibili anche a utenti con poche conoscenze tecniche, mentre il secondo introduce funzionalità AI per potenziare la capacità di rubare dati finanziari, in particolare criptovalute. La combinazione di tecniche avanzate come l’HTML smuggling e l’uso di file MSI rende queste minacce difficili da rilevare e mitigare, sottolineando l’importanza di strategie di difesa attive, come aggiornamenti costanti e autenticazione a più fattori.
Sicurezza Informatica
Windows, rischi Visual Studio Code, file MSC e kernel
Tempo di lettura: 3 minuti. Attacchi a Visual Studio Code e kernel di Windows: scopri come nuove minacce sfruttano estensioni malevole, file MSC e vulnerabilità critiche per colpire utenti globali.
Negli ultimi giorni, esperti di sicurezza hanno individuato nuove minacce che sfruttano estensioni malevole di Visual Studio Code, file MSC di Microsoft e una vulnerabilità critica nel kernel di Windows. Questi attacchi, sempre più sofisticati, rappresentano rischi significativi per sviluppatori, organizzazioni e utenti globali.
Visual Studio Code: estensioni malevole nel marketplace
Un’ampia campagna di attacchi è stata individuata su Visual Studio Code (VSCode), con oltre 18 estensioni malevole progettate per colpire sviluppatori e comunità legate alle criptovalute. Le estensioni, tra cui “Ethereum.SoliditySupport” e “ZoomWorkspace.Zoom,” mascherano funzioni dannose attraverso falsi numeri di installazioni e recensioni positive.
Le estensioni scaricano payload offuscati da domini fasulli come “microsoft-visualstudiocode[.]com”. Una volta installate, attivano comandi PowerShell che decriptano stringhe AES per eseguire codice dannoso. I rischi principali includono il furto di credenziali e movimenti laterali verso risorse cloud, specialmente su piattaforme come Microsoft Azure.
Gli esperti raccomandano di validare sempre le estensioni prima di installarle e di controllare i loro codici sorgente per evitare compromissioni della supply chain.
Attacchi tramite file MSC: una minaccia emergente
Un’altra campagna, denominata FLUX#CONSOLE, sfrutta file MSC (Microsoft Common Console Document) per distribuire backdoor mirate. Questi file, mascherati da documenti PDF (“Tax Reductions, Rebates and Credits 2024”), eseguono JavaScript integrato per caricare DLL dannose come “DismCore.dll.”
Gli attacchi sono stati osservati principalmente in Pakistan, dove gli aggressori utilizzano documenti a tema fiscale come esca. Questi file MSC rappresentano un’evoluzione dei tradizionali file LNK, offrendo agli attori malevoli un metodo stealth per infiltrarsi nei sistemi.
Le analisi suggeriscono che il malware installato tramite questi attacchi consente la raccolta di dati sensibili e l’esecuzione di comandi remoti, rendendo necessario un monitoraggio continuo e la segmentazione delle reti aziendali.
Kernel di Windows: vulnerabilità sfruttata per ottenere privilegi SYSTEM
Una vulnerabilità critica del kernel di Windows, identificata come CVE-2024-35250, è attivamente sfruttata per ottenere privilegi SYSTEM. Questa falla, presente nel componente Microsoft Kernel Streaming Service (MSKSSRV.SYS), permette a un attore locale di eseguire attacchi a bassa complessità senza richiedere l’interazione dell’utente.
Originariamente scoperta dal team di ricerca DEVCORE e dimostrata durante il Pwn2Own Vancouver 2024, la vulnerabilità è stata corretta da Microsoft nel Patch Tuesday di giugno 2024. Tuttavia, con la recente pubblicazione di exploit Proof-of-Concept (PoC) su GitHub, gli attacchi sono aumentati in frequenza, rendendo necessario un intervento urgente per mitigare i rischi.
Meccanismo dell’attacco e conseguenze
Gli aggressori sfruttano un untrusted pointer dereference, un tipo di debolezza che consente loro di manipolare la memoria del kernel e di ottenere un controllo completo sul sistema. Durante i test, questa tecnica è stata utilizzata per compromettere dispositivi con Windows 11 versione 23H2, eseguendo comandi con i massimi privilegi.
CISA ha classificato questa vulnerabilità come prioritaria, aggiungendola al suo catalogo Known Exploited Vulnerabilities (KEV) e imponendo alle agenzie federali di aggiornare i propri sistemi entro il 6 gennaio 2025. L’agenzia raccomanda anche alle organizzazioni private di applicare immediatamente le patch e di implementare controlli di accesso rigorosi.
