L’ex presidente degli Stati Uniti e attuale candidato repubblicano alla presidenza, Donald Trump, dichiara che se vincerà le prossime elezioni presidenziali intende incaricare il Dipartimento di Giustizia di avviare un’azione legale contro Google. Trump sostiene che il colosso tecnologico favorisca il suo avversario, il vicepresidente Kamala Harris, mostrando notizie negative su di lui e contenuti positivi su Harris nelle ricerche online. Secondo Trump, questa presunta manipolazione rappresenta un’interferenza illegale nelle elezioni.
Trump ha espresso il suo punto di vista tramite un post sulla sua piattaforma social, TruthSocial, nel quale afferma: “È stato determinato che Google ha illegalmente utilizzato un sistema di visualizzazione selettiva, rivelando solo notizie negative su Donald J. Trump, alcune inventate per tale scopo, mentre al contempo mostrano solo notizie positive su Kamala Harris.” Trump aggiunge che se avrà il potere, e il Dipartimento di Giustizia non interverrà, si occuperà personalmente di perseguire legalmente Google.
Accuse di interferenza elettorale
Secondo Trump, l’azione di Google costituisce un’attività illegale che richiede un intervento giudiziario. L’ex presidente sostiene che, qualora fosse rieletto, chiederà il massimo grado di condanna possibile per le azioni di Google, giudicate come un’interferenza nel processo elettorale. Questa posizione è in linea con altre accuse fatte in passato da Trump durante la sua presidenza: nel 2018, ad esempio, accusò Google di manipolare i risultati di ricerca per far emergere solo notizie critiche nei suoi confronti.
Al tempo, Trump dichiarò su Twitter che il 96% dei risultati di ricerca a lui collegati provenivano da quella che definì “la stampa nazionale di sinistra”. Tuttavia, queste affermazioni non furono supportate da evidenze concrete, e i tentativi di replicare i risultati di cui parlava Trump non portarono agli stessi dati. Nonostante le minacce di regolamentazione dei motori di ricerca, avanzate anche dall’allora consigliere economico della Casa Bianca Lawrence Kudlow, non ci fu alcuna iniziativa concreta da parte dell’amministrazione.
Conflitto in corso tra Google e il Dipartimento di Giustizia
In parallelo a queste dichiarazioni di Trump, Google sta già affrontando un conflitto legale con il Dipartimento di Giustizia per un’altra questione: il presunto abuso di posizione dominante nel settore pubblicitario, un’accusa di violazione delle leggi antitrust. Questo processo potrebbe portare a una richiesta da parte del Dipartimento di Giustizia per la scissione di Google in diverse aziende indipendenti, separando così le attività principali del gruppo Alphabet.
Se Trump dovesse essere rieletto, si prevede che potrebbe tentare di sfruttare ulteriormente il Dipartimento di Giustizia per portare avanti azioni legali contro Google come forma di rivalsa. Questa nuova offensiva contro il colosso tecnologico riflette l’attenzione dell’ex presidente verso presunte ingiustizie mediatiche a suo discapito e il suo obiettivo di correggerle attraverso mezzi legali.