Sicurezza Informatica
Fog ransomware e Akira: attacco ai sistemi VPN SonicWall
Tempo di lettura: 2 minuti. Fog e Akira ransomware sfruttano vulnerabilità nei sistemi VPN SonicWall per attacchi rapidi e mirati contro reti aziendali.
Una recente ondata di attacchi ransomware ha evidenziato come i gruppi Fog e Akira stiano sfruttando le vulnerabilità nei sistemi VPN SonicWall per infiltrarsi nelle reti aziendali. Secondo un rapporto di Arctic Wolf, le intrusioni, che coinvolgono entrambe le operazioni ransomware, si basano su un difetto critico nei controlli di accesso SSL VPN di SonicWall, catalogato come CVE-2024-40766.
Vulnerabilità e accesso iniziale: SonicWall come punto debole
SonicWall ha risolto questa vulnerabilità in SonicOS a fine agosto 2024, ma la patch non ha impedito che la falla fosse rapidamente sfruttata da affiliati dei gruppi ransomware. I ricercatori hanno rilevato che Akira ha condotto la maggior parte delle intrusioni, ma la collaborazione con Fog ha permesso un coordinamento su larga scala, evidenziando l’esistenza di un’infrastruttura condivisa tra i due gruppi.
In particolare, sono stati segnalati circa 168.000 endpoint SonicWall ancora vulnerabili, principalmente esposti per mancanza di aggiornamenti. Il tempo medio tra l’intrusione iniziale e la crittografia dei dati è di circa dieci ore, ma in alcuni casi gli attacchi sono stati completati in meno di due ore. I malintenzionati hanno quindi effettuato rapidamente la crittografia dei dati, puntando spesso a macchine virtuali e backup.
Tecniche di evasione e mancanza di autenticazione a due fattori
Le intrusioni sono state facilitate dalla mancanza di autenticazione a due fattori (MFA) sugli account VPN compromessi e dall’utilizzo del traffico di rete sul porto predefinito 4433, che ha agevolato l’accesso da remoto. I log firewall hanno riportato eventi specifici, come l’ID 238 per login remoto e l’ID 1080 per login VPN SSL. Una volta che questi log confermavano l’accesso, i ransomware Akira e Fog procedevano con la crittografia rapida, limitandosi a documenti recenti e software proprietario.
L’operazione Fog, lanciata a maggio 2024, utilizza tipicamente credenziali VPN compromesse per garantire l’accesso iniziale, mentre Akira, operatore di lungo corso nel ransomware, ha recentemente registrato problemi di accesso ai siti Tor, ora in fase di risoluzione. Infine, si sospetta che anche il gruppo ransomware Black Basta stia sfruttando la stessa vulnerabilità SonicWall.
Sicurezza Informatica
HubPhish, targeting politico e vulnerabilità critiche
Tempo di lettura: 3 minuti. HubPhish, targeting politico e vulnerabilità critiche: analisi delle minacce e linee guida di sicurezza di CISA per dispositivi mobili e reti.
Le recenti analisi di esperti di sicurezza mettono in evidenza campagne sofisticate come HubPhish, che sfrutta strumenti di HubSpot per attacchi di phishing su larga scala, e azioni legali contro pratiche di targeting politico illecito in Europa. Parallelamente, CISA introduce linee guida per comunicazioni mobili sicure e aggiunge nuove vulnerabilità critiche al suo catalogo.
HubPhish: campagne di phishing sofisticate tramite HubSpot
Il gruppo responsabile della campagna HubPhish, individuato da Palo Alto Networks Unit 42, ha preso di mira oltre 20.000 utenti aziendali in Europa, utilizzando i servizi di HubSpot Free Form Builder per ingannare le vittime. I cybercriminali inviavano email di phishing a tema DocuSign che reindirizzavano a falsi login di Office 365, mirati a sottrarre credenziali.
La campagna sfrutta domini ospitati su TLD .buzz e infrastrutture come Bulletproof VPS per garantire persistenza nei sistemi compromessi. Gli attori aggiungono nuovi dispositivi sotto il loro controllo negli account compromessi, continuando con movimenti laterali verso infrastrutture Microsoft Azure per accedere a risorse cloud.
Questo esempio di phishing avanzato dimostra come i servizi legittimi possano essere abusati per campagne malevole, evidenziando la necessità di rigide misure di sicurezza, come il controllo di domini sconosciuti e l’uso di autenticazione a più fattori.
Targeting politico illecito e violazione del GDPR nell’UE
L’European Data Protection Supervisor (EDPS) ha dichiarato illegale il targeting politico dei cittadini basato sulle loro opinioni personali. La decisione segue una denuncia contro la Commissione Europea, accusata di utilizzare dati sensibili per una campagna a favore della regolamentazione CSAR (Child Sexual Abuse Regulation).
