Inchieste
Google News: mercato libero fascista che censura la stampa
Tempo di lettura: 5 minuti. Google censura la Stampa attraverso il mercato libero in accordo con le commissioni del Governo che hanno dato la mazzata finale all’articolo 21
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L’Italia sta andando sempre più verso una deriva fascista ed il concetto non è espresso sicuramente da un leader in odore di ventennio che si trova colpevolizzata continuamente per le sue aderenze passate, secondo molti mai rinnegate definitivamente, e per scandali che riguardano il presente come l’inchiesta di Fanpage che racconta il la sezione giovanile del principale partito di Governo come un centro di formazione di ricordi del periodo fascista ed addestramento di nuovi balilla.
L’Italia tecnologica nelle mani degli USA
Dovrebbe far paura la piega che il nostro paese sta prendendo attraverso un mercato liberale che tutela potenti con sede al di fuori dell’Unione Europea ed avvicina l’Italia sempre più ad un sistema di controllo Statunitense. In questi giorni è stato completato il passaggio dalla TIM, metà francese, al fondo KKR, capitanato da un ex direttore della CIA. A questo passaggio formale, si aggiunge quello informale scoperto da Matrice Digitale sul perimetro cibernetico dell’ACN appoggiato a dei server USA di Microsoft
L’apparato della Pubblica Amministrazione italiana si ritrova a fare conti con un’ingerenza straniera in un’azienda che ha rappresentato per anni anche il fulcro di operazioni di intelligence del nostro paese, ma ancora più agghiacciante dal punto di vista di chi vi scrive, però, resta la posizione di Google nel settore dell’editoria. Una società che per anni è stata sempre al centro dell’attenzione per il suo monopolio di Internet.
Google evade e finanzia lo Stato con i soldi delle tasse evase
In questi giorni Google è stata raggiunta da una richiesta della Procura per una presunta evasione da 900 milioni di euro solo nel nostro paese. Con questi presunti 900 milioni di euro evasi Google, oltre a consolidare il suo business a differenza di chi le tasse le ha pagate, ha finanziato fondazioni ed attività con Istituzioni e Forze dell’Ordine per attività di contrasto al crimine informatico ed all’educazione digitale dei nostri bambini costantemente manipolati dagli impulsi che il social YouTube ha in esclusiva grazie alla sua sezione “Kids”.
Lo Stato italiano ha preferito in questi lunghi anni, Meloni è solo l’ultimo dei capi colpevole forse di aver dato la mazzata finale facendosi eleggere dietro l’ideologia del sovranismo, ha bypassato la formulazione di ragionamenti sulle criticità vissute dalla sovranità nazionale intesa come libertà di espressione e tutela della libertà di stampa in un mercato libero, e non monopolizzato come risulta oggi da una entità che assume sempre più contorni di un controllo su quello che deve comparire all’interno della rete Internet e quello che in realtà debba essere penalizzato.
Sorprende anche la posizione dell’Ordine dei Giornalisti che mai si è posto il problema seriamente ed ha sempre rappresentato con la sua attività sindacale gli interessi delle aziende editoriali che in realtà hanno più giornalisti in termini numerici, ma rappresentano la minoranza delle testate complessive sul territorio italiano. Essendo i giornalisti più numerosi al di fuori delle redazioni blasonate nell’ultimo rapporto sul Giornalismo digitale, il sindacato dei giornalisti parla di Apple News e Google News come risorse preziose per veicolare il giornalismo, ma ignora volutamente le criticità reali per gli editori e di conseguenza per gli stessi giornalisti.
Il Duce del nostro ventennio è il Mercato Liberale?
Alla luce di come funziona il settore dell’editoria, è possibile affermare che il mercato liberale in realtà non è libero e non è sicuramente aperto alla tutela delle aziende più deboli o addirittura di chi vorrebbe emergere, soprattutto nel segmento dell’editoria, attraverso la pratica che manca nelle scuole di giornalismo foraggiate dalle Big Tech in modo diretto o indiretto.
