The New York Times è contro l’uso del suo contenuto per l’IA

da Redazione
0 commenti 2 minuti leggi

The New York Times (NYT) ha adottato misure preventive per impedire che il suo contenuto venga utilizzato per formare modelli di intelligenza artificiale. Questa mossa arriva in un momento in cui la formazione di IA attraverso il web scraping è diventata una pratica comune.

Annunci

Dettagli dell’aggiornamento dei Termini di Servizio

Il 3 agosto, il NYT ha aggiornato i suoi Termini di Servizio, vietando l’utilizzo del suo contenuto, che include testo, fotografie, immagini, clip audio/video, aspetto grafico, metadati o compilazioni, nello sviluppo di software, in particolare nella formazione di sistemi di apprendimento automatico o intelligenza artificiale. Ora, gli strumenti automatizzati come i crawler di siti web che intendono utilizzare, accedere o raccogliere tali contenuti necessitano di un permesso scritto da parte della pubblicazione. La non conformità a queste nuove restrizioni potrebbe comportare multe o penalità non specificate.

La risposta a Google e ad altre aziende

La decisione potrebbe essere una risposta all’aggiornamento della politica sulla privacy di Google, che ha rivelato che il gigante della ricerca potrebbe raccogliere dati pubblici dal web per formare i suoi servizi di IA. Molti modelli di lingua di grandi dimensioni, come ChatGPT di OpenAI, vengono formati su vasti set di dati che potrebbero contenere materiali protetti da copyright prelevati dal web senza il permesso del creatore originale. Tuttavia, il NYT ha anche firmato un accordo da 100 milioni di dollari con Google a febbraio, che consente a Google di presentare contenuti del Times su alcune delle sue piattaforme per i prossimi tre anni.

Posizione di altre organizzazioni e aziende

OpenAI ha recentemente annunciato che gli operatori di siti web possono ora bloccare il suo crawler web GPTBot dal raschiare i loro siti. Microsoft ha anche introdotto nuove restrizioni che vietano l’uso dei suoi prodotti di IA per “creare, formare o migliorare” altri servizi di IA. Questo mese, diverse organizzazioni di notizie, tra cui The Associated Press e il Consiglio degli Editori Europei, hanno firmato una lettera aperta chiedendo ai legislatori globali di introdurre regole che richiedano trasparenza nei set di dati di formazione e il consenso dei titolari dei diritti prima di utilizzare i dati per la formazione.

Si può anche come

MatriceDigitale.it – Copyright © 2024, Livio Varriale – Registrazione Tribunale di Napoli n° 60 del 18/11/2021. – P.IVA IT10498911212 Privacy Policy e Cookies

Developed with love by Giuseppe Ferrara