Le campagne di micro-targeting hanno sfruttato proxy data come parole chiave di interesse politico per segmentare il pubblico. La violazione del GDPR dimostra il rischio che pratiche simili possano influenzare la democrazia, spingendo i legislatori a considerare regolamenti più rigidi.
CISA: nuove linee guida per comunicazioni mobili sicure
La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) ha pubblicato un nuovo documento di riferimento con linee guida per migliorare la sicurezza delle comunicazioni mobili. Questo strumento è pensato per aiutare le organizzazioni a proteggere i dispositivi mobili aziendali e le reti wireless da minacce crescenti.
Le raccomandazioni principali includono:
- Segmentazione delle reti mobili per separare dispositivi aziendali da quelli personali.
- Autenticazione multi-fattore (MFA) per ridurre il rischio di compromissione delle credenziali.
- Aggiornamenti regolari del firmware per mitigare vulnerabilità nei sistemi operativi mobili.
- Monitoraggio continuo per identificare comportamenti anomali e attività sospette.
Le linee guida sottolineano anche l’importanza di educare i dipendenti sui rischi associati all’uso di dispositivi mobili per attività aziendali, enfatizzando il ruolo della consapevolezza nella protezione delle infrastrutture digitali.
Nuove vulnerabilità aggiunte al catalogo CISA
CISA ha aggiornato il proprio Known Exploited Vulnerabilities Catalog, aggiungendo quattro vulnerabilità critiche che sono già state sfruttate attivamente in attacchi mirati. Tra queste spiccano:
- CVE-2018-14933 NUUO NVRmini Devices OS Command Injection Vulnerability
- CVE-2022-23227 NUUO NVRmini 2 Devices Missing Authentication Vulnerability
- CVE-2019-11001 Reolink Multiple IP Cameras OS Command Injection Vulnerability
- CVE-2021-40407 Reolink RLC-410W IP Camera OS Command Injection Vulnerability
Queste vulnerabilità rappresentano rischi significativi per reti aziendali e infrastrutture governative. BOD 22-01, il Binding Operational Directive emesso da CISA, obbliga le agenzie federali a risolvere queste vulnerabilità entro scadenze specifiche. Tuttavia, CISA raccomanda a tutte le organizzazioni, pubbliche e private, di adottare lo stesso approccio per mitigare le minacce.
Le campagne di phishing come HubPhish, i rischi legati al targeting politico illecito e le vulnerabilità sfruttate attivamente evidenziano l’importanza di misure proattive di sicurezza. Con le nuove linee guida di CISA per le comunicazioni mobili e l’aggiornamento del catalogo di vulnerabilità, le organizzazioni possono rafforzare la propria difesa contro attacchi complessi e persistenti.
Sicurezza Informatica
TA397: spionaggio internazionale con WmRAT e MiyaRAT
Tempo di lettura: 2 minuti. TA397 utilizza nuove tecniche di attacco per distribuire WmRAT e MiyaRAT, colpendo organizzazioni governative e della difesa.
Il gruppo di cyber spionaggio TA397, noto anche come Bitter, ha introdotto nuove e sofisticate catene di attacco per colpire organizzazioni governative e del settore della difesa, principalmente nelle regioni EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) e APAC (Asia-Pacifico). Proofpoint ha analizzato una recente campagna che utilizza tecniche avanzate per distribuire i malware WmRAT e MiyaRAT, progettati per raccogliere informazioni sensibili.
Una catena di infezione mirata e ingannevole
Il 18 novembre 2024, TA397 ha condotto un attacco mirato contro un’organizzazione della difesa in Turchia, utilizzando un’esca sotto forma di email di spear phishing. L’email conteneva un archivio RAR con diversi file, tra cui:
- Un documento PDF legittimo proveniente dalla World Bank che descrive un progetto infrastrutturale in Madagascar.
- Un file di collegamento LNK mascherato da documento PDF.
- Flussi di dati alternativi (ADS) nascosti che contenevano codice PowerShell dannoso.
L’utente, attirato dall’apparente legittimità del file PDF, eseguiva inavvertitamente il file LNK, attivando una catena di infezione che includeva:
- L’apertura del PDF come decoy per distrarre l’utente.
- L’esecuzione di script PowerShell tramite il flusso ADS.
- La creazione di un’attività pianificata che comunicava regolarmente con il server di comando e controllo (C2) jacknwoods[.]com.
Questa attività pianificata inviava informazioni di base sul dispositivo della vittima e scaricava ulteriori payload malevoli, tra cui i RAT (Remote Access Trojans) WmRAT e MiyaRAT.
