Axpo Italia Spa multata di 10 milioni di euro dal Garante Privacy

da Redazione
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Axpo Italia Spa

Il Garante Privacy ha inflitto una pesante sanzione ad Axpo Italia Spa, una società fornitrice di energia e gas, per aver attivato contratti non richiesti utilizzando dati clienti inesatti e obsoleti.

Dettagli della violazione

Axpo Italia Spa è stata multata di 10 milioni di euro per aver gestito in modo illecito i dati personali di oltre 5.000 utenti. Questa gestione impropria ha portato all’attivazione di contratti non richiesti nel mercato libero. La società ora è tenuta a implementare una serie di misure tecniche e organizzative, come indicato dall’Autorità, per adeguarsi alle leggi italiane ed europee sulla protezione dei dati.

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Reclami degli utenti

Il Garante ha agito in risposta a numerosi reclami da parte di utenti che hanno segnalato l’attivazione non autorizzata di contratti di energia e gas a loro nome. Molti di questi utenti hanno scoperto questi contratti solo dopo aver ricevuto notifiche di chiusura dal loro precedente fornitore o solleciti di pagamento per fatture non pagate. Hanno inoltre evidenziato che i loro dati personali, come indirizzi email e numeri di telefono, erano errati o obsoleti nei contratti.

Risultati delle ispezioni

Dalle indagini condotte dal Garante, è emerso che Axpo Italia Spa acquisiva nuovi contratti attraverso una rete di circa 280 venditori porta a porta. La società non aveva implementato strumenti e procedure adeguate per garantire l’accuratezza dei dati inseriti dai venditori nel proprio database. Queste carenze hanno portato all’acquisizione di contratti non richiesti, spesso con dati personali errati. Un caso particolarmente grave riguarda un utente che ha contestato 23 attivazioni su diverse utenze con le stesse date di inizio e fine fornitura. Nel database della società, erano presenti anche 2.462 proposte contrattuali con lo stesso indirizzo email ripetuto più di cinque volte.

Misure correttive imposte

Il Garante ha ordinato ad Axpo Italia Spa di adottare diverse misure correttive. Queste includono l’implementazione di un sistema di “check-call” per verificare l’accuratezza dei contratti acquisiti, l’introduzione di sistemi di allerta per rilevare comportamenti scorretti o fraudolenti da parte dei venditori, e l’adozione di procedure per garantire la ricezione effettiva delle comunicazioni inviate ai clienti durante la fase contrattuale. Inoltre, la società dovrà rafforzare le attività di audit relative alle agenzie.

Si può anche come

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