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Prime Time settembre: Porro sale e Brindisi sprofonda. La7 si consolida
Tempo di lettura: 6 minuti. Torna Time Prime per il mese di settembre 2024 con l’analisi del dibattito sul social network X collegato alle trasmissioni TV italiane
Tornano le trasmissioni televisive con la nuova stagione 2024-2025 e ritorna anche Time Prime con la sua analisi del dibattito pubblico su X, delle maggiori format TV che vanno in onda nel serale. Matrice Digitale, dopo l’analisi della stagione scorsa, inizia a fare il rilievo delle trasmissioni televisive più importanti che ospitano giornalisti, opinionisti e, ovviamente, società civile.
Chi sono i protagonisti più importanti? Quali sono gli attori? Quali sono gli argomenti determinanti? Quale è la trasmissione con la strategia social più vincente?
Metodo di analisi
L’analisi ha analizzato i profili delle trasmissioni televisive e i loro hashtag, monitorando costantemente il dibattito pubblico che si è sviluppato intorno ad esse a partire da settembre. Non è un caso che ad essere analizzate siano state, per la RAI, Porta a Porta, per Mediaset Quarta Repubblica di Nicola Porro, Zona Bianca di Giuseppe Brindisi, Fuori dal Coro di Mario Giordano, e ancora Carta Bianca di Bianca Berlinguer e Dritto e Rovescio di Paolo Del Debbio. Per quanto riguarda La7, troviamo Otto e Mezzo, Piazza Pulita di Corrado Formigli e diMartedì di Giovanni Floris. Chiude l’analisi l’ex trasmissione della RAI, Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio, che va in onda sul canale Nove.
L’analisi di Matrice Digitale, condotta dal primo al 30 settembre, ha restituito 26.598 tweet che hanno generato 496.185 like, 67.653 condivisioni, 5.801 citazioni e 56.000 commenti.
Le attività social delle trasmissioni
Entrando nel merito delle trasmissioni televisive e dei loro risultati, Che Tempo Che Fa, pur non essendo andato in onda a settembre, ha pubblicato 263 tweet ottenendo 157.454 like, 8.776 condivisioni, 946 citazioni e 2.499 commenti. Quarta Repubblica è al secondo posto con 135 tweet, 14.674 like, 2.094 citazioni, 284 condivisioni e 5.517 commenti. Zona Bianca si attesta su 131 tweet, 1.415 like, 314 citazioni e 696 commenti.
Testata | Tweet | Like | Condivisioni | Citazioni | Commenti |
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Che Tempo Che Fa | 263 | 157.454 | 8.776 | 946 | 2.499 |
Quarta Repubblica | 135 | 14.674 | 2.094 | 284 | 5.517 |
Zona Bianca | 131 | 1.415 | 314 | 46 | 696 |
Otto e Mezzo | 81 | 4.687 | 778 | 149 | 3.031 |
Piazzapulita – La7 | 80 | 7.688 | 1.229 | 197 | 3.957 |
Fuori dal coro | 55 | 18.702 | 7.758 | 631 | 1.813 |
È sempre Cartabianca | 47 | 1.824 | 360 | 48 | 773 |
Dritto e rovescio | 36 | 5.909 | 961 | 149 | 2.143 |
diMartedì | 34 | 1.554 | 262 | 25 | 474 |
Porta a Porta | 16 | 339 | 32 | 14 | 192 |
Piazza Pulita ha generato un numero significativo di interazioni con 81 e 80 tweet rispettivamente. Fuori dal Coro, con pochi tweet, ha ottenuto risultati eccellenti in termini di like e condivisioni. Invece, Porta a Porta, Carta Bianca e diMartedì risultano tra le trasmissioni meno performanti sui social, insieme a Otto e Mezzo.
Indici di gradimento, viralità e dibattito
Con gli indici di gradimento, viralità e dibattito, Matrice Digitale ha sviluppato una propria media per fornire agli utenti una visione diversa, basata non solo sul numero di tweet pubblicati. La trasmissione più apprezzata dal pubblico è Che Tempo Che Fa, seguita da Fuori dal Coro e Dritto e Rovescio. Queste trasmissioni dominano il podio, mentre Otto e Mezzo, diMartedì e Carta Bianca chiudono la classifica con Zona Bianca.
