Meta, AWS e Samsung: infrastrutture, investimenti e sfide globali

da Giuseppe De Vitis matricedigitale.it
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Le recenti mosse di Meta, Amazon Web Services (AWS) e Samsung riflettono il crescente focus delle grandi aziende tecnologiche su infrastrutture strategiche e innovazioni per affrontare un panorama economico e geopolitico in evoluzione. Dall’espansione della connettività globale alle tensioni sui mercati delle memorie, ecco un’analisi delle dinamiche chiave.

Meta: un cavo sottomarino per evitare tensioni geopolitiche
Meta ha annunciato piani per costruire un cavo sottomarino di 40.000 chilometri, che connetterà Stati Uniti, Sud Africa, India e Australia, evitando però aree instabili come il Mar Cinese Meridionale e il Mar Rosso. Questo progetto da oltre 10 miliardi di dollari sarà interamente di proprietà di Meta, garantendo priorità per i suoi dati e minimizzando i rischi di sabotaggio, sempre più frequenti nelle acque internazionali.

Non è la prima incursione di Meta nel settore: l’azienda è già coinvolta in progetti come 2Africa, il più grande cavo sottomarino mai realizzato. Con questo nuovo investimento, Meta mira a rafforzare la resilienza delle sue operazioni digitali globali, ma i lavori, complessi e lunghi, richiederanno anni per essere completati.

AWS: investimento strategico da 1,2 miliardi in Italia

Il governo italiano ha dichiarato di interesse strategico nazionale l’investimento di AWS per espandere i suoi data center nella regione di Milano. Questo progetto, che coinvolge 1,2 miliardi di euro fino al 2029, mira a consolidare il ruolo dell’Italia come hub digitale europeo, generando un impatto economico stimato di 880 milioni di euro e creando 1.100 posti di lavoro annuali per cinque anni.

Grazie alla decisione del governo, AWS potrà beneficiare di un processo accelerato per le autorizzazioni, favorendo la rapida costruzione delle infrastrutture. La presenza di data center avanzati sul territorio è considerata strategica per la competitività tecnologica e la sicurezza nazionale, in un’epoca in cui la gestione dei dati è cruciale.

Samsung e il mercato delle memorie: la sfida con i produttori cinesi

Il settore delle memorie di Samsung, un tempo una fonte stabile di profitti, sta affrontando difficoltà significative a causa della crescente concorrenza cinese. Produttori come CXMT hanno aumentato drasticamente la capacità di produzione, portando a un eccesso di offerta che ha fatto crollare i prezzi.

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Ad esempio, il prezzo dei moduli DDR4 da 8 Gb è sceso del 20,59% a 1,35 dollari, il livello più basso dal 2023. Per le memorie NAND flash, utilizzate in USB e schede di memoria, i prezzi hanno registrato una riduzione del 50% nel 2024, raggiungendo il minimo dal 2015.

Samsung ha risposto riducendo la produzione per stabilizzare i prezzi e concentrandosi su prodotti di nuova generazione, come l’HBM4, destinato a settori avanzati come l’intelligenza artificiale. Tuttavia, con i produttori cinesi in continua espansione, la competizione rimane una sfida strategica per il gigante coreano.

Meta, AWS e Samsung stanno affrontando contesti diversi, ma accomunati dall’importanza strategica delle infrastrutture e delle innovazioni tecnologiche. Mentre Meta e AWS puntano a espandere e rafforzare la connettività globale, Samsung deve affrontare una competizione sempre più feroce nel mercato delle memorie. Queste dinamiche evidenziano come le aziende tecnologiche stiano ridefinendo le loro priorità per adattarsi a un mondo in rapida evoluzione.

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