L'Altra Bolla
Minori, TikTok porta il feed STEM in Europa e Meta prova la verifica dell’età
Tempo di lettura: 4 minuti. TikTok e Meta alle prese con le leggi europee e con la necessità di mostrare segni di cambiamento verso i minori
Meta e TikTok sono sotto osservazione dall’Unione Europea per i minori. Antigone Davis di Meta discute l’approccio dell’azienda alla verifica dell’età online, sottolineando le sfide e le iniziative per proteggere la privacy degli utenti mentre si adempie alle responsabilità normative. D’altro canto, TikTok estende il suo feed STEM dedicato all’Europa, rafforzando l’impegno per l’educazione e la divulgazione scientifica tra i giovani utenti e rispondendo alle critiche sul contenuto dell’app.
TikTok vuole migliorare l’offerta ai minori
TikTok sta rafforzando il suo impegno per promuovere contenuti educativi sulla sua piattaforma estendendo il feed dedicato alle materie STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) in tutta Europa, partendo da Regno Unito e Irlanda. Questa mossa arriva dopo il successo del lancio del feed STEM negli Stati Uniti l’anno scorso, segnalando l’importanza che TikTok attribuisce all’educazione e alla divulgazione scientifica tra i suoi utenti.
Disponibilità e accesso al Feed STEM
Il feed STEM apparirà automaticamente insieme ai feed “Per Te” e “Seguiti” per gli utenti al di sotto dei 18 anni. Gli utenti maggiorenni possono attivare il feed STEM attraverso le “preferenze di contenuto” nell’app. Il feed presenta contenuti in lingua inglese con sottotitoli auto-tradotti, rendendo l’educazione STEM accessibile a un vasto pubblico.
Dall’introduzione del feed negli Stati Uniti, il 33% degli utenti ha attivato il feed STEM e un terzo degli adolescenti lo visita ogni settimana. Inoltre, c’è stata una crescita del 24% nei contenuti correlati alle STEM dall’avvio del feed, con quasi 15 milioni di video relativi alle STEM pubblicati globalmente nell’app negli ultimi tre anni.
Partnership e verifica dei contenuti
Per assicurare la qualità e l’affidabilità dei contenuti, TikTok sta espandendo le sue collaborazioni con Common Sense Networks e Poynter. Questi partner valuteranno il contenuto per garantire che sia appropriato per il feed STEM e che le informazioni siano affidabili. I contenuti che non superano questi controlli non saranno ammessi nel feed STEM.
Risposta alle critiche
L’introduzione del feed STEM arriva in un momento in cui TikTok è sotto scrutinio per aver mostrato contenuti dannosi a bambini e adolescenti e per l’uso di pratiche di design ritenute dipendenti. La compagnia cerca di posizionarsi come un polo educativo per i giovani utenti come strategia per contrastare le critiche da parte dei legislatori globali. Il CEO di TikTok, Shou Chew, ha sottolineato l’importanza del feed STEM nelle testimonianze davanti al Congresso degli Stati Uniti, utilizzandolo come esempio dell’impegno dell’azienda verso un impatto positivo sui minori mentre Meta affronta sfide altrettanto importanti.
Meta e la verifica dell’età Online
Meta sta affrontando la sfida di verificare l’età degli utenti online proteggendo al contempo la loro privacy, come spiega Antigone Davis, Capo della Sicurezza Globale dell’azienda, a The Verge. Meta ha proposto che gli operatori degli app store, come Apple e Google, assumano la responsabilità della verifica dell’età degli utenti e della richiesta del consenso dei genitori per i download delle app. Utilizzando il proprio store virtuale Quest come modello, Meta sta cercando di centralizzare la verifica dell’età attraverso il suo negozio.
Iniziative su Quest Store
Gli utenti di Quest 2 e 3 sono invitati a reinserire le loro date di nascita per essere classificati in un’esperienza d’età appropriata. Gli adolescenti tra i 13 e i 17 anni avranno maggiori impostazioni di privacy attivate per impostazione predefinita e potranno essere monitorati attraverso strumenti di supervisione genitoriale. I preadolescenti dai 10 ai 12 anni avranno impostazioni ancora più restrittive, con solo genitori o tutori in grado di modificare le impostazioni di privacy.