Queste campagne, che spaziano dall’abuso di estensioni di Visual Studio Code alle vulnerabilità nel kernel di Windows, dimostrano la crescente sofisticazione degli attacchi informatici. Proteggersi richiede un approccio proattivo, che includa l’aggiornamento regolare dei software, il monitoraggio delle attività di rete e la segmentazione delle risorse sensibili.
Sicurezza Informatica
HubPhish, targeting politico e vulnerabilità critiche
Tempo di lettura: 3 minuti. HubPhish, targeting politico e vulnerabilità critiche: analisi delle minacce e linee guida di sicurezza di CISA per dispositivi mobili e reti.
Le recenti analisi di esperti di sicurezza mettono in evidenza campagne sofisticate come HubPhish, che sfrutta strumenti di HubSpot per attacchi di phishing su larga scala, e azioni legali contro pratiche di targeting politico illecito in Europa. Parallelamente, CISA introduce linee guida per comunicazioni mobili sicure e aggiunge nuove vulnerabilità critiche al suo catalogo.
HubPhish: campagne di phishing sofisticate tramite HubSpot
Il gruppo responsabile della campagna HubPhish, individuato da Palo Alto Networks Unit 42, ha preso di mira oltre 20.000 utenti aziendali in Europa, utilizzando i servizi di HubSpot Free Form Builder per ingannare le vittime. I cybercriminali inviavano email di phishing a tema DocuSign che reindirizzavano a falsi login di Office 365, mirati a sottrarre credenziali.
La campagna sfrutta domini ospitati su TLD .buzz e infrastrutture come Bulletproof VPS per garantire persistenza nei sistemi compromessi. Gli attori aggiungono nuovi dispositivi sotto il loro controllo negli account compromessi, continuando con movimenti laterali verso infrastrutture Microsoft Azure per accedere a risorse cloud.
Questo esempio di phishing avanzato dimostra come i servizi legittimi possano essere abusati per campagne malevole, evidenziando la necessità di rigide misure di sicurezza, come il controllo di domini sconosciuti e l’uso di autenticazione a più fattori.
Targeting politico illecito e violazione del GDPR nell’UE
L’European Data Protection Supervisor (EDPS) ha dichiarato illegale il targeting politico dei cittadini basato sulle loro opinioni personali. La decisione segue una denuncia contro la Commissione Europea, accusata di utilizzare dati sensibili per una campagna a favore della regolamentazione CSAR (Child Sexual Abuse Regulation).
Le campagne di micro-targeting hanno sfruttato proxy data come parole chiave di interesse politico per segmentare il pubblico. La violazione del GDPR dimostra il rischio che pratiche simili possano influenzare la democrazia, spingendo i legislatori a considerare regolamenti più rigidi.
CISA: nuove linee guida per comunicazioni mobili sicure
La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) ha pubblicato un nuovo documento di riferimento con linee guida per migliorare la sicurezza delle comunicazioni mobili. Questo strumento è pensato per aiutare le organizzazioni a proteggere i dispositivi mobili aziendali e le reti wireless da minacce crescenti.
Le raccomandazioni principali includono:
- Segmentazione delle reti mobili per separare dispositivi aziendali da quelli personali.
- Autenticazione multi-fattore (MFA) per ridurre il rischio di compromissione delle credenziali.
- Aggiornamenti regolari del firmware per mitigare vulnerabilità nei sistemi operativi mobili.
- Monitoraggio continuo per identificare comportamenti anomali e attività sospette.
Le linee guida sottolineano anche l’importanza di educare i dipendenti sui rischi associati all’uso di dispositivi mobili per attività aziendali, enfatizzando il ruolo della consapevolezza nella protezione delle infrastrutture digitali.
Nuove vulnerabilità aggiunte al catalogo CISA
CISA ha aggiornato il proprio Known Exploited Vulnerabilities Catalog, aggiungendo quattro vulnerabilità critiche che sono già state sfruttate attivamente in attacchi mirati. Tra queste spiccano:
- CVE-2018-14933 NUUO NVRmini Devices OS Command Injection Vulnerability
- CVE-2022-23227 NUUO NVRmini 2 Devices Missing Authentication Vulnerability
- CVE-2019-11001 Reolink Multiple IP Cameras OS Command Injection Vulnerability
- CVE-2021-40407 Reolink RLC-410W IP Camera OS Command Injection Vulnerability
Queste vulnerabilità rappresentano rischi significativi per reti aziendali e infrastrutture governative. BOD 22-01, il Binding Operational Directive emesso da CISA, obbliga le agenzie federali a risolvere queste vulnerabilità entro scadenze specifiche. Tuttavia, CISA raccomanda a tutte le organizzazioni, pubbliche e private, di adottare lo stesso approccio per mitigare le minacce.