Dal punto di vista della viralità, Fuori dal Coro primeggia, seguito da Che Tempo Che Fa. Buoni risultati anche per Piazza Pulita e Quarta Repubblica, con Otto e Mezzo a metà classifica.
L’indice di dibattito, che calcola il livello di commenti ricevuti, vede Dritto e Rovescio come la trasmissione più commentata, seguita da Piazza Pulita, Quarta Repubblica e Fuori dal Coro. In fondo alla classifica troviamo Che Tempo Che Fa, Porta a Porta e Zona Bianca.
I profili più menzionati
La ricerca di Matrice Digitale ha analizzato le menzioni del pubblico in quelli che sono considerati i protagonisti del dibattito televisivo, e il risultato è stato convincente per Quarta Repubblica e Nicola Porro. Non è un caso, infatti, che sia la prima trasmissione televisiva, seguita da Piazza Pulita e Otto e Mezzo. Il primo politico ad essere citato è Giovanni Toti, ex governatore della Liguria, insieme a Nicola Porro, conduttore, Alessandro Sallusti, sempre presente nelle trasmissioni Mediaset. Zona Bianca gode di buone menzioni da parte del pubblico social. Troviamo poi Matteo Salvini, il primo rappresentante di governo ad essere citato nel contesto televisivo. Oltre a Nicola Porro, anche Daniele Capezzone, opinionista fisso in molte trasmissioni Mediaset, e Corrado Formigli leader di Piazza Pulita, che viene battuto da Porro, sono spesso menzionati. Maurizio Belpietro segue in classifica.
Fuori dal contesto dei giornalisti, troviamo il professor Montanari, Oara Borselli e Roberto Saviano. Un aspetto interessante è la presenza di Elly Schlein, che, nonostante non utilizzi il proprio profilo social, continua ad essere menzionata dal pubblico. Schlein si distingue dopo Toti, vittima del suo stesso patteggiamento in Regione Liguria, con la caduta della sua giunta. Matteo Salvini, invece, si conferma ministro molto attivo sui social.
Chi sono i top influencer?
Matrice Digitale ha anche analizzato l’indotto, ossia coloro che commentano attivamente le trasmissioni televisive, i loro tweet e i contenuti condivisi dai format TV. Gli opinionisti più considerati sono il Grande Flagello e Sirio, apertamente schierati contro l’attuale governo di destra. Davide Scifo si distingue per il suo lavoro dall’altra parte del fronte. Il profilo ufficiale de La7 continua ad essere una sorpresa in termini di rendimento, poiché mantiene un alto gradimento nonostante la performance delle singole trasmissioni televisive sia meno forte.
Tra i profili politici più apprezzati sui social troviamo Matteo Salvini e Claudio Borghi, che fanno parte dello stesso partito politico. Tra i giornalisti più graditi, emergono Alessandro Sallusti e Marco Travaglio, quest’ultimo noto per la sua posizione antimeloniana ed antiatlantista.
Quali sono stati gli hashtag più utilizzati?
Matrice Digitale ha stilato una classifica degli argomenti e degli hashtag più utilizzati. L’hashtag più condiviso è risultato essere #OttoEMezzo, seguito da #QuartaRepubblica, #ZonaBianca e #DrittoERovescio. Tra gli argomenti più discussi troviamo San Giuliano e Boccia, Salvini, Renzi e la questione del Baleysian, portata nel dibattito da Nicola Porro. Anche i dossieraggi, il governo Meloni e la figura di Bocchino hanno occupato spazio nella discussione, così come la proposta di Mario Draghi formulata al Parlamento europeo.
La sfida tra le reti TV: chi vince?
