Google, Meta, Qualcomm fondano CODE il “sindacato europeo” delle BigTech

da Redazione
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Una coalizione di grandi aziende tecnologiche, tra cui Google, Meta e Qualcomm, ha formato il gruppo Coalition for Open Digital Ecosystems (CODE) per sviluppare piani per ecosistemi digitali aperti nell’Unione Europea. Questa mossa sembra essere una risposta alle recenti regolamentazioni e mandati dell’UE, con l’obiettivo di sviluppare standard aperti secondo i termini delle aziende stesse.

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Contesto e Obiettivi di CODE:

  • Reazione alle Regolamentazioni dell’UE: L’UE ha recentemente emesso multe e creato regolamentazioni che riguardano le grandi aziende tecnologiche. CODE sembra essere un tentativo di queste aziende di anticipare l’Atto sui Mercati Digitali (DMA) dell’UE, che imporrà certi livelli di interoperabilità a partire dal prossimo anno.
  • Promozione di Piattaforme Aperte: CODE si impegna a promuovere piattaforme aperte nell’UE e lavorerà con accademici, politici e aziende per fornire leadership basata su evidenze sul tema dell’apertura digitale.

Membri e Azioni di CODE:

  • Membri della Coalizione: Oltre a Google, Meta e Qualcomm, la coalizione include aziende come Lenovo, Nothing e Motorola.
  • Risposta a Mandati Specifici: CODE potrebbe cercare di anticipare i mandati dell’UE, come ha fatto Apple con l’aggiunta del supporto USB-C e RCS all’iPhone.

Implicazioni per il Mercato Digitale:

  • Designazione di “Gatekeeper”: Sotto il DMA, l’UE può designare un’azienda come “gatekeeper”, riferendosi a quelle che controllano l’accesso a un servizio, come Apple, Google o Microsoft.
  • Servizi di Piattaforma Core: I servizi cruciali per connettere clienti e aziende nell’UE, come gli app store, potrebbero essere richiesti di essere disponibili su tutte le piattaforme o che la piattaforma venga aperta in qualche forma.

La formazione di CODE rappresenta un importante passo avanti per le grandi aziende tecnologiche nel gestire le sfide regolamentari dell’UE. Mentre la coalizione potrebbe effettivamente creare nuovi sistemi che favoriscono l’interoperabilità, è probabile che queste aziende preferiscano avere l’autonomia di farlo secondo i propri termini piuttosto che essere dirette dall’UE.

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