Microsoft tranquillizza tutti sulla concorrenza con OpenAI: ecco come

da Vincenzo Mastrantuono
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Microsoft ha introdotto una nuova cornice normativa denominata “Principi di Accesso all’IA”, un piano in 11 punti che mira a governare il modo in cui l’azienda gestirà la sua infrastruttura di datacenter per l’IA e altri asset importanti a livello globale. Questa mossa arriva in un momento in cui Microsoft è sotto crescente scrutinio regolamentare per il suo investimento da 13 miliardi di dollari in OpenAI, che le ha garantito una partecipazione del 49% nella startup leader nei servizi di IA generativa a livello mondiale.

I principi coprono aree come la costruzione e l’operatività di un app store per consentire alle aziende di selezionare differenti LLM (Large Language Models) e altri prodotti IA, un impegno a mantenere i dati proprietari delle aziende fuori dai suoi modelli di addestramento, e la possibilità per i clienti di cambiare fornitori di cloud o servizi all’interno del cloud. Include inoltre un focus sulla costruzione di cybersecurity attorno ai servizi IA, l’attenzione alla costruzione di data center e altre infrastrutture in modo ecologicamente sostenibile e investimenti nell’educazione.

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Brad Smith, presidente e vice presidente di Microsoft, ha annunciato il quadro normativo oggi al Mobile World Congress a Barcellona. Anche se l’implicazione è che Microsoft sia aperta al dialogo e alla conversazione con le parti interessate, ironicamente Smith ha condiviso la notizia in un discorso chiave, senza possibilità di domande di seguito.

Questi Principi di Accesso all’IA, per essere chiari, non sono regole vincolanti per Microsoft, né sono stati forniti dettagli su come gli impegni potrebbero essere verificati o monitorati. Tuttavia, servono a un fine in previsione di ciò. In caso di indagini regolamentari formali, è probabile che verranno utilizzati dall’azienda per sostenere che sta facendo sforzi proattivi per garantire la concorrenza nel mercato.

Di fatto, ad oggi, abbiamo quasi 1600 modelli in esecuzione nei nostri data center, 1500 dei quali sono modelli open source“, ha detto Smith sul palco, “mostrando come noi come azienda… ci concentriamo sia sui modelli proprietari che open source, grandi e piccole aziende“.

D’altro canto, esponendoli pubblicamente in questo modo, i principi diventano un annuncio pubblico che il pubblico, i concorrenti di Microsoft e, in modo significativo, i regolatori, potrebbero utilizzare come punto di riferimento se ritengono che Microsoft non abbia soddisfatto tali standard.

Si può anche come

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