Sommario
In una recente udienza giudiziaria, un avvocato che rappresenta Apple ha contestato le affermazioni fatte in tribunale riguardo a quanto Google paga la compagnia di Cupertino per essere il motore di ricerca predefinito su iPhone e altri dispositivi. Questa obiezione è stata sollevata nel contesto di un importante caso antitrust contro Google, che potrebbe vedere il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti imporre la divisione dell’azienda in business separati.
Google paga Apple per essere il motore di ricerca predefinito
Da molti anni, Google paga a Apple somme sempre più ingenti per essere il motore di ricerca predefinito su iPhone e altri dispositivi Apple. Questo accordo porta a Google un enorme flusso di traffico, consentendole di trarre profitto dagli annunci e dai risultati sponsorizzati che appaiono accanto ai risultati di ricerca. Inoltre, poiché i clienti Apple tendono ad avere un reddito disponibile maggiore rispetto agli utenti Android, il traffico risulta particolarmente prezioso per gli inserzionisti.
La somma è sempre stata un segreto
La somma pagata è sempre stata mantenuta segreta da entrambe le aziende. Tuttavia, nel 2014, una causa ha rivelato che la somma era di 1 miliardo di dollari, che all’epoca rappresentava circa il 34% del reddito generato. Da allora, si ritiene che la somma sia aumentata costantemente, raggiungendo stime di 3 miliardi di dollari nel 2017, 9 miliardi nel 2018, 10 miliardi nel 2020 e tra 18 e 20 miliardi l’anno scorso.
Parte di un caso antitrust contro Google
Il Dipartimento di Giustizia ha avviato un massiccio caso antitrust contro Google, che potrebbe costringere l’azienda a suddividersi in imprese più piccole. Questa minaccia è così grande che l’anno scorso l’azienda ha offerto volontariamente di farlo, offerta che il DoJ ha rifiutato perché non sufficientemente estesa. Una delle accuse di comportamento anticoncorrenziale contro Google è che paga Apple per non competere nel settore delle ricerche.
Obiezione dell’avvocato di Apple
Durante la presentazione del suo caso, il Dipartimento di Giustizia ha menzionato due cifre specifiche relative agli importi che Google avrebbe pagato a Apple in due degli anni in questione: 5 miliardi e 7 miliardi di dollari. Un avvocato di Apple ha obiettato all’inclusione di queste cifre, sostenendo che potrebbero creare una “falsa percezione” che provenissero da informazioni confidenziali di Apple. Il DoJ ha chiarito che le cifre provenivano da fonti esterne, non da Apple o Google, e il giudice si è dichiarato soddisfatto di questa spiegazione.