Ritirate accuse di frode elettorale contro Sam Bankman-Fried

da Redazione
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Nuovi sviluppi nel caso contro Sam Bankman-Fried, co-fondatore di FTX, hanno preso una svolta quando il governo degli Stati Uniti ha deciso di ritirare una delle tredici accuse contro di lui. L’accusa, relativa a contributi elettorali illeciti, è stata ritirata a causa di disaccordi sull’estradizione con le Bahamas.

Il rifiuto delle Bahamas di cooperare

Le Bahamas, da dove Bankman-Fried è stato estradato, hanno rifiutato di cooperare su questa specifica accusa, allineandosi con i suoi obblighi di trattato con gli Stati Uniti. Di conseguenza, “il governo non intende procedere a processo sull’accusa di contributi elettorali”.

Le contestazioni di Bankman-Fried

Bankman-Fried, che aveva precedentemente contestato l’accusa, ha affermato che era stata imposta dopo il suo accordo di estradizione dalle Bahamas, che, secondo lui, violava il trattato tra i paesi: “L’estradizione è stata concessa esclusivamente sui primi sette capi d’accusa menzionati nella Nota Diplomatica, non sull’ultimo capo d’accusa per cospirazione a defraudare gli Stati Uniti e violare le leggi sul finanziamento elettorale”.

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Le altre accuse a Bankman-Fried

L’ex capo di FTX deve ancora affrontare una dozzina di accuse, cinque delle quali sono state aggiunte dopo la sua estradizione dalle Bahamas. Queste accuse aggiuntive hanno diviso il suo processo in due sessioni, previste per ottobre 2023 e marzo 2024. Tra le accuse che Bankman-Fried dovrà affrontare ci sono vari casi di frode, riciclaggio di denaro e corruzione di funzionari cinesi. Egli mantiene la sua innocenza e si è dichiarato non colpevole su tutti i capi d’accusa.

Si può anche come

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