Approccio alla Verifica dell’Età
Meta sta investendo in un’API per gruppi di età degli utenti affinché gli sviluppatori di app possano suddividere le loro offerte in diverse fasce d’età. Questo permette a Meta di comunicare con l’app se un utente è idoneo o meno a usarla. Davis sottolinea che Meta sta cercando di risolvere le sfide della verifica dell’età proteggendo privacy e accessibilità, e che l’azienda sta seguendo una strategia simile nella legislazione federale che sta proponendo.
Sfide della Verifica dell’Età
rovare il metodo giusto per la verifica dell’età rimane una sfida. Alcuni policymaker hanno criticato l’uso di date di nascita dichiarate dagli utenti, poiché è facile mentire sull’app. Davis afferma che Meta controllerà nuovamente gli utenti che affermano di appartenere a una diversa categoria d’età quando reinseriscono la loro data di nascita, richiedendo loro di verificarsi con un documento d’identità o una carta di credito. Meta non conserva a lungo termine queste informazioni una volta completato il processo.
Semplicità nella Verifica
Davis suggerisce che il modo più semplice e meno invasivo per la privacy di verificare l’età potrebbe essere durante la configurazione dei telefoni, soprattutto perché è un momento in cui bambini e adolescenti sono probabilmente accanto ai loro genitori, aumentando la possibilità di ottenere informazioni sull’età più accurate.
Legislazione e rischi
Con la sicurezza online dei bambini come argomento di grande attualità nel Congresso, e gli stati, incluso la Florida, che avanzano con le proprie leggi sulla verifica dell’età, Meta si trova a navigare in un panorama complicato di normative per garantire i minori e condivide questo impegno con altre piattaforme tipo TikTok. Davis evidenzia l’ambiguità e le potenziali preoccupazioni relative alla responsabilità che le aziende devono affrontare con le leggi attuali.
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Innovazioni e regolamenti: Bluesky, WhatsApp, Australia e Discord
Tempo di lettura: 3 minuti. Bluesky e AI, WhatsApp e Meta AI, normative australiane e aggiornamenti Discord: scopri come innovazione ed etica ridefiniscono il 2024 tecnologico.
Dall’uso dei post di Bluesky per addestrare modelli di intelligenza artificiale, agli sforzi di WhatsApp per integrare Meta AI, passando per le nuove regolamentazioni australiane contro le big tech e le migliorie di Discord, il panorama tecnologico globale continua a evolversi tra innovazione e dibattiti etici.
Bluesky: post pubblici e la controversia sull’addestramento AI
Bluesky, alternativa decentralizzata a X, è al centro di una polemica sull’utilizzo non autorizzato dei post pubblici per addestrare modelli di intelligenza artificiale. Il problema si è acuito con la pubblicazione di dataset contenenti milioni di contenuti della piattaforma su Hugging Face, una piattaforma per lo sviluppo di AI open-source.
Nonostante la rimozione di alcuni dataset, altri, spesso privi di anonimizzazione, continuano a proliferare. La questione solleva interrogativi sull’adeguatezza delle normative come il GDPR, che non coprono del tutto il trattamento dei dati in contesti decentralizzati come Bluesky. Questo episodio mette in evidenza i limiti della regolamentazione attuale e la necessità di soluzioni più robuste per proteggere la privacy degli utenti.
WhatsApp e Meta AI: nuove funzionalità per la verifica dei messaggi
WhatsApp sta testando una funzionalità che consente di inoltrare messaggi a Meta AI per verificarne il contenuto e l’autenticità. Questa opzione, attualmente in fase di sviluppo su Android, permette agli utenti di aggiungere domande specifiche per ottenere risposte contestualizzate dall’intelligenza artificiale.
