Sommario
Vitalik Buterin, il cofondatore di Ethereum, ha recentemente dichiarato in un episodio del podcast Bankless del 29 giugno che non sta facendo staking con tutti i suoi Ethereum. La ragione principale dietro questa decisione riguarda la complessità e le difficoltà associate all’uso di portafogli multisig per lo staking.
Le complessità dei portafogli multisig
Buterin ha spiegato che quando si fa staking con Ethereum, le chiavi che vi danno accesso devono essere pubbliche su un sottosistema che è online. Per garantire la sicurezza, è necessario utilizzare un portafoglio multisig, che è ancora piuttosto difficile da configurare e si complica in vari modi. Questo ha portato Buterin a fare staking solo con una piccola frazione dei suoi Ethereum.
La reazione di Charles Hoskinson
Charles Hoskinson, cofondatore di Ethereum e fondatore di Cardano, ha espresso la sua sorpresa su Twitter riguardo alla rivelazione di Buterin. Ha dichiarato di essere “senza parole” e ha aggiunto che tutti i suoi Cardano sono in staking.
Il protocollo EigenLayer
Nel podcast, Buterin ha anche discusso del protocollo EigenLayer, che permette ai validatori e agli staker di Ethereum di “ri-stake” i loro asset su altre reti emergenti. Tuttavia, ha sottolineato che ciò crea rischi di centralizzazione, poiché gli staker affidabili sono più apprezzati dal sistema.
Ethereum, lanciato nel 2015, è diventato una delle principali piattaforme blockchain per contratti intelligenti e applicazioni decentralizzate. Vitalik Buterin, uno dei suoi cofondatori, è stato una figura chiave nello sviluppo e nella promozione della piattaforma. Negli anni, Ethereum ha affrontato diverse sfide, tra cui problemi di scalabilità e costi di transazione elevati, che hanno portato alla ricerca di soluzioni come Ethereum 2.0 e l’uso di portafogli multisig per aumentare la sicurezza.