Sommario
Nonostante le restrizioni imposte sulle esportazioni verso la Russia per impedire che la tecnologia alimenti la guerra con l’Ucraina, la Russia ha importato oltre $1,7 miliardi in chip da aziende americane ed europee nei primi nove mesi del 2023, secondo quanto riportato da Bloomberg. Tra questi chip, alcuni erano destinati a PC client, altri potevano essere utilizzati dai servizi segreti russi e il resto erano chip a duplice uso che potevano essere impiegati per armi di guerra. Oltre la metà di questi chip proveniva da giganti tecnologici statunitensi ed europei.
Le Vie di Re-Export dei Chip
Una grande parte di questi chip soggetti a restrizioni ha raggiunto la Russia attraverso re-export da paesi terzi, incluso la Cina, la Turchia e gli Emirati Arabi Uniti. Nonostante gli sforzi di USA e UE per bloccare queste rotte alternative di approvvigionamento, finora non sono stati molto efficaci.
Samsung e la Sua Fabbrica di TV in Russia
Nel frattempo, Samsung sta considerando di noleggiare la sua fabbrica di produzione di TV in Russia ad altre aziende. La fabbrica, avviata nel 2008 con un investimento di $137 milioni nella regione di Kaluga, vicino a Mosca, è stata chiusa nel 2022 a seguito dell’inizio della guerra tra Russia e Ucraina. Secondo un rapporto di Kommersant, il gruppo VVP potrebbe iniziare a produrre attrezzature sotto il proprio marchio e per altri marchi utilizzando la fabbrica di TV di Samsung.
Contesto Globale e Implicazioni
Queste notizie evidenziano le complessità delle catene di approvvigionamento globali e le sfide che le sanzioni internazionali incontrano nel limitare le capacità militari di un paese. La situazione con i chip in Russia e la potenziale mossa di Samsung riflettono come le aziende tecnologiche globali si adattano in un contesto geopolitico in rapida evoluzione.