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Durante un’intervista con CBS “60 Minutes” andata in onda domenica, Sundar Pichai, CEO di Google, ha accennato che la società non è pronta per il rapido avanzamento dell’intelligenza artificiale (IA) e che sono necessarie misure per prepararsi all’impatto di queste tecnologie.
L’impatto dell’IA su prodotti e lavori
Pichai ha affermato che l’IA influenzerà “ogni prodotto di ogni azienda”, sottolineando che anche lavori legati alla conoscenza, come scrittori, contabili, architetti e persino ingegneri del software, potrebbero essere interessati. Ha aggiunto che, in un futuro prossimo, professionisti come radiologi potrebbero avvalersi della collaborazione di un’intelligenza artificiale per individuare i casi più seri su cui concentrarsi.
Consequenze dell’IA e disinformazione
Pichai ha avvertito che le conseguenze dell’IA includeranno un aumento della disinformazione, delle fake news e delle immagini false, che potrebbero causare danni. Afferma che è necessario adattarsi rapidamente con regolamentazioni, leggi per punire gli abusi e trattati tra nazioni per rendere l’IA sicura a livello globale e allineata ai valori umani, incluso il concetto di moralità.
Il ruolo delle aziende e degli esperti nella regolamentazione dell’IA
Il CEO di Google ha sottolineato che la decisione sulle leggi che regolamentano l’IA “non spetta a un’azienda” e che lo sviluppo di queste tecnologie deve coinvolgere non solo ingegneri, ma anche scienziati sociali, eticisti e filosofi.