USA sfidano Cina sui chip e l’Europa mira alla sostenibilità dei data center

da Giuseppe De Vitis matricedigitale.it
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La tecnologia continua a evolversi in risposta a sfide globali, con gli Stati Uniti che affrontano la competizione con la Cina nel settore dei semiconduttori e l’Europa che deve rivedere i propri obiettivi di sostenibilità per i data center a causa dell’aumento dei costi energetici. Questi sviluppi evidenziano come economia, tecnologia e sostenibilità siano interconnesse nel panorama globale.

Gli Stati Uniti e la competizione con la Cina sui semiconduttori

La Segretaria al Commercio degli Stati Uniti, Gina Raimondo, ha recentemente dichiarato che tentare di frenare il progresso della Cina nella produzione di chip è “un’impresa futile”. L’attenzione degli Stati Uniti, secondo Raimondo, dovrebbe concentrarsi sull’innovazione domestica piuttosto che su sanzioni e divieti.

L’amministrazione Biden ha introdotto il CHIPS and Science Act, che rappresenta un investimento senza precedenti nell’infrastruttura dei semiconduttori. Tuttavia, nonostante gli sforzi per limitare l’accesso cinese a tecnologie avanzate, come chip americani attraverso il mercato nero, la Cina continua a innovare e trovare soluzioni alternative per superare gli ostacoli imposti dalle sanzioni.

Queste dichiarazioni arrivano in un contesto politico turbolento, con il possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, il quale ha espresso critiche al CHIPS Act, preferendo invece tagli fiscali e deregolamentazione per attrarre investimenti tecnologici. Questo clima di incertezza potrebbe influenzare il futuro dell’industria dei semiconduttori, spingendo le aziende ad accelerare la richiesta di sussidi federali prima del cambio di amministrazione.

I data center europei tra sostenibilità e realtà economica

In Europa, i data center, tra i maggiori consumatori di energia, stanno affrontando difficoltà nel raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione a causa della volatilità dei costi energetici e dell’instabilità delle reti. Un rapporto di Aggreko rivela che oltre il 90% degli operatori di data center ha rinviato i propri obiettivi di sostenibilità, con molti che optano per soluzioni energetiche decentralizzate per ridurre la dipendenza dalla rete tradizionale.

Queste soluzioni, che includono modelli di energia-as-a-service e accordi di acquisto di energia (PPA), consentono ai data center di mantenere la stabilità operativa pur contenendo i costi. Tuttavia, le catene di approvvigionamento rimangono un ostacolo significativo, con ritardi nella fornitura di tecnologie necessarie per le transizioni a basse emissioni di carbonio.

Nonostante queste difficoltà, l’80% degli amministratori delegati dei data center prevede di aumentare gli investimenti in soluzioni energetiche sostenibili, adottando un approccio graduale e in linea con le realtà economiche.

Dagli Stati Uniti, impegnati a superare la Cina nella produzione di chip, all’Europa, che cerca di bilanciare sostenibilità e stabilità economica nei data center, il panorama tecnologico globale evidenzia l’importanza di innovazioni strategiche e collaborazioni mirate per affrontare sfide complesse.

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