Il merito di valutazione non è assolutamente contemplato, soprattutto quando si dà uno sguardo alle condizioni del Centro Google dedicato agli editori dove risulta chiaro da subito che in realtà non esista una premialità bastata sulla qualità, ma su accordi stipulati nel sottobosco con i grandi gruppi editoriali che rispondono a determinate logiche e ad interessi comuni.
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Questa penalizzazione costante che vive il settore è nascosta dietro l’algoritmo che nemmeno le ultime due Commissioni del Governo, una sull’intelligenza artificiale e l’altra proprio sull’editoria, hanno definitivamente normato. Non rendere pubblico l’algoritmo o almeno non disciplinarlo secondo quello che è un concetto obsoleto del giornalismo, ma pur sempre valido, come potrebbe essere facilitare chi arriva prima in modo tale da mettere le aziende sullo stesso piano di valutazione.
Così come è oramai fatto noto che Google, Facebook e altre strutture di social media e motori di ricerca minori come Microsoft detengano una classifica propria di valutazione delle testate, secondo determinati canoni che non sono assolutamente visibili e che dovrebbero essere trasparenti.
Duce creò l’Ordine dei Giornalisti per monitorare la stampa e, dalle ultime carte emerse sul funzionamento di Google, anche la multinazionale monitora costantemente l’attività dei giornalisti sui Social Network facendo intendere che le selezioni autoriali sui suoi canali non avvengono per qualità dei giornalisti, bensì per le loro posizioni.
Se il concetto non è chiaro, va rispiegato in sintesi: “l‘editoria è controllata a monte secondo dei canoni di cui si ignorano le basi, ma che esistono e che decidono la vita e la morte delle professionalità giornalistiche e delle testate del nostro Paese“.
Nascondersi dietro il mercato libero, o dietro concetti come l’algoretica, fa in modo che sia tutto gestito secondo una evoluzione di premialità e di illuminazione divina che ricorda lo slogan Dio, Patria e Famiglia.
Oramai sono molti coloro che hanno compreso che la premialità del giornalismo via web non è sulla base della qualità bensì sulla base di accordi privati non solo economici, ma che spesso coincidono con narrazioni pressoché identiche sull’opinione pubblica di un intero Paese.
Una situazione vera che va avanti dal 2007 almeno, e l’unica soluzione offerta agli editori, manco ai giornalisti, sarà quella di veder riconosciuta una fee alla propria testata per le attività sviluppate dall’intelligenza artificiale che la stessa Google sta portando avanti nel settore dell’editoria.
Google scriverà gli articoli e pagherà chi li pubblica?
Anni che il settore giornalistico si trova ad affrontare una sfida che vede gli editori intenzionati a restringere lo spazio cibernetico sfavorendo gli altri, cedendo anche quelle che erano le loro capacità e in molti casi la linea editoriale. Il risultato è che chi ha più giornalisti, e debiti, ricatta la totalità degli addetti ai lavori minando costantemente il diritto sancito dall’articolo 21 della Costituzione. Facile a definirsi di qualità e liberali quando c’è una manina che ti procura visite a differenza di altri e strano che l’Ordine Dei Giornalisti nell’ultimo rapporto non abbia tenuto conto di questo fattore, nascondendolo sotto le opportunità offerte da multinazionali extra europee.
La corsa al privilegio all’interno del motore di ricerca che identifica più di tutti la rete Internet, in realtà ci fa capire, ci fa comprendere che quello che è stato penalizzato in questi anni, non è sicuramente il mercato inteso come monopolio di potentati, ma la qualità del giornalismo e la libertà di espressione e di stampa di un intero paese.
