Sommario
In un’epoca in cui la repressione della libertà di stampa è in costante aumento, la U.S. Agency for International Development (USAID) ha intensificato i propri sforzi per garantire la sopravvivenza di un’informazione libera e indipendente in tutto il mondo.
Le statistiche parlano chiaro: il numero di giornalisti arrestati nel 2022 e nel 2023 ha raggiunto livelli record, mentre reporter di guerra continuano a essere uccisi nei conflitti di Ucraina e Gaza. Il panorama è altrettanto allarmante in America Latina, dove investigare su criminalità organizzata, corruzione e disastri ambientali è diventato un lavoro ad alto rischio.
Giornalismo sotto attacco: strategie autoritarie per silenziare la stampa
I governi repressivi sanno bene che un giornalismo indipendente è un baluardo della democrazia. Per questo, limitare la libertà di espressione diventa una delle loro priorità.
Le tecniche utilizzate per intimidire e zittire i giornalisti stanno evolvendo rapidamente. Se in passato si trattava di arresti arbitrari o censura diretta, oggi si assiste a strategie più sofisticate, tra cui:
- Disinformazione organizzata, volta a minare la credibilità dei giornalisti.
- Controllo della rete internet, con interruzioni mirate per bloccare la diffusione di notizie.
- Uso di spyware e sorveglianza digitale, come dimostrano casi recenti in Sudan, Myanmar, Bielorussia e Kirghizistan.
Queste tattiche sono state amplificate dalla pandemia di COVID-19, che ha offerto ai regimi autoritari il pretesto perfetto per introdurre leggi più restrittive, censurare i media indipendenti e rafforzare il controllo delle informazioni.
Le tre iniziative di USAID per proteggere la stampa indipendente
Per contrastare queste minacce, USAID ha lanciato tre programmi chiave con l’obiettivo di rafforzare la resilienza del settore dei media.
1. Media Viability Accelerator (MVA): un’ancora di salvezza per il giornalismo indipendente
Uno dei problemi principali per i media indipendenti è la sostenibilità economica. Senza fondi, le testate giornalistiche diventano vulnerabili all’influenza di governi autoritari e oligarchi.
Lanciato nel 2021, il Media Viability Accelerator (MVA) aiuta le organizzazioni di informazione a sviluppare modelli di business più solidi. Attraverso una collaborazione tra USAID, Microsoft e Internews, questa piattaforma utilizza intelligenza artificiale e strumenti di analisi avanzati per:
- Identificare le migliori strategie di monetizzazione per le testate indipendenti.
- Aiutare i giornali a comprendere meglio il proprio pubblico e le dinamiche di mercato.
- Creare reti di collaborazione tra giornalisti, per condividere risorse e competenze.
L’obiettivo è chiaro: garantire che i media possano operare senza dover dipendere da finanziamenti governativi o pubblicità politicamente influenzate.
2. International Fund for Public Interest Media (IFPIM): un fondo globale per il giornalismo di qualità
Il secondo pilastro dell’iniziativa USAID è il sostegno economico diretto ai media indipendenti. Il governo americano ha stanziato 20 milioni di dollari per finanziare l’International Fund for Public Interest Media (IFPIM), che ha già distribuito 9 milioni di dollari a 32 testate giornalistiche in 16 Paesi.
L’obiettivo di questo fondo è garantire la sopravvivenza delle redazioni minacciate da pressioni economiche o politiche. Grazie a questo programma, testate investigative in Paesi come Afghanistan, Venezuela e Myanmar hanno potuto continuare a operare, nonostante la censura e le difficoltà finanziarie.
L’efficacia del fondo è amplificata dal supporto di 15 governi, fondazioni filantropiche e aziende private, che hanno contribuito con ulteriori 30 milioni di dollari.
3. Reporters Shield: protezione legale contro le intimidazioni giudiziarie
Una delle nuove minacce contro la stampa è l’abuso del sistema legale per mettere a tacere le testate scomode. Le cause strategiche contro la partecipazione pubblica (SLAPP) vengono sempre più utilizzate da aziende e governi per sommergere i giornalisti di denunce, costringendoli a spendere risorse preziose per difendersi in tribunale.
Per rispondere a questa minaccia, USAID ha lanciato “Reporters Shield”, un programma che fornisce protezione legale preventiva e finanziamenti per la difesa giudiziaria dei media investigativi.
Attualmente, Reporters Shield:
- Protegge 12 testate giornalistiche e ONG specializzate in giornalismo investigativo.
- Ha ricevuto oltre 100 richieste di adesione nel solo primo anno di attività.
- Fornisce formazione legale ai giornalisti, per aiutarli a riconoscere e difendersi dalle minacce legali.
L’obiettivo di lungo termine è quello di espandere la protezione legale a centinaia di testate in tutto il mondo, permettendo loro di denunciare corruzione e abusi senza il timore di essere schiacciati da cause pretestuose.
L’importanza di un’informazione libera e affidabile
Queste tre iniziative non sono solo strumenti di difesa per i giornalisti, ma rappresentano una strategia globale per garantire l’accesso a un’informazione affidabile.
La disinformazione è diventata un’arma potente nelle mani dei regimi autoritari, e il giornalismo indipendente è l’unico antidoto efficace contro la manipolazione delle masse.
USAID non si limita a finanziare i media, ma li aiuta a costruire modelli di business più resilienti, a difendersi dalle minacce legali e a sviluppare nuove strategie per resistere alle pressioni politiche.
La battaglia per la libertà di stampa è tutt’altro che vinta, ma iniziative come queste dimostrano che la comunità internazionale non resterà a guardare mentre la democrazia viene erosa dal controllo dell’informazione.
Dopo lo spot, la cruda verità
USAID spiega plasticamente la politica … Un individuo o un gruppo di individui (come ad esempio Soros, Bill Gates, una congrega di vaticanisti e qualche visionario NeoCon) versano fondi a un partito a caso (il Partito Democratico) e raggiunto il successo elettorale hanno in gestione un “Ente” con 45 miliardi di spesa annui che utilizzano per fare beneficenza ai paesi che affamano con le loro imprese spendendo molto in comunicazione.
La comunicazione però non è il classico spot pubblicitario o la pubblicità progresso, ma un sistema di informazione che ha un presidio nelle nazioni di interesse ( 9 su 10 in Ucraina per esempio) e viene autoreferenziato da società spacciate come organizzazioni che hanno il potere di certificare il vero dal falso incidendo sugli algoritmi di social e motori di ricerca soprattutto dopo che sono state istituzionalizzate da Enti come la Commissione Europea.
Il tutto, manovrando schiere di propagandisti travestiti da giornalisti che se la cantano e se la suonano senza un contraltare che tengono in shadow ban dall’intera rete Internet e godono di format, ospitate nelle tv che contano, documentari, premi e festival giornalistici spesati da chi in realtà avrebbe dovuto fare beneficenza. Vanno in giro contro Berlusconi, Elon Musk al grido falconiano del “segui i soldi”, ma dimenticano che prima o poi arriva qualcuno davvero incazzato, uno a caso sopravvissuto ad un attentato sotto elezioni per esempio, che inizia a smantellare il sistema di potere e corruzione di cui fanno parte tanto da immedesimarli con un sistema mafioso con interessi più grandi.