Un team di ricerca dell’Università di Liverpool ha sviluppato robot mobili avanzati, guidati dall’intelligenza artificiale, per affrontare la complessità della sintesi chimica. Questi robot, alti 1,75 metri, operano in squadra e sono progettati per svolgere autonomamente esperimenti di chimica esplorativa, eseguendo reazioni, analizzando i prodotti e prendendo decisioni sui successivi passaggi basandosi sui dati raccolti. L’obiettivo è ottimizzare e accelerare il processo, svolgendo compiti complessi con una velocità ineguagliabile rispetto ai tempi di un ricercatore umano.
Come funziona il sistema robotico di Liverpool
I robot mobili progettati all’Università di Liverpool affrontano problemi complessi nella sintesi chimica come la diversificazione strutturale e la chimica supramolecolare, ambiti essenziali nella scoperta di farmaci. A differenza dei sistemi di automazione tradizionali, questi robot sono programmati per compiere scelte autonome in tempo reale. La capacità decisionale degli algoritmi di AI integrati permette di analizzare i risultati di ogni reazione quasi istantaneamente. Per esempio, se il robot analizza un campione alle 3:00 di notte, può decidere entro pochi secondi se continuare con l’esperimento o modificarlo, cosa che per un ricercatore richiederebbe ore di valutazione.
Questa innovazione ha il potenziale per rivoluzionare la chimica esplorativa, poiché i robot sono in grado di riprodurre scelte complesse di tipo umano, come valutare se un prodotto ha caratteristiche interessanti o se la resa è sufficiente per proseguire la reazione. Tuttavia, come spiegato dal professor Andrew Cooper, uno dei responsabili del progetto, i robot non sono ancora in grado di effettuare scoperte radicali come un ricercatore umano potrebbe fare in seguito a una riflessione basata su esperienza e intuizione.
Applicazioni e prospettive future
Grazie a questo nuovo approccio, il team di Liverpool mira a utilizzare la tecnologia per scoprire reazioni chimiche innovative, essenziali nella sintesi di farmaci e nella creazione di nuovi materiali per applicazioni come la cattura del diossido di carbonio. Sebbene lo studio abbia impiegato due robot, non esiste un limite al numero di robot che potrebbero essere utilizzati in grandi laboratori industriali, il che apre possibilità di scalabilità per la ricerca scientifica su vasta scala.
Questo progetto, supportato dalla Leverhulme Trust e dal Consiglio Europeo delle Ricerche, si inserisce in un contesto più ampio di innovazioni guidate dall’intelligenza artificiale, come dimostrato dalla recente assegnazione del Premio Nobel per la Chimica per l’uso dell’AI nella previsione della struttura proteica.