Inchieste
Idealong.com spilla soldi ed assolda lavoratori per recensioni false
Tempo di lettura: 4 minuti. Il metodo Idealong ha sostituito Mazarsiu e, dalle segnalazioni dei clienti, la truffa agisce su due piani: economico e recensioni false
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È bastato pubblicare un altra inchiesta su Idealong.com che ripete il modello di Mazarsiu.com, ora defunto, per ricevere ulteriori segnalazioni sulle numerose truffe che sono arrivate e sono ancora in corso all’interno della rete Internet.
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Il modus operandi è sempre lo stesso: offrire lavoro a persone, per la maggior parte disoccupate, che cercano un introito per superare i tempi difficili attuali. L’aspetto da non sottovalutare di questa vicenda è che in questi mesi abbiamo raccolto diverse esperienze di persone che sono state contattate via WhatsApp o sono arrivate sui siti internet truffaldini all’interno di pubblicità posizionate nei portali legittimi che offrono lavoro interinale ed hanno subito delle truffe articolate in due modi e per sfuggire alla truffa bisogna conscere il metodo perchè possono cambiare i siti, idealong.com o Mazarsiu, ma la strategia è sempre la stessa.
Metodi della truffa lavoro online idealong.com
Il primo modo è che ci troviamo di fronte a persone che devono investire facendo degli ordini, 38 per l’esattezza, e ricevono praticamente dei guadagni virtuali. Questi guadagni, però, non arrivano perché al momento dell’incasso scatta un meccanismo di blocco. Per sbloccarli, c’è bisogno di versare una quota pari al 26% dei loro guadagni, giustificata come pagamento delle tasse nel nostro paese. In realtà, non c’è nessuna tassa da pagare: è solo un modo per prolungare la truffa che sottrae fondi a quelli già persi. Le cifre registrate da Matrice digitale vanno dai 240 euro per chi si è limitato a tre ordini, fino a casi in cui c’è chi ha perso addirittura 3000 euro.
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Un altro aspetto avvilente di questa situazione è il fatto che molte persone hanno dovuto chiedere in prestito i soldi non solo per investire nei progetti occupazionali, ma anche per sbloccare i fondi bloccati. Queste dinamiche le abbiamo vissute anche ai tempi della famosa truffa “Kadena”, che ricordiamo al lettore essere stata una delle peggiori, colpiva soprattutto le donne, invogliate ad investire attraverso una piattaforma di scambio linguistico, e ha causato perdite che sono arrivate fino a 30 mila euro, secondo quanto raccolto da Matrice Digitale in questi mesi.
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In questo momento ci troviamo a discutere invece di un’altra articolazione della truffa, dove le persone sono state essenzialmente cooptate non per svolgere degli ordini, ma per accettare gli ordini stessi fatti da altri e in alcuni casi rilasciare commenti e recensioni. Qui si apre un capitolo fondamentale nello studio di tutta la strategia criminale adottata non da un singolo, ma da una vera e propria organizzazione criminale.
Perché i criminali fanno investire altre persone e fanno commentare prodotti ad altri soggetti?
Sappiamo che a livello internazionale c’è una stretta sui commenti falsi adottata dalle maggiori multinazionali del settore big tech perché falsano la qualità effettiva dei prodotti, ingannando i consumatori. Qui subentra l’analisi di una strategia da parte dei criminali nel creare una piattaforma dove non solo incassano i soldi di una parte truffata, ma alimentano un altro giro: quello dell’acquisto di recensioni false su determinati prodotti. In fintesi, i criminali si trovano ad avere persone ignare che vengono avvicinate con la promessa di trovare un lavoro in un periodo di forte disoccupazione invogliandole ad investire ed arrivano addirittura ad essere coperte da altre persone che in realtà gestiranno la piattaforma ed allo stesso tempo faranno delle recensioni sui prodotti truffaldini o dei clienti che acquistano recensioni false dei propri prodotti.
