Sommario
Spotify ha annunciato nel suo ultimo rapporto sugli utili che al 30 giugno aveva 220 milioni di abbonati Premium e 551 milioni di utenti attivi mensili. Questo rappresenta un aumento del 27% e del 17%, rispettivamente, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso ed è superiore alle previsioni rilasciate nel trimestre precedente.
Riduzione del reddito medio per utente
Nonostante l’aumento del numero di ascoltatori, Spotify riferisce che sta generando meno ricavi medi da ciascuno di essi. Nell’odierno comunicato, Spotify afferma che il suo reddito medio per utente attualmente si attesta a €4,27 (circa $4,72), un calo del 6% rispetto all’anno precedente e una leggera diminuzione rispetto a €4,32 (circa $4,79) del trimestre precedente.
Aumento dei prezzi per invertire la tendenza
Il rapporto sugli utili del secondo trimestre arriva a meno di 24 ore dall’annuncio di Spotify di un aumento dei prezzi negli Stati Uniti e in diversi altri mercati in tutto il mondo, riflettendo aumenti di prezzo simili visti con altre app di streaming musicale come Apple Music, Amazon Music, Tidal e YouTube Music Premium. L’aumento dei prezzi di Spotify è chiaramente progettato per invertire la tendenza dei suoi ricavi in calo per utente, anche se l’impatto non sarà visibile fino al prossimo trimestre.
Riduzione del personale e perdite nette
Nel 2023, l’azienda ha effettuato diversi tagli dopo che l’amministratore delegato Daniel Ek ha dichiarato che le priorità dell’azienda per l’anno erano “velocità ed efficienza”. Ha annunciato che avrebbe licenziato il 6% della sua forza lavoro globale, o circa 600 dipendenti, a gennaio; ha chiuso il suo concorrente di Clubhouse, Spotify Live, e il concorrente di Worldle, Heardle, ad aprile; e poi ha proceduto a tagliare ulteriori 200 ruoli dalla sua divisione podcasting a giugno.
L’azienda ha registrato una perdita netta di €302 milioni (circa $333 milioni) in questo trimestre, rispetto a una perdita di €125 milioni (circa $138,5 milioni) nello stesso trimestre dell’anno scorso. Non è particolarmente sorprendente per un’azienda che ha generalmente privilegiato la crescita sui profitti trimestrali, ma chiaramente l’azienda sta lavorando per ridurre queste perdite in futuro.
Nessuna menzione dell’opzione di streaming HiFi
Nel comunicato iniziale sugli utili di Spotify non viene menzionata la sua opzione di streaming HiFi, attesa da tempo. L’azienda ha annunciato il prodotto oltre due anni fa, affermando che avrebbe portato flussi senza perdita di qualità CD al servizio. Di recente, Bloomberg ha riferito che lo streaming senza perdite potrebbe essere incluso come parte di un livello di abbonamento più costoso soprannominato “Supremium”, che potrebbe essere rilasciato inizialmente in mercati non statunitensi entro quest’anno. Un sondaggio inviato ad almeno un utente l’anno scorso suggeriva che l’azienda stava considerando di addebitare $19,99 al mese per un nuovo livello di streaming soprannominato “Platinum” che avrebbe incluso HiFi insieme ad altre funzionalità.