Meta indagata dall’UE e Zuckerberg attacca Apple

da Vincenzo Mastrantuono
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Meta, il colosso dei social media, si trova attualmente sotto indagine da parte delle autorità antitrust europee per le sue pratiche pubblicitarie legate ai servizi di annunci classificati e, contemporaneamente, Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha criticato pubblicamente Apple, definendo la sua azienda come “l’opposto” in termini di strategia aziendale. Questi due sviluppi sono al centro dell’attenzione globale, con implicazioni significative per il futuro del settore tecnologico.

Meta e l’indagine antitrust dell’UE

Meta rischia una multa significativa per aver tentato di dominare il mercato degli annunci classificati, collegando i servizi gratuiti di Marketplace alla piattaforma Facebook. Le autorità europee sostengono che questa pratica metta in difficoltà i concorrenti, violando le regole della concorrenza. La multa potrebbe raggiungere fino al 10% del fatturato globale annuale di Meta, che nel 2023 ha toccato i 135 miliardi di dollari, pari a circa 123,8 miliardi di euro.

L’indagine è stata avviata nel 2019, quando i rivali di Facebook hanno accusato la piattaforma di abusare della sua posizione dominante. Meta, infatti, fornisce gratuitamente i servizi di Marketplace, mentre trae profitti dai dati raccolti sugli utenti della piattaforma. Questo modello ha sollevato preoccupazioni, poiché potrebbe limitare la concorrenza e danneggiare altri attori del mercato.

Margreth Vestager
Margreth Vestager

Margaret Vestager, commissaria europea per la concorrenza, è stata una delle principali figure dietro queste indagini e ha svolto un ruolo centrale nel regolamentare le grandi aziende tecnologiche attraverso leggi come il Digital Services Act (DSA) e il Digital Markets Act (DMA). Questi provvedimenti mirano a contrastare le pratiche pubblicitarie dannose e a ridurre la diffusione di disinformazione online. Con Vestager prossima alla fine del suo mandato, si prevede che il nuovo commissario proseguirà con una linea simile, potenzialmente infliggendo a Meta una delle sue sanzioni più dure.

Mark Zuckerberg e il confronto con Apple

In un’intervista recente, Mark Zuckerberg ha espresso la sua opinione su Apple, sostenendo che Meta è “l’opposto di Apple” in molti aspetti. Zuckerberg ha evidenziato come la cultura aziendale di Meta si concentri maggiormente sulla rapida distribuzione dei prodotti per ottenere feedback dagli utenti, rispetto all’approccio di Apple, che tende a prendersi più tempo per perfezionare i propri prodotti prima del lancio.

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Meta e Ray-Ban Zuckerberg
Meta e Ray-Ban Zuckerberg

Zuckerberg ha dichiarato che Meta preferisce rilasciare i prodotti e migliorarli progressivamente in base alle risposte degli utenti, invece di aspettare fino a raggiungere il consenso unanime. Questo approccio, secondo Zuckerberg, permette di apprendere lezioni utili più rapidamente e di incorporarle nelle versioni future dei prodotti.

Tim Cook e il Vision Pro di Apple
Tim Cook e il Vision Pro di Apple

Nel corso degli anni, Zuckerberg ha più volte criticato Apple, soprattutto per le sue politiche sull’App Store, che considera un monopolio. Dall’altro lato, Tim Cook, CEO di Apple, ha ripetutamente criticato le pratiche di Meta in merito alla privacy e alla raccolta dei dati degli utenti. Questo confronto tra le due aziende evidenzia le profonde differenze nelle loro strategie e nei loro valori fondamentali.

L’indagine antitrust dell’UE su Meta e il confronto tra Zuckerberg e Apple mettono in luce le sfide che le grandi aziende tecnologiche devono affrontare nel bilanciare il loro potere di mercato con le normative. Mentre Meta continua a espandersi nel settore degli annunci classificati, la sua strategia di business rimane sotto stretta sorveglianza. Allo stesso tempo, il continuo confronto tra Meta e Apple sottolinea le divergenze filosofiche tra i due giganti tecnologici, con implicazioni significative per il futuro delle loro rispettive piattaforme.

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