Questo giro truffaldino è stato anticipato da Matrice Digitale ed è stato successivamente affrontato dall’FBI che ha rilasciato un avviso in cui metteva in guardia dalle truffe che offrivano lavoro. Ci troviamo quindi a fare un’analisi di un qualcosa che sembra essere stato fatto ad opera d’arte e che in realtà andrebbe comunicato alla maggior parte delle persone attraverso i canali di comunicazione più importanti.
Chi è riuscito a scampare alla truffa idealong.com?
Oltre alla stelletta di merito della redazione nell’aver trattato la notizia in modo massivo a livello internazionale, la maggior parte delle persone che ha ringraziato Matrice Digitale hanno già subito truffe in passato ed hanno effettuato ricerche sul web prima di investire soldi o svolgere un lavoro che non gli sarebbe stato pagato
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Molti hanno avvisato Matrice Digitale sia al WhatsApp di Redazione h24 sia attraverso il modulo di segnalazione anonima sul sito Internet, riuscendo ad evitare la truffa.
Discorso diverso per coloro che, in cerca di lavoro, hanno provato a trovare un guadagno ulteriore o primario da questo tipo di attività e sono stati truffati. L’importanza non è solo quella di segnalare tempestivamente ai media eventuali giri truffaldini, ma anche, in caso di truffa, di denunciare tutto all’autorità preposta. .
Inchieste
Fascicolo Sanitario Elettronico: c’è da preoccuparsi?
Tempo di lettura: 6 minuti. Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) migliora la gestione sanitaria in Italia, ma fa paura per la privacy tanto da scomodare il Garante
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Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) è un archivio digitale che raccoglie e consente di consultare la storia sanitaria di un cittadino. Ogni regione e provincia autonoma gestisce le informazioni contenute nel FSE, permettendo un servizio personalizzato e coordinato. Il monitoraggio del FSE è essenziale per valutare l’adozione e l’uso del sistema su tutto il territorio nazionale.
Indicatori di monitoraggio
Per verificare l’attuazione e la diffusione del FSE, sono stati definiti specifici indicatori di monitoraggio in accordo con le Regioni. Questi indicatori permettono di rappresentare lo scenario completo del FSE in termini di disponibilità dei documenti e dei servizi, nonché del loro effettivo utilizzo da parte dei cittadini e dei professionisti sanitari.
Disponibilità di documenti e servizi nel Fascicolo Sanitario Elettronico
Tipologie di Documenti | Servizi Disponibili |
---|---|
Referti | Accesso ai referti online |
Prescrizioni | Prenotazioni di visite ed esami |
Lettere di dimissione | Consultazione del piano terapeutico |
Certificati vaccinali | Visualizzazione dei dati anagrafici sanitari |
Utilizzo del FSE
Indicatori per i Cittadini | Indicatori per i Professionisti Sanitari |
---|---|
Utilizzo del FSE: Numero di cittadini che hanno usato il FSE nei 90 giorni precedenti | Medici specialisti abilitati: Numero di medici specialisti che utilizzano il FSE |
Consenso alla consultazione: Numero di cittadini che hanno dato il consenso alla consultazione dei propri documenti | MMG e PLS attivi: Numero di Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta che hanno utilizzato il FSE nel periodo di riferimento |
Implementazione e Benefici del Fascicolo Sanitario Elettronico
L’implementazione del FSE permette ai cittadini di avere un controllo diretto sulla propria salute, consentendo una gestione più consapevole e informata. Allo stesso tempo, i professionisti sanitari possono accedere rapidamente alle informazioni cliniche essenziali, migliorando la qualità delle cure fornite.
