Sommario
I moderatori di contenuti che stanno facendo causa a Meta e al suo ex partner di revisione dei contenuti in Africa, Sama, per presunto licenziamento illegittimo, hanno concordato di risolvere il caso fuori dal tribunale.
Dettagli dell’accordo
I 184 moderatori hanno accettato la mediazione cinque mesi dopo aver presentato la causa, un evento che probabilmente metterà fine a uno dei casi più noti che Meta ha affrontato sul continente. Questa decisione arriva dopo che il tribunale del lavoro e delle relazioni lavorative del Kenya ha chiesto alle parti, durante l’ultima udienza, di considerare la risoluzione della questione fuori dal tribunale. Le parti hanno scelto l’ex capo della giustizia del Kenya, Dr. Willy Mutunga, e il vice commissario del lavoro presso il Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Sociale, Hellen Apiyo, come co-mediatori. Le trattative avranno luogo entro 21 giorni.
Reclami dei moderatori
I moderatori hanno fatto causa a Meta e Sama per averli presumibilmente licenziati in modo illegittimo, sostenendo che non sono stati emessi avvisi di ridondanza. Hanno inoltre affermato che non è stato emesso un preavviso di licenziamento di 30 giorni come previsto dalla legge keniota e che le loro indennità finali erano condizionate alla firma di accordi di non divulgazione. Hanno anche denunciato discriminazioni da parte del nuovo partner di moderazione dei contenuti di Meta, Majorel, sostenendo che tutti i precedenti dipendenti di Sama sono stati messi in “blacklist”. I moderatori hanno chiesto un risarcimento per il “disturbo causato” e che Sama annullasse l’avviso di ridondanza. Volevano anche che Meta, Sama e Majorel riconoscessero il loro diritto di sindacalizzazione. Sama ha sostenuto di aver rispettato le leggi sul lavoro del Kenya.
Ruolo dei moderatori
Sama ha assunto moderatori da tutto il continente, inclusi Etiopia, Uganda, Somalia e Sud Africa, per filtrare i post sui social media sulle piattaforme di Meta. I moderatori rimuovono contenuti che perpetrano e perpetuano odio, disinformazione e violenza, un lavoro che, secondo quanto affermato nella causa, ha influenzato “la loro salute mentale e il benessere generale”.
Altre cause contro Sama e Meta
Sama ha interrotto il contratto con Meta e i servizi di revisione dei contenuti per concentrarsi sul lavoro di etichettatura (annotazione di dati di visione computerizzata). Oltre a Meta, l’azienda è stata anche citata in giudizio da un ex moderatore di contenuti, Daniel Motaung, per lavoro forzato e tratta di esseri umani, relazioni lavorative ingiuste, mancata fornitura di adeguato supporto alla salute mentale e repressione sindacale. Motaung è stato presumibilmente licenziato per aver organizzato uno sciopero nel 2019 e per aver cercato di sindacalizzare i dipendenti di Sama. Meta è stata anche citata in giudizio da etiopi in Kenya per aver presumibilmente alimentato i conflitti che hanno portato alla morte di 500.000 etiopi durante la guerra del Tigray che si è conclusa l’anno scorso.