Apple: geopolitica delle controversie su privacy e eSIM

da Redazione matricedigitale.it
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Apple è al centro di discussioni su privacy e innovazione tecnologica e geopolitica. Da un lato, emergono dubbi su come la funzione Apple Intelligence gestisca i dati sensibili delle app finanziarie. Dall’altro, la decisione di eliminare il vano SIM fisico su più mercati con l’iPhone 17 riflette il suo continuo impegno per un design più moderno e funzionale. Entrambi i temi evidenziano opportunità e sfide nell’ecosistema Apple.

Apple Intelligence: dubbi sulla privacy delle app finanziarie

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La funzione Apple Intelligence, integrata con Siri e altri servizi dell’iPhone, analizza i dati degli utenti per migliorare suggerimenti e automazioni. Tuttavia, gli esperti di privacy avvertono che questa tecnologia potrebbe monitorare anche l’utilizzo delle app finanziarie, sollevando rischi di sicurezza. Apple dichiara che i dati non vengono salvati, ma il sistema utilizza modelli generativi che identificano dati necessari per ottimizzare le prestazioni.

Gli utenti possono proteggere i propri dati seguendo una procedura specifica:

  1. Accedere a Impostazioni > App, selezionare l’app bancaria.
  2. Disattivare le opzioni Impara da questa app, Suggerisci app e Notifiche suggerimenti.

Questa operazione disabilita l’accesso di Apple Intelligence all’app selezionata, offrendo maggiore controllo sui propri dati. Gli esperti consigliano di applicare lo stesso processo per app sanitarie e di fitness.

iPhone 17: l’eSIM si espande a nuovi mercati globali

Con l’iPhone 17, Apple intende eliminare il vano SIM fisico in diversi mercati internazionali, una transizione già avviata negli Stati Uniti con l’iPhone 14. Questo passo rende l’eSIM la tecnologia principale per la gestione della connettività, migliorando sicurezza e praticità. Gli utenti possono gestire fino a otto eSIM sullo stesso dispositivo, eliminando la necessità di cambiare SIM fisiche durante i viaggi.

iPhone 17 Pro
iPhone 17 Pro

Tuttavia, l’espansione dell’eSIM potrebbe incontrare resistenze in mercati come la Cina, dove questa tecnologia non è ancora ampiamente adottata. La decisione di Apple evidenzia una strategia che privilegia il minimalismo e la modernità, ma potrebbe generare problemi per i consumatori in aree dove l’eSIM non è supportata.

Geopolitica e tecnologia: ruolo strategico di Tim Cook nell’attesa di Trump

Tim Cook, CEO di Apple, ha partecipato a un vertice in Cina con oltre 20 leader aziendali globali per discutere delle tensioni commerciali previste con l’arrivo dell’amministrazione Trump che tende a complicare la situazione geopolitica. Durante l’incontro con il premier cinese, Cook ha sottolineato l’importanza della Cina nella catena di approvvigionamento di Apple, dove viene prodotto oltre l’80% degli iPhone globali.

Nonostante l’importanza strategica del mercato cinese, Apple sta diversificando la produzione in paesi come Vietnam e Indonesia per mitigare i rischi geopolitici. Cook ha dichiarato che la Cina rimane un partner chiave per Apple, ma le tensioni commerciali potrebbero complicare ulteriormente le operazioni.

Indonesia rifiuta l’investimento di Apple: iPhone 16 ancora vietato

Indonesia, il quarto paese più popoloso al mondo, ha deciso di mantenere il divieto di vendita dell’iPhone 16, respingendo un’offerta di investimento da 100 milioni di dollari proposta da Apple. Questa decisione riflette la strategia del governo indonesiano di garantire un maggiore coinvolgimento dell’industria locale nella produzione di dispositivi tecnologici.

Il contesto: il divieto di vendita

La vendita dell’iPhone 16 e del Pixel 9 è vietata in Indonesia perché non rispettano i requisiti locali di produzione. Secondo le normative indonesiane, almeno il 40% delle componenti di uno smartphone deve essere prodotto localmente. Questa regola mira a rafforzare l’industria manifatturiera indonesiana e a garantire equità per gli investitori locali.

La proposta di Apple: un’offerta ritenuta insufficiente

Apple ha cercato di risolvere la situazione proponendo un investimento di 100 milioni di dollari per costruire uno stabilimento di accessori e componenti in Indonesia. Tuttavia, il ministro dell’industria, Agus Gumiwang Kartasasmita, ha respinto l’offerta, ritenendola insufficiente rispetto agli investimenti effettuati da Apple in altri paesi asiatici, come Vietnam e Thailandia.

Il governo ha criticato Apple per non aver rispettato gli standard indonesiani, sottolineando che altre aziende, come Samsung, sono riuscite a soddisfare tali requisiti attraverso partnership con fornitori locali.

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Le alternative per i consumatori

Nonostante il divieto di vendita, i turisti possono portare in Indonesia fino a due iPhone 16 per uso personale, a condizione che vengano dichiarati e tassati. Anche i cittadini indonesiani possono acquistare iPhone all’estero e importarli per uso personale. Questa flessibilità riduce l’impatto del divieto, pur mantenendo l’obiettivo del governo di incentivare la produzione locale.

Apple tra opportunità e sfide globali

Con l’evoluzione di tecnologie come l’eSIM, l’attenzione alla privacy e le complessità che la geopolitica comporta, Apple dimostra di essere una forza innovativa in un contesto mondiale sempre più sfidante. Le decisioni prese oggi influenzeranno non solo il futuro tecnologico, ma anche le dinamiche economiche e politiche globali.

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