Vantaggi per i Cittadini
- Accesso rapido e facile ai propri dati sanitari
- Maggiore trasparenza e controllo sulla propria salute
- Possibilità di condividere informazioni aggiornate con i professionisti sanitari
Vantaggi per i Professionisti Sanitari
- Accesso immediato alle informazioni cliniche dei pazienti
- Miglioramento dell’efficacia delle diagnosi e dei trattamenti
- Riduzione degli errori clinici grazie alla disponibilità di dati completi e aggiornati
Il Fascicolo Sanitario Elettronico sarà presto europeo
L’innovazione tecnologica nel settore sanitario è in continua evoluzione, e progetti come X-eHealth e NCPEH rappresentano esempi concreti di come l’Unione Europea stia lavorando per migliorare l’interoperabilità e la sicurezza dei dati sanitari. Questo articolo esplora gli obiettivi e le caratteristiche principali di questi due progetti, sottolineando l’importanza di un quadro comune europeo per le cartelle cliniche elettroniche.
X-eHealth: scambio di Cartelle Cliniche Elettroniche in Europa
Il progetto X-eHealth, noto anche come eXchanging electronic Health Records in a common framework, è un’iniziativa strategica dell’Unione Europea avviata nel settembre 2020 con una durata prevista di 24 mesi. Questo progetto mira a sviluppare un framework condiviso per lo scambio di cartelle cliniche elettroniche, garantendo l’interoperabilità, la sicurezza e la trasparenza dei dati sanitari tra gli Stati membri dell’UE e i paesi vicini.
Obiettivi di X-eHealth
Obiettivo | Descrizione |
---|---|
Interoperabilità | Creazione di un framework comune per lo scambio di immagini mediche, lettere di dimissione ospedaliera (LDO), referti di laboratorio e dati sulle malattie rare |
Sicurezza | Garantire la protezione dei dati sanitari conformemente alle normative sulla privacy e sulla sicurezza informatica |
Cooperazione Transfrontaliera | Facilitare lo scambio di dati sanitari tra le strutture sanitarie degli Stati membri dell’UE e i paesi vicini |
Il consorzio europeo, guidato dal Portogallo, si focalizza sui servizi transfrontalieri per promuovere uno spazio comune europeo interoperabile per i dati sanitari. Questo consorzio mira a migliorare l’assistenza sanitaria dei cittadini attraverso la condivisione sicura e standardizzata delle informazioni mediche.
Per maggiori dettagli, è possibile visitare il sito ufficiale del progetto X-eHealth.
Progetto NCPEH
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Sfortunatamente, i dettagli specifici sul progetto NCPEH non sono attualmente disponibili a causa di problemi tecnici nell’accesso alle informazioni. Tuttavia, è probabile che questo progetto segua linee guida simili a X-eHealth, concentrandosi sull’interoperabilità e la sicurezza dei dati sanitari a livello europeo.
Importanza dell’Interoperabilità nei Dati Sanitari
L’interoperabilità dei dati sanitari è cruciale per migliorare l’efficienza e l’efficacia del sistema sanitario. Permette ai professionisti sanitari di accedere rapidamente e facilmente alle informazioni cliniche, migliorando le diagnosi e i trattamenti. Inoltre, la standardizzazione dei dati sanitari facilita la ricerca scientifica e lo sviluppo di nuove politiche sanitarie.
Vantaggi dell’interoperabilità
- Migliore Assistenza ai Pazienti: Accesso immediato a informazioni cliniche complete e aggiornate.
- Efficienza Operativa: Riduzione degli errori clinici e miglioramento dei processi sanitari.
- Supporto alla Ricerca: Facilitazione della raccolta e analisi dei dati per la ricerca scientifica.
Progetti come X-eHealth e NCPEH sono fondamentali per costruire un sistema sanitario europeo più integrato e sicuro. Sebbene i dettagli specifici sul progetto NCPEH siano attualmente limitati, l’obiettivo comune di migliorare l’interoperabilità e la sicurezza dei dati sanitari rimane una priorità per l’Unione Europea. Questi sforzi congiunti rappresentano un passo importante verso un futuro in cui i dati sanitari sono facilmente accessibili, sicuri e utilizzabili per migliorare la salute dei cittadini.
