L’Unione Europea ha sollevato preoccupazioni riguardo al numero di moderatori di contenuti impiegati dalla piattaforma di social media X, precedentemente conosciuta come Twitter, confrontandolo con quello dei suoi concorrenti. Secondo le affermazioni dell’UE, X dispone solo di 2.294 moderatori di contenuti per garantire il rispetto delle regole sui contenuti online nell’UE, una cifra che l’Unione considera insufficiente rispetto ai numeri presentati da Google, TikTok e altri.
Moderatori: X a confronto con i giganti del web
Mentre YouTube di Google conta 16.974 moderatori, Google Play ne ha 7.319 e TikTok 6.125, X si trova notevolmente indietro rispetto a questi numeri. Questa discrepanza emerge in un momento in cui l’UE sta applicando il nuovo Digital Services Act (DSA), che impone regole severe sulla moderazione dei contenuti e richiede un numero adeguato di moderatori per lingua, per combattere la disinformazione e i contenuti dannosi.
DSA e le implicazioni per X
Il DSA dell’UE mira a proteggere i cittadini europei da contenuti dannosi e a prevenire l’uso delle piattaforme social per la diffusione di fake news e discorsi d’odio. X, sotto la guida di Elon Musk, è stata accusata di essere una fonte significativa di notizie false e disinformazione, e ora si trova sotto la lente d’ingrandimento dell’UE per le sue pratiche di moderazione dei contenuti.
Risposte e pressioni future
L’UE ha aumentato il proprio personale incaricato di far rispettare il DSA da 50 a 120 membri, aspettandosi che non ci siano scappatoie per i marchi inadempienti. La pressione dei pari, secondo un funzionario dell’UE, potrebbe spingere X ad assumere migliaia di moderatori di contenuti nella regione UE. Nel frattempo, le grandi aziende tecnologiche, con le loro risorse finanziarie e squadre legali, potrebbero rappresentare una sfida per l’efficacia delle misure dell’UE.