WmRAT e MiyaRAT: strumenti di spionaggio avanzati
WmRAT, scritto in C++, offre funzionalità classiche di RAT, come la cattura di screenshot, l’esfiltrazione di file e l’esecuzione di comandi remoti. Il malware utilizza una semplice crittografia per comunicare con il server C2, rendendo difficile l’intercettazione da parte delle difese di rete.
MiyaRAT, introdotto più recentemente, include funzionalità simili, ma con una crittografia più sofisticata e un livello più elevato di offuscamento del codice. Questo strumento è riservato a obiettivi di alto valore, come evidenziato dalla distribuzione limitata in campagne selezionate.
Entrambi i malware sono stati utilizzati per raccogliere informazioni critiche, come dati sulle directory, processi in esecuzione e geolocalizzazione, e per interagire direttamente con la rete dell’organizzazione compromessa.
Tecniche di persistenza e copertura delle tracce
TA397 dimostra una notevole abilità nell’evadere le misure di sicurezza, utilizzando:
- Attività pianificate per garantire la persistenza.
- Offuscamento dei file esca, mascherati per sembrare innocui.
- Crittografia personalizzata per proteggere le comunicazioni con i server C2.
Queste tecniche, combinate con un’infrastruttura di comando e controllo che utilizza domini legittimi e indirizzi IP non direttamente riconducibili al gruppo, complicano ulteriormente le indagini forensi.
TA397 “rappresenta una minaccia significativa per organizzazioni strategiche in tutto il mondo”. Le sue campagne mirate dimostrano una continua evoluzione delle tecniche di attacco, sottolineando la necessità di misure di difesa avanzate e un monitoraggio costante delle infrastrutture IT per rilevare attività sospette.
Sicurezza Informatica
Careto: ritorna in scena lo storico APT
Tempo di lettura: 2 minuti. Careto APT torna in azione con nuove tecniche di attacco, sfruttando server email e malware avanzati come FakeHMP.
Il leggendario gruppo APT Careto, noto anche come The Mask, è tornato in azione con nuove tecniche di attacco avanzate, dopo un decennio di silenzio. Questo attore, attivo almeno dal 2007, si concentra su attacchi altamente mirati contro organizzazioni governative, diplomatiche e di ricerca. L’ultimo rapporto di Kaspersky, presentato alla Virus Bulletin International Conference 2024, rivela dettagli inediti sulle campagne più recenti di Careto.
Nuove tecniche di persistenza: attacchi al server MDaemon
Una delle campagne più recenti, osservata nel 2022, ha preso di mira un’organizzazione in America Latina, utilizzando un metodo sofisticato per mantenere la persistenza nei sistemi compromessi. Gli attaccanti hanno sfruttato una funzionalità del server email MDaemon, nota come WorldClient, che consente l’aggiunta di estensioni personalizzate per gestire richieste HTTP.
Careto ha creato un’estensione malevola configurata per caricare payload e mantenere il controllo del server tramite richieste HTTP indirizzate a una URL specifica. Questa tecnica ha permesso al gruppo di raccogliere informazioni sensibili e di diffondere l’infezione all’interno della rete tramite movimenti laterali.
FakeHMP e altre innovazioni per il movimento laterale
Un elemento centrale delle nuove campagne di Careto è il malware FakeHMP, progettato per eseguire azioni avanzate come:
- Registrare input da tastiera,
- Catturare screenshot,
- Estrarre file e distribuirli su sistemi compromessi.
Per diffondersi, Careto ha utilizzato file legittimi del software di sicurezza HitmanPro Alert, sfruttandone un driver vulnerabile (hmpalert.sys) per caricare un DLL malevolo. Questo ha permesso agli attaccanti di iniettare codice in processi privilegiati come winlogon.exe, garantendo un controllo persistente.
Una variante di questa tecnica è stata osservata nel 2024, quando gli attaccanti hanno sfruttato il processo di aggiornamento di Google per distribuire il malware.
Attacchi storici e sovrapposizioni tattiche
Il gruppo Careto è stato associato a diverse campagne storiche, tra cui attacchi documentati nel 2019 e tra il 2007 e il 2013. Le tattiche utilizzate, come il COM hijacking per la persistenza e l’uso di sistemi virtuali per archiviare plugin, sono rimaste coerenti nel tempo, suggerendo una continuità operativa.
Nel 2019, Careto ha utilizzato due framework malevoli denominati Careto2 e Goreto. Questi strumenti implementavano funzionalità avanzate, come keylogger e screenshot taker, e sfruttavano servizi cloud come Google Drive per caricare ed eseguire comandi in remoto.
Il ritorno di Careto APT dimostra la resilienza e l’evoluzione del gruppo, che continua a sviluppare tecniche innovative e malware multi-componente. La comunità di sicurezza deve restare vigile, poiché le future campagne di questo attore saranno probabilmente altrettanto sofisticate.
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