Il Garante lancia l’allerta sul Fascicolo Sanitario Elettronico: Dati Sanitari a Rischio
Il Garante per la protezione dei dati personali ha lanciato un’allerta riguardo alla sicurezza del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), evidenziando gravi preoccupazioni sulla protezione dei dati sanitari dei cittadini. Questa situazione ha portato all’apertura di istruttorie in numerose regioni e province autonome per verificare le violazioni delle normative sulla privacy.
Problemi riscontrati nel FSE
Il Garante ha avviato una serie di istruttorie nei confronti di 18 regioni e delle province autonome di Bolzano e Trento per verificare le violazioni delle normative sulla privacy. Le principali criticità riscontrate includono:
- Oscuramento delle Informazioni: I pazienti non hanno la possibilità di oscurare informazioni sensibili nel proprio FSE, come ad esempio diagnosi di malattie particolarmente riservate. Questo pone a rischio la privacy dei pazienti, specialmente in contesti in cui familiari o conoscenti potrebbero avere accesso ai dati.
- Mancanza di Adeguate Informazioni: I cittadini non ricevono informazioni sufficienti sul trattamento dei loro dati personali da parte del sistema sanitario, impedendo loro di esercitare i propri diritti.
- Sicurezza dei Dati: Assenza di misure di sicurezza adeguate per garantire che i dati personali non finiscano nelle mani sbagliate o vengano utilizzati per scopi diversi da quelli previsti.
Monitoraggio e interventi necessari
Il monitoraggio del FSE ha mostrato che le regole stabilite dal Ministero della Salute, comprese quelle sulla protezione dei dati personali, non sono state adeguatamente applicate. Questo ha portato il Garante a segnalare al Governo la necessità di un intervento urgente per garantire la sicurezza dei dati sanitari dei cittadini.
Indicatori di monitoraggio
Indicatori | Descrizione |
---|---|
Cittadini che hanno utilizzato il FSE | Numero di cittadini che hanno effettuato almeno un accesso al FSE negli ultimi 90 giorni |
Cittadini che hanno espresso il consenso | Numero di cittadini che hanno dato il consenso alla consultazione dei propri dati sanitari |
Medici specialisti abilitati al FSE | Numero di medici specialisti delle aziende sanitarie pubbliche abilitati al FSE |
Medici di medicina generale e pediatri attivi | Numero di MMG e PLS che hanno utilizzato il FSE nel periodo di riferimento |
Raccomandazioni del Garante
Per migliorare la sicurezza e l’efficacia del FSE, il Garante raccomanda:
- Uniformità di Applicazione: Garantire che tutte le regioni e province autonome applichino uniformemente le normative sulla privacy.
- Informazione e Consenso: Fornire ai cittadini informazioni chiare e complete sul trattamento dei loro dati e garantire la possibilità di esprimere il consenso o l’opposizione al caricamento dei dati.
- Misure di Sicurezza: Implementare misure di sicurezza robuste per proteggere i dati personali e garantire che vengano utilizzati solo per scopi legittimi.
Il Fascicolo Sanitario Elettronico ha il potenziale di rivoluzionare il modo in cui vengono gestite le cure sanitarie, migliorando l’accesso alle informazioni e facilitando la ricerca scientifica. Tuttavia, è fondamentale garantire la protezione dei dati personali dei cittadini per evitare discriminazioni e abusi. Il Garante per la protezione dei dati personali continuerà a monitorare la situazione e a lavorare con le istituzioni per migliorare la sicurezza del FSE.
Il parere di Matrice Digitale
Il Fascicolo Sanitario Elettronico è uno strumento essenziale per modernizzare il sistema sanitario italiano, migliorando l’efficienza e l’efficacia delle cure. Il monitoraggio continuo e l’analisi degli indicatori di utilizzo permettono di identificare aree di miglioramento e garantire che il FSE risponda alle esigenze di cittadini e professionisti sanitari.
