Samsung e TSMC, leader nella produzione di semiconduttori, stanno pianificando di mantenere la produzione dei chip a 2nm nei rispettivi paesi d’origine, nonostante le sfide e i rallentamenti incontrati nell’espansione delle loro attività produttive all’estero. Samsung prevede di avviare la produzione a 2nm in Corea del Sud il prossimo anno, con un investimento di 500 trilioni di KRW in un impianto semiconduttore vicino a Seoul. TSMC, d’altra parte, ha in programma di costruire impianti di fabbricazione di chip a 2nm a Hsinchu e Kaohsiung, Taiwan, con un ulteriore impianto previsto a Taichung, in attesa dell’approvazione governativa.
Nonostante entrambe le aziende non abbiano abbandonato i progetti di produzione in altri paesi, hanno incontrato ostacoli significativi, tra cui carenze di talenti locali e ritardi nei sussidi governativi, come nel caso del CHIPS and Science Act degli Stati Uniti. TSMC sta costruendo due impianti in Arizona, previsti per iniziare la produzione di chip a 4nm nel 2024 e a 3nm nel 2026, mentre Samsung sta costruendo un impianto da 17 miliardi di dollari in Texas, destinato alla produzione di nodi a 4nm.
L’espansione in altre regioni come Europa, Giappone e India è stata più lenta o addirittura non ha fatto progressi, nonostante i piani per i sussidi alla produzione di semiconduttori. La diversificazione della produzione di chip all’avanguardia si sta rivelando una sfida significativa.
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