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Economia

Russia: server Polo Sud e divieto mining criptovalute

La Russia innova e regola: server RUVDS nel Polo Sud per test estremi e divieto di mining di criptovalute dal 2025 per gestire le risorse energetiche.

La Russia continua a essere un attore significativo in ambiti tecnologici e energetici, con iniziative che spaziano dall’installazione di server nel Polo Sud ai divieti sul mining di criptovalute. Questi sviluppi evidenziano il ruolo crescente del Paese nelle innovazioni tecnologiche e nella gestione delle risorse energetiche.

RUVDS e l’installazione di un server in Antartide

La società di hosting russa RUVDS ha annunciato un progetto ambizioso: portare un server ad alte prestazioni nella regione del Polo Sud. Questo esperimento segue il successo del “data center in a box” testato nell’Artico presso il campo di ghiaccio di Barneo. L’obiettivo è dimostrare la possibilità di fornire accesso a dati e internet anche nelle condizioni climatiche più estreme, contribuendo alla ricerca scientifica e aprendo nuove prospettive per le comunicazioni in regioni inaccessibili.

Il server, costruito con materiali resistenti al freddo e alimentato da sistemi di backup avanzati, sarà trasportato tramite aerei e navi progettati per affrontare le difficoltà logistiche dell’Antartide. La connessione si baserà su satelliti a bassa orbita come lo StratoSat TK-1, già utilizzato nei test artici.

Implicazioni e futuro dell’infrastruttura remota
Se il progetto avrà successo, potrebbe rappresentare una svolta per lo sviluppo di data center in aree remote, non solo per scopi scientifici ma anche per applicazioni commerciali. La missione includerà un test beta per verificare l’uso commerciale del server.

Il divieto di crypto mining in Russia dal 2025

A partire dal 1° gennaio 2025, la Russia introdurrà un divieto di mining di criptovalute in diverse regioni chiave, in risposta a problemi di carenza energetica e sovvenzioni incrociate tra le aree. Questa misura, valida fino al marzo 2031, si applicherà a regioni come Dagestan, Cecenia e le Repubbliche Popolari di Donetsk e Luhansk.

La regolamentazione prevede:

  • Stop al mining durante i periodi di picco del consumo energetico, tra gennaio e marzo 2025 e successivamente da novembre a marzo.
  • Obbligo per le società di registrarsi presso il Servizio Fiscale Federale e fornire dettagli sui wallet e sulle risorse utilizzate.

La legalizzazione del mining in Russia, avvenuta nel 2024, ha regolato un’attività precedentemente diffusa in modo informale, ma ha anche evidenziato i suoi impatti sulle infrastrutture elettriche locali. Con il nuovo regolamento, il governo mira a bilanciare l’uso energetico tra regioni centrali e periferiche.

Prospettive globali e locali

Mentre le restrizioni mirano a stabilizzare il sistema energetico, la Russia punta a mantenere un ruolo nel settore crypto, promuovendo un quadro normativo che consenta un’operatività sostenibile e controllata per le attività di mining.

Dai test tecnologici estremi di RUVDS in Antartide al controllo del mining di criptovalute, la Russia dimostra il suo impegno a bilanciare innovazione e sostenibilità. Questi sviluppi rafforzano l’importanza di un approccio strategico nel gestire risorse e tecnologie in un panorama globale sempre più competitivo.

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