Quello che preoccupa la cittadinanza è il fatto che il fascicolo sanitario elettronico potrebbe essere utilizzato da soggetti estranei al mondo sanitario o non in stretto rapporto con i pazienti per motivi medici e questo sconcerta i più che possono essere chiaramente diffidenti da sbirciatine non autorizzate come avvenuto a suo tempo ai danni dell’Antimafia. Un’altro aspetto da non sottovalutare è quello della reputazione creatasi a cavallo del Greenpass in piena pandemia Covid, che ha diffuso scetticismo in una buona parte della popolazione nei confronti di una digitalizzazione avanzata della pubblica amministrazione.
Non va sottovalutato l’impatto che una violazione possa avere in caso di attacco informatico da parte di un attore statale o semplicemente da parte di un gruppo criminale: una tendenza sempre più crescente nel crimine informatico delle bande specializzate nelle strategie ransomware. Tra i lati positivi, invece, c’è quello di una possibilità di ambire ad una sanità più centralizzata dal punto di vista logistico e di gestione, grazie anche ad un monitoraggio costante generato dai big data che ne derivano e che potrebbe realmente ottimizzare al meglio le prestazioni per la popolazione e, si spera , che ci sia anche spazio per monitorare costantemente eventuali anomalie da poter intercettare in tempo eventuali malaffari in corso.
Quello che fa tremare in molti, non solo la parte scettica sul Fascicolo Sanitario Elettronico, è la possibilità che i dati sanitari siano venduti a società private con lo scopo di convertire le nostre informazioni per motivi pubblicitari o addirittura con la finalità di sostituirsi al pubblico totalmente come avviene negli Usa dove il sistema sanitario vive delle forti ingerenze da parte di attori privati ed orientati più al profitto che alla garanzia delle cure necessarie per tutta la popolazione come fino ad oggi è stato nel nostro Paese: un modello, il nostro, riconosciuto in tutto il mondo come positivo e virtuoso.
Inchieste
Truffa lavoro Online: analisi metodo Mazarsiu e consigli
Tempo di lettura: 4 minuti. Mazarsiu e Temunao sono solo due portali di arrivo della truffa di lavoro online che sta rubando soldi agli italiani
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Dopo l’inchiesta di Matrice Digitale sui portali web Mazarsiu e Temunao, molti lettori hanno ringraziato la redazione per aver trattato la notizia che li ha favoriti nell’essere più prudenti nel versare fondi a quel metodo che si sarebbe rivelato in futuro una vera e propria truffa. Il merito non è della testata, ma di coloro che hanno segnalato via WhatsApp o tramite sezione anonima sul sito di aver subito una truffa e di aver effettuato denunce presso la Polizia Postale o i Carabinieri del proprio comune. Chi ha scampato il fosso dell’effettuare un investimento, ha avuto il merito e la premura di cercare online se la piattaforma fosse o meno legittima.
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Nonostante in questi giorni ci sia molto clamore sulle notizie di lavoro online, siamo riusciti ad ottenere su collaborazione di un lettore una prova di uno dei tanti ganci che vengono utilizzati dai criminali per adescare le proprie vittime. Come visto in precedenza, gli strumenti per veicolare pagine di arrivo che stabiliscono il contatto con i criminali sono le piattaforme di pubblicità dei social media come Facebook, Telegram e le stesse Google Ads.
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Quando si arriva una pagina che propone di offrire un lavoro, imprenditoriale e che garantisce una rendita di 800 al mese come in questo caso, è possibile notare che vengono richiesti i recapiti di telefono e email. Dopodiché le potenziali vittime vengono contattate in forma privata sui programmi di messaggistica Telegram e Whatsapp e vengono introdotte ad iscriversi all’interno della piattaforma Mazarsiu o Temunao ed ha inizio la truffa.
