Il sito web di ODIN Intelligence, un’azienda che fornisce tecnologie e strumenti per le forze dell’ordine e i dipartimenti di polizia, è stato deturpato domenica.
L’apparente hacking arriva pochi giorni dopo che Wired ha riferito che un’applicazione sviluppata dall’azienda, SweepWizard, che consente alla polizia di gestire e coordinare le incursioni di più agenzie, presentava una significativa vulnerabilità di sicurezza che esponeva al web le informazioni personali dei sospettati e i dettagli sensibili delle prossime operazioni di polizia.
ODIN fornisce applicazioni, come SweepWizard e altre tecnologie, ai dipartimenti di polizia. Fornisce anche un servizio chiamato SONAR, o Sex Offender Notification and Registration system, utilizzato dalle forze dell’ordine statali e locali per gestire in remoto i criminali sessuali registrati. Ma l’azienda è stata anche oggetto di controversie. L’anno scorso si è scoperto che ODIN commercializzava la sua tecnologia di riconoscimento facciale per l’identificazione dei senzatetto, descrivendola in termini insensibili e degradanti.
Non è chiaro chi abbia deturpato il sito web di ODIN o come gli intrusi si siano introdotti, ma in un messaggio lasciato c’è scritto che il fondatore e amministratore delegato di ODIN, Erik McCauley, ha respinto in gran parte il recente rapporto di Wired che ha rilevato che l’applicazione SweepWizard era insicura e diffondeva dati.
“E così abbiamo deciso di hackerarli”, si legge nel messaggio lasciato sul sito web di ODIN.