Passato il mese di febbraio, Matrice Digitale ha esaminato l’andamento del dibattito su X riguardo alle principali trasmissioni televisive del mainstream italiano. Come di consueto, sono stati osservati i programmi in onda su Rai (Report e Porta a Porta), su Mediaset (4 di Sera, Fuori dal Coro, Quarta Repubblica, Dritto e Rovescio, Sempre Carta Bianca, Weekend e Zona Bianca), su La7 (Piazza Pulita, DiMartedì, 8 e Mezzo) e, per la 9, il programma Che Tempo Che Fa. Il panorama del prime time televisivo ha subito diversi cambiamenti, con una sfida ad alti livelli tra La7 e Mediaset, mentre la Rai, con Report, si avvia verso la chiusura della stagione.
L’analisi
Matrice Digitale, avvalendosi della propria piattaforma Antares, ha analizzato in totale 63.213 tweet, da cui sono derivati 950.085 “mi piace”, 142.249 condivisioni, 10.689 citazioni e 105.102 commenti. Confrontando l’attività dei vari profili ufficiali e il dibattito che si è generato intorno a ciascun programma, è emerso che Che Tempo Che Fa ha pubblicato 383 tweet, risultando la trasmissione più attiva nel solo mese di febbraio. Quarta Repubblica, con 135 post, si posiziona seconda, seguita da Report e Zona Bianca, entrambe a 122. Nella parte bassa della classifica, Porta a Porta ha totalizzato 18 tweet, mentre Carta Bianca si è attestata su un numero non molto differente, confermando una scelta di minor presenza su X.
L’attività dei profili
Il calcolo del gradimento, in termini di “mi piace” complessivi, premia Report, che con un numero di tweet decisamente inferiore a quello di Che Tempo Che Fa ottiene una media di like più elevata per singolo post, scalzando così il programma di Fabio Fazio, che comunque rimane al secondo posto per mole di interazioni. Dal canto loro, Fuori dal Coro, Dritto e Rovescio, 4 di Sera, Quarta Repubblica e Sempre Carta Bianca esprimono lo “zoccolo duro” di Mediaset, mentre DiMartedì, Piazza Pulita e 8 e Mezzo restano leggermente più indietro per numero di apprezzamenti. Zona Bianca si conferma la trasmissione meno apprezzata tra quelle del network di Cologno Monzese, secondo i parametri di gradimento misurati sulla piattaforma.
Format | Tweet | Like | Condivisioni | Citazioni | Commenti |
---|---|---|---|---|---|
Che Tempo Che Fa | 383 | 212.825 | 16.884 | 2.294 | 12.345 |
Quarta Repubblica | 135 | 20.609 | 3.073 | 395 | 6.472 |
Report | 122 | 73.442 | 20.507 | 1.356 | 4.663 |
Zona Bianca | 110 | 796 | 162 | 24 | 418 |
4 di sera | 94 | 14.623 | 1.990 | 490 | 12.286 |
Piazzapulita – La7 | 92 | 5.188 | 947 | 198 | 3.499 |
Fuori dal coro | 84 | 39.818 | 12.465 | 957 | 6.299 |
Otto e Mezzo | 84 | 2.762 | 512 | 59 | 1.464 |
Dritto e rovescio | 61 | 12.608 | 2.358 | 371 | 5.962 |
diMartedì | 46 | 4.429 | 820 | 70 | 1.842 |
È sempre Cartabianca | 39 | 4.316 | 729 | 95 | 1.536 |
Porta a Porta | 18 | 118 | 9 | 6 | 172 |
Spostandosi a considerare la viralità, determinata dalle citazioni più le condivisioni per singolo post, emergono ancora una volta buone performance di Report, che supera nettamente la concorrenza. Fuori dal Coro mantiene un discreto piazzamento, scalzando Che Tempo Che Fa in diverse metriche. Dritto e Rovescio, Quarta Repubblica e gli altri format Mediaset confermano posizioni da media classifica, mentre Porta a Porta e Zona Bianca restano indietro.
Considerando l’Indice di Gradimento, spicca Report, che – nonostante abbia postato circa la metà di contenuti rispetto a Che Tempo Che Fa – ottiene una media di “mi piace” superiore per ogni tweet, conquistando il vertice della classifica. Al secondo posto si trova il programma di Fabio Fazio, mentre i talk di Mediaset (Fuori dal Coro, Dritto e Rovescio, 4 di sera, Quarta Repubblica, Sempre Carta Bianca) si collocano a metà graduatoria. Sul versante opposto, Zona Bianca rimane il prodotto di Cologno Monzese meno gradito sulla piattaforma.