L’obiettivo è fornire strumenti che aiutino a combattere disinformazione e truffe, un problema sempre più rilevante sulle piattaforme di messaggistica. Se implementata con successo, questa funzione potrebbe rappresentare un nuovo standard per la sicurezza online nelle applicazioni di messaggistica.
Australia contro le big tech: multe milionarie per le piattaforme social
L’Australia ha introdotto nuove regolamentazioni che obbligano colossi tecnologici come Meta e Google a compensare i media locali per i contenuti condivisi sulle loro piattaforme. Se non rispettate, queste aziende rischiano multe che superano milioni di dollari.
La normativa segue una legge del 2021 che già imponeva pagamenti ai media australiani per il traffico generato dai contenuti, una misura che aveva portato a un breve blocco delle notizie su Facebook in Australia. Tuttavia, Meta ha dichiarato che non rinnoverà gli accordi di compensazione, riducendo progressivamente la visibilità dei contenuti di news.
Questo regolamento rappresenta un ulteriore passo nella strategia australiana per regolare le piattaforme tecnologiche, in linea con misure come il divieto per i minori di 16 anni di accedere ai social media e le sanzioni per il mancato controllo delle truffe online.
Discord: aggiornamenti di dicembre e pausa invernale
Discord ha annunciato miglioramenti nella stabilità, reattività e correzione di bug per le sue piattaforme con le Patch Notes di dicembre 2024. La società, che terminerà l’anno con una pausa per il team tecnico, ha incoraggiato gli utenti a segnalare eventuali problemi tramite i canali dedicati, promettendo di integrare nuove funzionalità nel 2025.
Tra le aree migliorate spiccano:
- Una maggiore efficienza nell’uso delle risorse di sistema per garantire prestazioni ottimali.
- Bug fix per funzioni legate alla chat vocale e ai server.
- Ottimizzazioni nell’interfaccia utente per una navigazione più intuitiva.
Questi aggiornamenti sottolineano l’impegno di Discord nel mantenere alta la qualità del servizio, in un contesto sempre più competitivo tra piattaforme di comunicazione.
Dalla gestione etica dei dati su Bluesky all’integrazione di AI su WhatsApp, fino alle regolamentazioni in Australia e alle migliorie di Discord, il 2024 si chiude con riflessioni su innovazione, etica e responsabilità delle big tech. Questi sviluppi mostrano come il settore tecnologico continui a essere al centro di dibattiti cruciali per il futuro digitale.
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Bluesky dichiara guerra alle false identità con nuove verifiche
Tempo di lettura: 2 minuti. Bluesky adotta misure contro le false identità con nuove politiche di verifica. Scopri come la piattaforma punta a garantire autenticità e trasparenza.
Bluesky, il social media emergente che sta guadagnando popolarità, ha annunciato un importante aggiornamento delle sue politiche per contrastare le false identità sulla piattaforma. Dopo aver rilevato numerosi account falsi che imitavano utenti popolari, Bluesky ha deciso di adottare misure più severe per proteggere l’autenticità degli utenti e prevenire abusi.
Nuove regole per la verifica e la trasparenza
A differenza di altre piattaforme come X (precedentemente Twitter), dove è sufficiente acquistare un badge di verifica, Bluesky richiede che gli utenti colleghino i loro account a siti web di proprietà, un processo meno immediato ma più affidabile. Per aiutare personalità pubbliche e aziende a verificare la propria identità, Bluesky sta collaborando attivamente con loro.
Inoltre, la piattaforma ha introdotto linee guida che obbligano gli account parodistici o fan account a dichiarare chiaramente la loro natura. Gli account che non rispettano questa regola rischiano la rimozione.
Protezione contro l’abuso di username
Un problema emerso riguarda la disponibilità degli username dopo che un account è stato verificato. Questo processo può creare confusione e favorire l’abuso da parte di impostori. Bluesky sta lavorando per limitare questi episodi, impedendo cambiamenti rapidi di identità da parte degli utenti per eludere i divieti.
