Le inchieste di Matrice Digitale scuotono le coscienze. Dopo aver parlato della decomposizione della società italiana, impegnata ogni giorno nell’esprimere pareri, concetti e a proporsi come esperta sulla piattaforma social LinkedIn, gli sviluppi successivi hanno confermato quanto la nostra inchiesta sia stata ascoltata. Non è un caso che, subito dopo la sua pubblicazione e la sua circolazione sul social network di Bill Gates — segnalato per proporre teorie e testimonial di un’unica area politica, adottando le tecniche di shadow ban (da cui anche Zuckerberg e soci si sono in parte distanziati) e che si propone come opinion maker di mercato — la redazione di LinkedIn ha selezionato alcune voci autorevoli, sembrerebbe dalla tempistica e dal settore scelto “tech” per rispondere alla nostra inchiesta, ed ha pubblicato un post sul suo profilo per diversi giorni che ha racimolato solo 10.000 lettori dopo quasi una settimana. Questo la dice lunga sulla capacità di conversione che ha il social e sulla sua reale influenza nell’ecosistema delle piattaforme di scambio.
Tra i vari nomi, che pubblichiamo con piacere, manca proprio quello di Matrice Digitale!
Facciamoci ancora due risate citando l’analogia con i fuffaguru che sostengono di detenere il segreto su come guadagnare 10.000 dollari al mese, diffondendo teorie e vendendo corsi di dubbia utilità. In questo senso, la redazione di LinkedIn — che pure è una redazione “digitale” si spera registrata altrimenti “abusiva” — si tiene per sé la fonte più accreditata e cioè noi.

Dopo questa parentesi di indegna autostima, Matrice Digitale ha colto nel segno anche riguardo l’Agenzia Nazionale della Cyber Sicurezza, ultimamente ignorata persino da chi ha ottenuto incarichi presso la struttura con il fine di parlare bene dell’ente e di delegittimare i giornalisti che fanno il loro lavoro. Non è un caso che, qualche giorno dopo la pubblicazione dell’inchiesta su LinkedIn, dove emergevano — con tanto di fonte diretta al sito dell’Agenzia — i dati di una partnership da circa 100.000 euro in tre anni di investimenti pubblicitari, l’Agenzia avesse i commenti disabilitati sotto ai propri post. Stranamente, “per magia” (o forse grazie alla libera informazione che non si piega a diktat governativi o a pressioni imprenditoriali, spesso con ingerenze straniere), l’Agenzia per la Cyber Sicurezza Italiana ha aperto i commenti tre giorni dopo la nostra pubblicazione sui post successivi.

Da oggi, grazie a Matrice Digitale, tutti potranno commentare le attività dell’Agenzia Nazionale della CyberSicurezza in Italia sul social che l’ha premiata come migliore struttura governativa qualche anno prima (mica per il contratto di promozione in essere?).
Sia LinkedIn Italia sia l’Agenzia, hanno accolto come costruttive le critiche dell’inchiesta di Matrice Digitale. Fa nulla se non siamo stati inseriti nella lista degli esperti: da sempre prendiamo le distanze dalla circolazione di un’informazione stereotipata, dissociandoci fortemente tanto da avere una pagina sulla trasparenza editoriale perché organo di stampa libero e indipendente.