Una segnalazione arrivata alla Redazione spiega il metodo: Ho risposto all’annuncio, chiedono ancora di collegarsi a Mazars e creare un profilo per completare 38 ordini. Ad un certo punto bloccano il completamento e ti impongono di risolvere il problema contattando Lara Cruz, la quale ti consiglia di scaricare bitget e di acquistare, tramite carta di credito, cripto valuta per 65 euro. Se interrompi la comunicazione ti sollecita a continuare e ti propone l’aiuto se le invii screenshot con dati sensibili.
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Se in questo momento stai leggendo questo articolo ed hai già concesso i dati telefonici ed email ai criminali e sei nella fase intermedia che comprende la post registrazione al sito e l’apertura di un conto corrente su piattaforma legittima Bitget, sappi che devi bloccare immediatamente il tuo reclutatore e lo devi segnalare alle Autorità competenti. Avendo già fornito i dati telefonici ed email non devi essere preoccupata di essere truffati successivamente, al massimo sarà possibile in futuro essere contattati via mail o attraverso numeri diversi con proposte simili.
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Tra gli utenti che hanno contribuito a renderci il quadro più chiaro circa l’utilizzo delle chat e su cui già si è prospettato che vengono creati diversi gruppi WhatsApp con il nome del sito Internet Mazarsiu ed un numero incrementale per ogni singola chat, resta il fatto che alcuni utenti siano stati aggiunti da reclutatori all’interno di gruppi creati ad hoc per loro dove risulterebbero dei commenti senza senso o sgrammaticati, generati probabilmente o dallo stesso reclutatore o da un sistema di bot con l’aiuto di una traduzione automatica, ma questo non è possibile confermarlo. Quello che invece è possibile affermare, grazie alle indicazioni di un utente, tra i primi a segnalarci questo metodo truffaldino, è stato che ha provato ad iscriversi fornendo lo stesso numero di telefono ed è stato contattato più di una volta da reclutatori che avevano sembianze e numeri di telefono diversi. Seppur questo possa far intendere ad un sistema automatizzato, risulta poco conforme all’automazione il fatto che la vittima o potenziale tale possa non essere individuata da chi compie la truffa e ricontattata più volte.
Un singolo truffatore o un sistema criminale?
Quello che invece risulta da questa analisi è sicuramente il fatto che ad agire non sia un singolo bensì un’intera squadra e che i reclutatori in realtà siano i agenti commerciali di questo sistema truffaldino. Molti dei reclutatori non rispondono al telefono e questo non vuol dire di certo che si tratta di robot, ma c’è chi è riuscito ad interloquire con soggetti che sono sembrati anche disponibili al telefono ed addirittura qualcuno ha preso impegno di invitare un truffato presso la sede romana che ovviamente non esiste.
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C’è anche chi è riuscito ad ottenere una breve conversazione su WhatsApp mostrando la nostra inchiesta ed il truffatore ha insultato lui ed e tutti gli italiani facendo riferimento ad un maiale. L’associazione italiani-maiali è ovviamente un riferimento alla tecnica del pig butchering che consiste nello spolpare a poco a poco la vittima di truffa.
Consigli non richiesti
I consigli che la redazione di Matrice Digitale si sente di dare, sulla base della sua esperienza maturata grazie alle migliaia di pubblicazioni inerenti il crimine informatico e le truffe online, sono quelle di verificare sempre la fonte che promette guadagni che ad oggi sono impossibili o quasi da ottenere nel mercato del lavoro globale. Grazie a questo modus operandi, alcune persone si sono salvate dalla truffa Mazarsiu perché hanno trovato chi è già stato truffato e non ha avuto vergogna di comunicare la propria esperienza a degli sconosciuti, mai vergognarsi di aver subito una truffa, che hanno raccontato la sua esperienza condividendola con noi e denunciando il fatto alla Polizia Postale ed ai Carabinieri, garantendo così che altre persone non cadessero nella truffa.
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