Economia
Tensioni USA-Cina: dal blocco dei chip Intel alle esportazioni di gallio e la causa DJI contro il Pentagono
Intel sotto accusa in Cina per presunte backdoor, Raytheon sviluppa alternative al gallio per la difesa USA, e DJI fa causa al Pentagono per proteggere la sua reputazione.
Le relazioni tra Stati Uniti e Cina continuano a essere segnate da tensioni commerciali e di sicurezza con recenti accuse cinesi nei confronti di Intel, la risposta del governo USA alle restrizioni sulle esportazioni di gallio da parte della Cina e la causa di DJI contro il Pentagono per la sua inclusione nella lista delle società legate al settore militare cinese sono alcuni dei più recenti sviluppi in questo scenario complesso.
Intel sotto accusa in Cina per questioni di sicurezza
La Cybersecurity Association of China (CSAC) ha accusato Intel di integrare backdoor nei suoi CPU dal 2008, sostenendo che ciò rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale. L’associazione cinese ha chiesto al governo di Pechino di avviare un’indagine sui chip venduti in Cina, accusando la compagnia di fornire un ambiente ideale per le attività di sorveglianza del National Security Agency (NSA) statunitense.
Le accuse si inseriscono in un contesto di rapporti sempre più tesi tra USA e Cina, dove i sospetti di spionaggio reciproco continuano a crescere. Negli ultimi anni, gli Stati Uniti hanno imposto restrizioni all’export di tecnologie avanzate verso la Cina, incluso il divieto di vendita di chip AI di alta gamma, per prevenire l’accesso della Cina a tecnologie che potrebbero essere utilizzate per potenziare le sue capacità militari. Intel, che genera oltre il 25% dei suoi ricavi in Cina, potrebbe subire conseguenze significative da queste azioni, mettendo a rischio le sue strategie di crescita nel mercato cinese.
Risposta di DARPA al controllo cinese sul gallio
In risposta alle restrizioni cinesi sull’export di gallio, materiale fondamentale per i semiconduttori di alta potenza, il Dipartimento della Difesa USA ha incaricato Raytheon di sviluppare materiali alternativi come il diamante sintetico e il nitruro di alluminio per garantire l’approvvigionamento per le future tecnologie di difesa. Questi materiali potrebbero superare il gallio in termini di prestazioni e stabilità in condizioni estreme.
Il contratto triennale prevede che Raytheon sviluppi semiconduttori avanzati da utilizzare in sistemi radar, sensori e altre tecnologie di difesa critiche, come i sistemi d’arma ipersonici. Il progetto dimostra l’urgenza per gli Stati Uniti di ridurre la dipendenza dai materiali importati dalla Cina, che detiene gran parte del controllo sulla produzione globale di gallio e altri materiali rari utilizzati nella tecnologia militare avanzata.
DJI fa causa al Pentagono per proteggere la sua reputazione
Nel frattempo, DJI, il più grande produttore mondiale di droni, ha intentato una causa contro il Pentagono per la sua inclusione nella lista delle compagnie militari cinesi. Questa classificazione, avvenuta nel 2023, ha impedito agli investitori statunitensi di acquistare azioni DJI e ha danneggiato gravemente la sua reputazione internazionale. DJI sostiene di essere indipendente e di non avere legami con il governo o l’esercito cinese, e che la decisione del Pentagono è basata su prove insufficienti.
DJI è già stato inserito nella Entity List del Dipartimento del Commercio dal 2020, e ha affrontato ulteriori pressioni con l’approvazione della Countering CCP Drones Act alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, che vieterebbe la vendita di droni DJI sul suolo americano. La causa di DJI contro il Pentagono potrebbe avere implicazioni di vasta portata per il settore dei droni e per le relazioni commerciali tra Cina e Stati Uniti. Se DJI riuscirà a farsi rimuovere dalla lista, potrebbe ripristinare la fiducia degli investitori e l’accesso al mercato americano, mentre un fallimento rafforzerebbe le restrizioni già in atto.
Le relazioni commerciali e di sicurezza tra Stati Uniti e Cina sono sempre più complesse, con accuse di spionaggio, restrizioni alle esportazioni e cause legali che coinvolgono le maggiori aziende tecnologiche. Da un lato, Intel affronta pressioni crescenti per la sicurezza dei suoi prodotti in Cina; dall’altro, gli USA cercano soluzioni tecnologiche indipendenti attraverso partnership con aziende come Raytheon per ridurre la dipendenza dai materiali critici cinesi. Infine, DJI combatte per proteggere la propria reputazione e il suo business sul mercato globale, ponendo l’accento sulle sfide per le aziende cinesi che operano in settori sensibili.