Nell’Indice di Viralità – calcolato sommando citazioni e condivisioni, rapportate al volume di post – Report sbaraglia la concorrenza, registrando il maggior numero di interazioni “trasversali”. Fuori dal Coro, in questa classifica, supera Che Tempo Che Fa, mentre Dritto e Rovescio, Quarta Repubblica e altri format di Mediaset si posizionano in fascia media. Porta a Porta, nonostante la sua lunga tradizione, resta in coda, complice la minor quantità di contenuti pubblicati e un approccio più “istituzionale” alla comunicazione.
Per l’Indice di Dibattito – che riflette il numero di commenti per tweet – sorprende la prestazione di 4 di Sera, la quale genera la quota più alta di interventi del pubblico, superando Dritto e Rovescio, Fuori dal Coro e Quarta Repubblica. È quindi evidente come i talk di Mediaset sappiano creare un ambiente di discussione vivace. Anche DiMartedì ottiene un buon livello di interazione, mentre nelle ultime posizioni spicca il dato di Porta a Porta, che tuttavia supera di poco Zona Bianca. Quest’ultima conferma un trend di scarso dinamismo social che si protrae da circa un anno.
Dall’analisi complessiva del mese di febbraio, risulta quindi una marcata contrapposizione fra i programmi di Mediaset e quelli di Rai, La7 e della 9, con differenze sia nell’intensità della produzione di contenuti sia nella capacità di generare apprezzamento, viralità e discussione. La partita per il prime time televisivo si gioca dunque su più livelli, ed è destinata a proseguire nelle prossime settimane, quando i palinsesti e la chiusura stagionale di alcune trasmissioni porteranno ulteriori novità nello scenario dell’informazione italiana.
Influencer da divano e protagonisti del dibattito
Nel corso del mese di febbraio, l’analisi condotta da Matrice Digitale sulle principali trasmissioni televisive ha considerato anche l’influenza di alcuni utenti esterni, ossia coloro che, pur non essendo volti in video o ospiti fissi, riescono a suscitare o orientare il dibattito attorno ai programmi. Si tratta di profili come Doluccia, Soter e “Te la do io la news”, posizionati ai primi tre posti della classifica riservata a questi “influencer”, seguiti da altri utenti come Davide Scifo, Ungirovago, Virna e “Il grande flaggello”, quest’ultimo particolarmente noto anche al pubblico televisivo.

Sul fronte delle reti, La7 conferma la propria capacità di raccogliere apprezzamenti per via della promozione regolare delle sue trasmissioni. Anche la 9, grazie a Che Tempo Che Fa, registra un effetto di traino simile, con Fabio Fazio come conduttore più commentato. In questo scenario, Roberto Burioni, spesso ospite di Fazio, è anch’egli menzionato, mentre la presenza di ulteriori riferimenti sportivi (Juventus, Gazzetta dello Sport) e di brand come Warner Bros Discovery evidenzia come le discussioni intorno ai talk show si allarghino a tematiche diverse, non strettamente politico-giornalistiche.

Tra i personaggi di maggior richiamo, emergono Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe divenuto oramai un vero e proprio influencer, e Marco Rizzo, leader di Democrazia Sovrana Popolare. Per quanto riguarda i conduttori, Fabio Fazio mantiene il primato in termini di commenti ricevuti; al suo seguito, Roberto Burioni si attesta fra i nomi più menzionati, anche perché ricollegato ai temi trattati durante il programma di Fazio.
Gli argomenti del mese

Da un punto di vista tematico, si è registrata una certa attenzione intorno a figure come Italo Bocchino, paragonato in alcune metriche a personaggi come Putin o la ministra Santanchè, così come al Partito Democratico e alla guerra in Ucraina. Nei piani più defilati, compaiono Lilli Gruber, Andrea Del Mastro, Sigfrido Ranucci, Stefano Bandecchi, Elon Musk e USAID, tutti segnalati in quantità minore di menzioni ma comunque presenti nelle discussioni. Se si considerano i risultati generati dal programma “4 di Sera”, va sottolineato che, nonostante sia un format relativamente nuovo, ha prodotto un elevato livello di coinvolgimento sui social, tanto da essere riconosciuto come un vero e proprio traino di argomenti e interazioni.
Analisi del sentiment

Sul versante del sentiment, Dritto e Rovescio si conferma tra le trasmissioni più apprezzate insieme a Zona Bianca. Quest’ultima, pur registrando un numero alto di commenti neutri e un volume complessivo di interazioni più basso rispetto a Dritto e Rovescio, si rivela dotata di un pubblico fidelizzato e tendenzialmente soddisfatto. Porta a Porta e Piazza Pulita mostrano un insieme di opinioni piuttosto variegato: la trasmissione di Vespa risulta più divisiva, mentre il talk di Formigli vede una porzione di spettatori che partecipano con commenti in parte neutri, forse meno coinvolti nel “botta e risposta”. Nel segmento delle trasmissioni percepite come meno gradite non compare, contrariamente a quanto si possa pensare, Report. Il programma di Ranucci, anzi, divide esattamente a metà le preferenze, con un 50% di opinioni positive e un 50% di critiche. 8 e Mezzo, a sua volta, possiede un bacino cospicuo di commenti neutri e positivi; infine, Che Tempo Che Fa appare spaccato fra estimatori entusiasti e detrattori decisi, cui si aggiunge un ampio gruppo di commenti neutrali.
Analisi dell’autore
Nel complesso, la panoramica di febbraio restituisce un quadro in cui Report e Che Tempo Che Fa risultano tra i programmi più quotati, mentre Mediaset, rispetto a La7, riesce a catalizzare maggiore attenzione social, pur non innescando un forte effetto di brand awareness per la rete. Questo contrasta con quanto accade per i talk di La7, dove la visibilità del canale cresce di pari passo con quella delle singole trasmissioni, grazie a una comunicazione più integrata.
Tra i personaggi più citati spiccano Nino Cartabellotta e Marco Rizzo, che hanno saputo colpire l’interesse del pubblico televisivo e social forse anche per via della concomitanza di eventi come Sanremo, periodo in cui l’attenzione mediatica si sposta, almeno in parte, su figure esterne alla consueta cerchia politica. Ilaria Salis beneficia inoltre della ribalta offertale da Fabio Fazio, mentre dal lato del sentiment emerge ancora una volta la buona tenuta di Zona Bianca, sostenuta da un pubblico fedele, e il relativo isolamento di Porta a Porta, che pur avendo una storia più lunga non sembra in grado di intercettare la stessa dinamicità. Il quadro generale di febbraio fotografa così una sfida aperta fra format diversi, trasmessi in fasce orarie spesso sovrapposte e con stili editoriali che suscitano reazioni altrettanto differenti, tanto nel gradimento quanto nella capacità di generare dibattito.