Rete Televisiva | Programmi | Totale Tweet | Totale Like | Totale Condivisioni | Totale Citazioni | Totale Commenti |
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Rai | Porta a Porta | 16 | 339 | 32 | 14 | 192 |
Mediaset | Dritto e rovescio, È sempre Cartabianca, Zona Bianca, Quarta Repubblica, Fuori dal coro | 404 | 80.524 | 20.197 | 2.057 | 10.842 |
La7 | Otto e Mezzo, diMartedì, Piazzapulita – La7 | 195 | 13.929 | 2.269 | 371 | 7.462 |
Nove | Che Tempo Che Fa | 263 | 157.454 | 8.776 | 946 | 2.499 |
Matrice Digitale ha elaborato una tabella che aggrega i dati per rete televisiva. Per la RAI, Porta a Porta ha un numero basso di tweet, like, condivisioni e commenti ed è l’unica cenerentola del Servizio Pubblico. Invece, Mediaset con i suoi 404 tweet ha ottenuto 80.524 mi piace e 20.197 condivisioni. La7, con Otto e Mezzo, diMartedì e Piazza Pulita, ha totalizzato 195 tweet, 13.000 like, 2.000 citazioni e 7.462 commenti. Che Tempo Che Fa ha tenuto testa da solo con 263 tweet e 157.454 like.
Matrice Digitale ha pubblicato anche gli indici di gradimento, viralità e dibattito per le reti televisive. L’indice di gradimento vede Nove superare di molto Mediaset, seguita da La7. La RAI, con Porta a Porta, rappresenta l’ultima posizione.
Mediaset domina l’indice di viralità, mentre La7 si mantiene su livelli bassi. L’indice di dibattito vede La7 superare Mediaset per il numero di commenti per post, con Porta a Porta che, nonostante la sua bassa presenza, risulta divisiva al pubblico.
Trasmissioni TV: analisi del sentiment
L’analisi del sentiment realizzata con la piattaforma proprietaria di Matrice Digitale, Aldebaran, ha analizzato tutti i 26.598 commenti ed il risultato è chiaro:
Positivi 47.70%
Negativi: 34.16%
Neutri: 18.14%
A differenza di altre rilevazioni dove è visibile una percentuale elevata di neutralità, il dibattito televisivo riesce a spaccare quasi in due le opinioni del paese. Questo ovviamente è un grande successo per chi vive di audience.
OSINT
Tommaso Cerno sbanca X: La Verità e Manifesto i più graditi
Tempo di lettura: 6 minuti. L’informazione italiana vive un momento di disgrazia nelle vendite e l’attività social è l’unica via d’uscita per promuoversi e guadagnare consensi. Matrice Digitale ha analizzato l’attività su X nel mese di settembre dei principali media italiani.
Matrice Digitale propone l’analisi delle attività dei quotidiani in Italia su X, realizzata grazie alla sua piattaforma OSINT Antares. In questa ricerca, la redazione ha estrapolato il rendimento di settembre sul social media di Musk della carta stampata “più importante” della nazione relegata ad autopromuoversi sui social media a causa del calo di vendite che ha tutto l’aspetto di una vera e propria emorragia senza fine.
Metodo di analisi
I profili dei giornali analizzati dalla redazione sono stati: Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Il Fatto Quotidiano, Il Tempo, Il Giornale, La Verità, Avvenire, Il Manifesto e Libero Quotidiano. Sono stati scelti questi media perché sono tra quelli sempre presenti nei dibattiti televisivi e godono quindi di una rappresentanza dei propri giornalisti in quelli che possiamo definire i trampolini di lancio e certificatori di una presunta autorevolezza delle opinioni e delle linee editoriali delle testate stesse.
La ricerca condotta da Matrice Digitale, che analizza i profili social dei giornali sopracitati, nel mese di settembre ha estrapolato un totale di 177.299 tweet, 1.020.280 like, 210.302 condivisioni, 26.018 citazioni e una quota di commenti pari a 207.434.
Attività social dei profili delle testate
Per quanto riguarda la classifica dei giornali più attivi sui social, al primo posto abbiamo il Corriere della Sera con ben 2.053 tweet pubblicati, che hanno totalizzato 65.531 like, un numero di condivisioni pari a 10.888, 5.144 citazioni e 26.149 commenti. Come abbiamo visto in altri casi, la quantità non è garanzia di qualità, interazione o viralità. Infatti, il giornale La Repubblica ha totalizzato 1.505 tweet con 60.876 like e 32.735 commenti, cifre che si avvicinano a quelle del Corriere se consideriamo che il numero di condivisioni è stato di circa 2.000 in più.