Le campagne di phishing come HubPhish, i rischi legati al targeting politico illecito e le vulnerabilità sfruttate attivamente evidenziano l’importanza di misure proattive di sicurezza. Con le nuove linee guida di CISA per le comunicazioni mobili e l’aggiornamento del catalogo di vulnerabilità, le organizzazioni possono rafforzare la propria difesa contro attacchi complessi e persistenti.
Sicurezza Informatica
TA397: spionaggio internazionale con WmRAT e MiyaRAT
Tempo di lettura: 2 minuti. TA397 utilizza nuove tecniche di attacco per distribuire WmRAT e MiyaRAT, colpendo organizzazioni governative e della difesa.
Il gruppo di cyber spionaggio TA397, noto anche come Bitter, ha introdotto nuove e sofisticate catene di attacco per colpire organizzazioni governative e del settore della difesa, principalmente nelle regioni EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) e APAC (Asia-Pacifico). Proofpoint ha analizzato una recente campagna che utilizza tecniche avanzate per distribuire i malware WmRAT e MiyaRAT, progettati per raccogliere informazioni sensibili.
Una catena di infezione mirata e ingannevole
Il 18 novembre 2024, TA397 ha condotto un attacco mirato contro un’organizzazione della difesa in Turchia, utilizzando un’esca sotto forma di email di spear phishing. L’email conteneva un archivio RAR con diversi file, tra cui:
- Un documento PDF legittimo proveniente dalla World Bank che descrive un progetto infrastrutturale in Madagascar.
- Un file di collegamento LNK mascherato da documento PDF.
- Flussi di dati alternativi (ADS) nascosti che contenevano codice PowerShell dannoso.
L’utente, attirato dall’apparente legittimità del file PDF, eseguiva inavvertitamente il file LNK, attivando una catena di infezione che includeva:
- L’apertura del PDF come decoy per distrarre l’utente.
- L’esecuzione di script PowerShell tramite il flusso ADS.
- La creazione di un’attività pianificata che comunicava regolarmente con il server di comando e controllo (C2) jacknwoods[.]com.
Questa attività pianificata inviava informazioni di base sul dispositivo della vittima e scaricava ulteriori payload malevoli, tra cui i RAT (Remote Access Trojans) WmRAT e MiyaRAT.
WmRAT e MiyaRAT: strumenti di spionaggio avanzati
WmRAT, scritto in C++, offre funzionalità classiche di RAT, come la cattura di screenshot, l’esfiltrazione di file e l’esecuzione di comandi remoti. Il malware utilizza una semplice crittografia per comunicare con il server C2, rendendo difficile l’intercettazione da parte delle difese di rete.
MiyaRAT, introdotto più recentemente, include funzionalità simili, ma con una crittografia più sofisticata e un livello più elevato di offuscamento del codice. Questo strumento è riservato a obiettivi di alto valore, come evidenziato dalla distribuzione limitata in campagne selezionate.
Entrambi i malware sono stati utilizzati per raccogliere informazioni critiche, come dati sulle directory, processi in esecuzione e geolocalizzazione, e per interagire direttamente con la rete dell’organizzazione compromessa.
Tecniche di persistenza e copertura delle tracce
TA397 dimostra una notevole abilità nell’evadere le misure di sicurezza, utilizzando:
- Attività pianificate per garantire la persistenza.
- Offuscamento dei file esca, mascherati per sembrare innocui.
- Crittografia personalizzata per proteggere le comunicazioni con i server C2.
Queste tecniche, combinate con un’infrastruttura di comando e controllo che utilizza domini legittimi e indirizzi IP non direttamente riconducibili al gruppo, complicano ulteriormente le indagini forensi.
TA397 “rappresenta una minaccia significativa per organizzazioni strategiche in tutto il mondo”. Le sue campagne mirate dimostrano una continua evoluzione delle tecniche di attacco, sottolineando la necessità di misure di difesa avanzate e un monitoraggio costante delle infrastrutture IT per rilevare attività sospette.
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