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Inchieste

Truffa lavoro Online: analisi metodo Mazarsiu e consigli

Mazarsiu e Temunao sono solo due portali di arrivo della truffa di lavoro online che sta rubando soldi agli italiani

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Dopo l’inchiesta di Matrice Digitale sui portali web Mazarsiu e Temunao, molti lettori hanno ringraziato la redazione per aver trattato la notizia che li ha favoriti nell’essere più prudenti nel versare fondi a quel metodo che si sarebbe rivelato in futuro una vera e propria truffa. Il merito non è della testata, ma di coloro che hanno segnalato via WhatsApp o tramite sezione anonima sul sito di aver subito una truffa e di aver effettuato denunce presso la Polizia Postale o i Carabinieri del proprio comune. Chi ha scampato il fosso dell’effettuare un investimento, ha avuto il merito e la premura di cercare online se la piattaforma fosse o meno legittima.

Nonostante in questi giorni ci sia molto clamore sulle notizie di lavoro online, siamo riusciti ad ottenere su collaborazione di un lettore una prova di uno dei tanti ganci che vengono utilizzati dai criminali per adescare le proprie vittime. Come visto in precedenza, gli strumenti per veicolare pagine di arrivo che stabiliscono il contatto con i criminali sono le piattaforme di pubblicità dei social media come Facebook, Telegram e le stesse Google Ads.

Quando si arriva una pagina che propone di offrire un lavoro, imprenditoriale e che garantisce una rendita di 800 al mese come in questo caso, è possibile notare che vengono richiesti i recapiti di telefono e email. Dopodiché le potenziali vittime vengono contattate in forma privata sui programmi di messaggistica Telegram e Whatsapp e vengono introdotte ad iscriversi all’interno della piattaforma Mazarsiu o Temunao ed ha inizio la truffa.

Una segnalazione arrivata alla Redazione spiega il metodo: Ho risposto all’annuncio, chiedono ancora di collegarsi a Mazars e creare un profilo per completare 38 ordini. Ad un certo punto bloccano il completamento e ti impongono di risolvere il problema contattando Lara Cruz, la quale ti consiglia di scaricare bitget e di acquistare, tramite carta di credito, cripto valuta per 65 euro. Se interrompi la comunicazione ti sollecita a continuare e ti propone l’aiuto se le invii screenshot con dati sensibili.

Se in questo momento stai leggendo questo articolo ed hai già concesso i dati telefonici ed email ai criminali e sei nella fase intermedia che comprende la post registrazione al sito e l’apertura di un conto corrente su piattaforma legittima Bitget, sappi che devi bloccare immediatamente il tuo reclutatore e lo devi segnalare alle Autorità competenti. Avendo già fornito i dati telefonici ed email non devi essere preoccupata di essere truffati successivamente, al massimo sarà possibile in futuro essere contattati via mail o attraverso numeri diversi con proposte simili.  

Tra gli utenti che hanno contribuito a renderci il quadro più chiaro circa l’utilizzo delle chat e su cui già si è prospettato che vengono creati diversi gruppi WhatsApp con il nome del sito Internet Mazarsiu ed un numero incrementale per ogni singola chat, resta il fatto che alcuni utenti siano stati aggiunti da reclutatori all’interno di gruppi creati ad hoc per loro dove risulterebbero dei commenti senza senso o sgrammaticati, generati probabilmente o dallo stesso reclutatore o da un sistema di bot con l’aiuto di una traduzione automatica, ma questo non è possibile confermarlo. Quello che invece è possibile affermare, grazie alle indicazioni di un utente, tra i primi a segnalarci questo metodo truffaldino, è stato che ha provato ad iscriversi fornendo lo stesso numero di telefono ed è stato contattato più di una volta da reclutatori che avevano sembianze e numeri di telefono diversi. Seppur questo possa far intendere ad un sistema automatizzato, risulta poco conforme all’automazione il fatto che la vittima o potenziale tale possa non essere individuata da chi compie la truffa e ricontattata più volte.

Un singolo truffatore o un sistema criminale?

Quello che invece risulta da questa analisi è sicuramente il fatto che ad agire non sia un singolo bensì un’intera squadra e che i reclutatori in realtà siano i agenti commerciali di questo sistema truffaldino. Molti dei reclutatori non rispondono al telefono e questo non vuol dire di certo che si tratta di robot, ma c’è chi è riuscito ad interloquire con soggetti che sono sembrati anche disponibili al telefono ed addirittura qualcuno ha preso impegno di invitare un truffato presso la sede romana che ovviamente non esiste.

C’è anche chi è riuscito ad ottenere una breve conversazione su WhatsApp mostrando la nostra inchiesta ed il truffatore ha insultato lui ed e tutti gli italiani facendo riferimento ad un maiale. L’associazione italiani-maiali è ovviamente un riferimento alla tecnica del pig butchering che consiste nello spolpare a poco a poco la vittima di truffa.

Consigli non richiesti

I consigli che la redazione di Matrice Digitale si sente di dare, sulla base della sua esperienza maturata grazie alle migliaia di pubblicazioni inerenti il crimine informatico e le truffe online, sono quelle di verificare sempre la fonte che promette guadagni che ad oggi sono impossibili o quasi da ottenere nel mercato del lavoro globale. Grazie a questo modus operandi, alcune persone si sono salvate dalla truffa Mazarsiu perché hanno trovato chi è già stato truffato e non ha avuto vergogna di comunicare la propria esperienza a degli sconosciuti, mai vergognarsi di aver subito una truffa, che hanno raccontato la sua esperienza condividendola con noi e denunciando il fatto alla Polizia Postale ed ai Carabinieri, garantendo così che altre persone non cadessero nella truffa.