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Economia

Sanzioni e cause legali: Brasile e Russia contro Meta, TikTok e Google

Cause legali contro Meta e Google: il Brasile per la protezione dei minori, la Russia impone una multa record da 2,5 decilioni di dollari per la rimozione di contenuti.

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Negli ultimi mesi, i governi del Brasile e della Russia hanno intrapreso azioni legali significative contro giganti tecnologici come Meta, TikTok e Google, accusandoli di negligenza verso la protezione dei minori e di violazioni legate alla gestione dei contenuti. In Brasile, Meta e TikTok sono stati citati per presunte mancanze nei controlli sui social media rivolti ai minorenni, mentre la Russia ha imposto una multa simbolica e inapplicabile a Google, esprimendo il suo dissenso nei confronti della gestione dei contenuti da parte dell’azienda statunitense.

Brasile: causa da 483 milioni per la protezione dei minori su Meta e TikTok

Il Brasile ha recentemente intrapreso un’azione legale contro Meta, TikTok e la piattaforma di video Kwai per presunti mancati interventi nella protezione dei minori sulle loro piattaforme. L’Istituto per la Difesa Collettiva brasiliano ha promosso una causa da 3 miliardi di reais, pari a circa 483 milioni di euro, per esigere che queste aziende adottino misure specifiche. Tra le richieste presentate alla corte, i rappresentanti brasiliani hanno chiesto l’introduzione di avvertenze sui rischi di dipendenza da social media, la supervisione degli account dei minori e l’implementazione di algoritmi e strumenti di sicurezza pensati per adolescenti.

Meta ha risposto a queste accuse affermando di avere sviluppato oltre 50 strumenti di protezione per adolescenti, ma ha riconosciuto che molte delle funzioni disponibili in altri paesi non sono ancora state implementate in Brasile. Questa mossa del governo brasiliano non rappresenta un caso isolato, ma si colloca all’interno di un quadro di regolamentazione più severo dei social media nel paese. Di recente, ad esempio, l’amministrazione brasiliana ha multato X (precedentemente noto come Twitter) per 4,5 milioni di euro per non aver bloccato contenuti di disinformazione elettorale.

Russia: multa record da 2,5 Decilioni di Dollari a Google

In un’escalation delle tensioni tra Russia e Stati Uniti, un tribunale russo ha imposto a Google una multa irrisoria ma simbolicamente provocatoria di 2,5 decilioni di dollari (una cifra con 33 zeri), dovuta alla rimozione di canali YouTube associati a media pro-Cremlino. La disputa risale al 2020, quando Google ha rimosso contenuti come quelli dei canali Tsargrad TV e RIA FAN in ottemperanza alle sanzioni USA contro i proprietari dei canali. La multa iniziale era di circa 100.000 rubli, ma è raddoppiata ogni settimana in cui Google ha continuato a ignorare l’ordine di ripristinare i contenuti, portando l’ammontare a una cifra astronomica e irrealizzabile.

Dopo la chiusura di oltre 17 canali filorussi, Google ha dichiarato che non ha intenzione di pagare la sanzione, affermando che la somma non avrà un impatto finanziario significativo. La filiale russa di Google ha dichiarato bancarotta nel 2022, e l’accesso a YouTube rimane disponibile per gli utenti russi, sebbene il governo abbia minacciato di rallentare o bloccare il servizio in futuro. Questo episodio riflette una reazione simbolica da parte della Russia, che evidenzia l’importanza della sovranità digitale e la sensibilità della questione dei contenuti politici.

Il Brasile e la Russia hanno intrapreso azioni diverse ma altrettanto incisive contro Meta, TikTok e Google, con un duplice obiettivo: garantire la protezione dei minori nel caso brasiliano e difendere la sovranità digitale nel caso russo. Queste azioni legali segnalano una crescente tendenza dei governi a regolamentare e limitare l’influenza delle aziende tecnologiche globali, esprimendo una chiara volontà di intervenire in modo più aggressivo per proteggere gli interessi locali.