Testata | Tweet | Like | Condivisioni | Citazioni | Commenti |
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Corriere della Sera | 2.053 | 65.531 | 10.888 | 5.144 | 26.149 |
Repubblica | 1.505 | 60.876 | 12.136 | 3.562 | 32.735 |
La Stampa | 1.406 | 41.296 | 8.332 | 3.457 | 17.953 |
Il Fatto Quotidiano | 1.102 | 82.089 | 35.267 | 2.933 | 21.625 |
IL TEMPO | 1.058 | 40.201 | 9.432 | 980 | 1.1625 |
ilGiornale | 705 | 7.112 | 1.500 | 255 | 3.370 |
La Verità | 603 | 73.030 | 23.061 | 1.351 | 12.109 |
Avvenire | 456 | 11.808 | 3.877 | 353 | 2.122 |
il manifesto | 247 | 19.301 | 7.680 | 485 | 1.766 |
Quotidiano Libero | 10 | 311 | 44 | 10 | 76 |
Segue La Stampa con 1.406 tweet e Il Fatto Quotidiano che ha pubblicato 1.102 tweet, insieme al Tempo di Tommaso Cerno, che rappresenta una rivelazione per quanto concerne il progetto editoriale che un tempo era sottotono ma è entrato nell’orbita dell’attenzione degli addetti ai lavori da quando c’è il governo Meloni ed il nuovo direttore è diventato opinionista fisso nelle tv. La Verità, Il Giornale, Avvenire e Il Manifesto seguono in classifica, con Libero Quotidiano che in realtà ha pubblicato solo 10 tweet.
Indici di gradimento, viralità e dibattito
Per quanto riguarda gli indici di gradimento, viralità e dibattito, la classifica si fa molto più interessante perché, al netto della quantità, fa comprendere quanto sia stata efficace l’attività sui social degli stessi quotidiani. Non è un caso che nell’indice di gradimento si confermi ancora una volta La Verità come leader, seguita dal Manifesto, che si muove su una linea editoriale opposta. Il Fatto Quotidiano è il giornale di rottura rispetto a una narrazione mediatica dei media con un bacino più ampio che su alcuni argomenti diventa uniforme, come ad esempio il conflitto israelo-palestinese e il conflitto ucraino.
La Repubblica precede Il Tempo, mentre il Corriere della Sera si trova nel mezzo. Libero Quotidiano, seppur con pochi tweet, ha comunque dei gradimenti da parte del pubblico. In fondo alla classifica ci sono Il Giornale, Avvenire e La Stampa di Torino, che sta vivendo vicissitudini interne di ripresa dopo l’esonero di Giannini.
Per quanto riguarda l’indice di viralità, i giornali più virali sono appunto La Verità, Il Fatto Quotidiano e Il Manifesto, che conquistano il podio a dismisura. Diverso invece il discorso delle testate che si propongono al pubblico nel corso delle pubblicazioni, con il Corriere della Sera, Libero Quotidiano e Il Giornale che seguono alla fine.
L’indice di dibattito cambia le carte in tavola. Questo indice è calcolato sulla base dei commenti divisi per il numero di like, e fa capire come i contenuti di Repubblica siano in un certo senso amati ma anche contestati, compresi anche quelli della Verità e del Fatto Quotidiano. La Stampa e Il Corriere della Sera hanno un numero simile di commenti. Il Tempo e Libero, insieme al Manifesto, Il Giornale e Avvenire, chiudono la classifica.
La sfida ovviamente è al vertice, tra sostenitori che seguono La Verità e criticano Repubblica, detrattori delle politiche no-vax, o meglio del pensiero contro i vaccini, e allo stesso tempo non vicini all’ala conservatrice del Paese come quelli de La Verità. I sostenitori del Fatto Quotidiano e i loro detrattori hanno visioni molto diverse non solo sul conflitto russo-ucraino ma anche sull’agenda Draghi e sul ruolo che può aver avuto in questi ultimi mesi.