Implicazioni per la crescita della piattaforma
Bluesky si trova in una fase di espansione esponenziale e affronta sfide simili a quelle già vissute da altre piattaforme come Threads e X. La verifica dell’identità è fondamentale per prevenire la diffusione di disinformazione e frodi. Tuttavia, c’è il rischio che queste politiche possano influire sulla privacy degli utenti che necessitano dell’anonimato per motivi di sicurezza.
Verso una piattaforma più sicura e autentica
Bluesky intende bilanciare il bisogno di trasparenza con la protezione della privacy, rendendo la piattaforma un luogo più sicuro e affidabile per la comunicazione online senza false identità. Le prossime mosse potrebbero includere ulteriori strumenti di autenticazione, ma per ora la sfida rimane quella di implementare queste politiche senza compromettere l’esperienza utente.
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Social media: Meta e TikTok contro frodi e money mule
Tempo di lettura: 2 minuti. Le frodi sui social media crescono: scam centers e money mule su Instagram e TikTok minacciano la sicurezza online.
L’utilizzo illecito delle piattaforme social media per attività criminali è in costante crescita soprattutto per quanto riguarda le frodi. Da un lato, i cosiddetti scam centers, vere e proprie organizzazioni criminali che sfruttano le vulnerabilità degli utenti, hanno trovato un terreno fertile su piattaforme come Facebook e Instagram. Dall’altro, TikTok e Instagram sono spesso utilizzati per reclutare money mule, individui coinvolti nel riciclaggio di denaro.
Secondo Meta, gli scam centers operano principalmente nel Sud-Est asiatico, dove decine di migliaia di persone vengono costrette a partecipare a truffe online come il pig butchering, una tecnica che prevede la costruzione di relazioni digitali con le vittime per indurle a investire in schemi fraudolenti, spesso legati a criptovalute. Un rapporto dell’US Institute of Peace ha stimato che queste operazioni coinvolgono oltre 300.000 lavoratori sfruttati, con perdite globali per le vittime pari a 64 miliardi di dollari nel 2023.
Meta ha collaborato attivamente con forze dell’ordine locali per contrastare queste reti criminali, rimuovendo oltre 2 milioni di account sospetti nel corso del 2024. Parallelamente, TikTok ha intensificato i controlli sui contenuti, bloccando quasi il 96% dei video legati a frodi prima che venissero segnalati dagli utenti. Tuttavia, la portata del problema richiede una risposta globale più strutturata e un maggiore coinvolgimento delle istituzioni internazionali.
Money mule: il lato oscuro del lusso su Instagram e TikTok
Parallelamente agli scam centers, Instagram e TikTok sono diventati strumenti privilegiati per il reclutamento di money mule, persone utilizzate per trasferire denaro illecito tra conti bancari. Attraverso post che mostrano uno stile di vita lussuoso e promesse di guadagni facili, i criminali attirano individui spesso ignari delle implicazioni legali.
Le conseguenze per chi si lascia coinvolgere possono essere devastanti: pene detentive fino a 14 anni per complicità in riciclaggio di denaro, il congelamento dei conti bancari e il blocco dell’accesso al credito. Storie come quella di Derai, un giovane britannico, illustrano il rischio di agire inconsapevolmente come intermediari per fondi illeciti. Nonostante le sue buone intenzioni, il suo coinvolgimento ha portato al congelamento dei suoi conti per sei anni, compromettendo gravemente la sua situazione finanziaria.
Le piattaforme social hanno avviato iniziative per contrastare il fenomeno, come l’uso di messaggi di allerta che segnalano potenziali truffe agli utenti. Tuttavia, il reclutamento di money mule evidenzia una falla più profonda nell’ecosistema digitale, dove i contenuti manipolatori continuano a proliferare grazie a strategie sempre più sofisticate.
La lotta contro queste attività richiede non solo maggiore consapevolezza da parte degli utenti, ma anche la collaborazione tra piattaforme tecnologiche, banche e governi. Solo un’azione coordinata potrà arginare l’uso illecito dei social media, proteggendo le persone più vulnerabili da frodi e sfruttamento.
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