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Google si adegua al Digital Services Act dell’Unione Europea

Google si adegua al Digital Services Act dell’UE, apportando cambiamenti significativi nei suoi processi di fiducia e sicurezza per garantire una moderazione dei contenuti online più efficace e trasparente.

L’anno scorso, l’Unione Europea ha emanato un nuovo insieme di regolamenti noti come Digital Services Act (DSA), progettati per armonizzare le normative sui contenuti in tutta l’UE e creare processi specifici per la moderazione dei contenuti online. Il DSA riguarda molti servizi online diversi, dai mercati e negozi di applicazioni alle piattaforme di condivisione video online e motori di ricerca.

Adattamento di Google al DSA

In risposta, Google ha adattato molti dei suoi processi di fiducia e sicurezza di lunga data e ha modificato l’operatività di alcuni dei suoi servizi per conformarsi ai requisiti specifici del DSA. Google è ansiosa di continuare a collaborare con la Commissione Europea e altri stakeholder, inclusi esperti tecnici e politici, mentre progredisce in questo importante lavoro.

Pianificazione in vista dell’attuale panorama normativo

La sicurezza è fondamentale sia per gli utenti che per l’azienda. Nel corso degli anni, Google ha investito significativamente in persone, processi, politiche e tecnologie che affrontano gli obiettivi del DSA. Alcuni esempi includono:

  • Il programma “Priority Flagger”, che affronta gli obiettivi della disposizione “Trusted Flagger” del DSA, dando priorità alla revisione dei contenuti segnalati da esperti.
  • Google offre ai creatori di YouTube la possibilità di fare ricorso contro la rimozione o le restrizioni dei video in cui ritengono ci sia stato un errore.
  • Nell’estate del 2021, dopo aver consultato genitori, educatori ed esperti di sicurezza e privacy dei minori, Google ha deciso di bloccare la pubblicità personalizzata per chiunque abbia meno di 18 anni.
  • Dal lancio del “Community Guidelines Enforcement Report” di YouTube nel 2018, Google ha continuato a condividere pubblicamente una serie di metriche aggiuntive, come il “Violative View Rate”, per fornire ulteriori dettagli sul suo impegno a proteggere gli utenti da contenuti dannosi.

Adattamento alla trasparenza e moderazione dei contenuti secondo i requisiti dell’UE

Google ha già investito anni di sforzi per conformarsi al General Data Protection Regulation dell’Unione Europea e ha costruito processi e sistemi che le hanno permesso di gestire richieste per oltre cinque milioni di URL secondo il “Diritto all’oblio” europeo. Ora, in linea con il DSA, Google ha fatto sforzi significativi per adattare i suoi programmi per soddisfare i requisiti specifici dell’Atto. Questi includono:

  • Espansione della trasparenza degli annunci: Google espanderà il “Centro di trasparenza degli annunci”, un repository globale e ricercabile di inserzionisti su tutte le sue piattaforme.
  • Espansione dell’accesso ai dati per i ricercatori: Google aumenterà l’accesso ai dati per i ricercatori che desiderano comprendere meglio come funzionano servizi come Google Search, YouTube, Google Maps, Google Play e Shopping.
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