La Stampa e Il Corriere sono nel mezzo e non attirano, salvo casi eccezionali, l’interesse del pubblico anche perchè seguono un approccio comunicativo più ponderato ed istituzionale. Il Tempo, invece, è un giornale che si sta facendo spazio e che vorrebbe anche erodere—e forse ci riesce—le provocazioni della destra dell’assente Libero e de Il Giornale. Avvenire è ultimo in classifica, così come Il Manifesto, che non attira molte attenzioni da parte del pubblico social.
Chi sono i protagonisti più graditi dei media?
Nel mese di settembre, il numero di “mi piace” collegati all’informazione sui social network, escludendo dalla rilevazione i profili social, conferma il successo de Il Tempo, legato al cambio di direzione con Tommaso Cerno, che è il giornalista che ha incassato più like, seguito da Filippo Biafora, Peter Gomez e Paolo Berizzi. Daniele Capezzone perde terreno nonostante rimanga tra i più seguiti.
Tra i nomi noti figurano anche Francesca Totolo, con le sue battaglie contro l’immigrazione irregolare, e Jacopo Iacoboni, da sempre vicino alle posizioni filo-ucraine e critico verso il governo del Cremlino. Questo è stato un mese in cui hanno attirato l’attenzione anche i profili di Francesco, Mauro Biani e Semantide, che hanno realizzato più contenuti ritenuti rilevanti dal pubblico.
Chi sono i profili più menzionati?
Per quanto riguarda le menzioni fatte ai profili su X, figurano in classifica Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Il Corriere della Sera e La Stampa, con Il Tempo che supera La Verità in termini di menzioni social. Il primo giornalista a figurare è Peter Gomez de Il Fatto Quotidiano, seguito da Francesca Totolo e Jacopo Iacoboni. Seguono Tommaso Cerno e Paolo Berizzi, con Maurizio Del Pietro che recupera spazio all’interno della graduatoria dei like. Presenti anche Massimo Giannini, Fabio Dragoni e Francesco Borgonovo, che hanno totalizzato visite e menzioni social attraverso i loro profili, coinvolgendo sia sostenitori che detrattori.
Gli argomenti più utilizzati
Dal punto di vista degli argomenti, si nota una crescita de Il Tempo, ma a fare scalpore sono stati gli eventi legati a San Giuliano e Boccia, che occupano il secondo e terzo posto tra gli argomenti più discussi, superando persino Meloni e Salvini. Conte del Movimento 5 Stelle supera il Partito Democratico, con una Elly Schlein che è stata meno presente dall’estate. Spazio anche per Renzi.
La questione israeliana suscita leggermente più interesse rispetto a temi come lo Ius Soli e lo Ius Italiae, che hanno visto l’utilizzo di un hashtag provocatorio #bastanegri. Si parla anche di Draghi per il suo piano presentato all’Unione Europea, seguito da Schlein che comunque mantiene una presenza, mentre l’Ucraina mantiene sempre più un ruolo marginale, posizionandosi allo stesso livello di Toti.
Sorprendono invece le elezioni negli Stati Uniti d’America: nonostante la loro importanza con l’avvicinarsi delle votazioni il mese prossimo, Trump e gli USA totalizzano solo circa il 5% dell’attenzione totale, evidenziando un interesse limitato da parte dei media.
OSINT
Dibattito politico: in estate vincono Salvini e Meloni mentre Schlein è in vacanza
Continua la rilevazione del dibattito politico italiano di Matrice Digitale attraverso un’analisi OSINT della piattaforma X. Questo mese si analizza in forma esclusiva il dibattito politico tra settembre e agosto 2024. Il ritorno dalle ferie e le vacanze stesse sono stati i temi centrali nel dibattito politico scosso dalle ultimi olimpiadi francesi e dalle discussioni sullo ius scholae, in concomitanza con il processo Open Arms, che hanno animato l’estate italiana.
Nell’indagine svolta da Matrice Digitale, utilizzando la propria piattaforma OSINT Antares, sono stati analizzati i profili dei leader politici di destra come Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi; quelli dell’opposizione di centro-sinistra rappresentata da Giuseppe Conte, Elly Schlein, Nicola Fratoianni, e Angelo Bonelli; il centro composto da Matteo Renzi, Emma Bonino e Riccardo Magi ed infine, Carlo Calenda con il suo partito Azione in solitaria.
L’analisi OSINT ha registrato un totale di 672.927 tweet nel dibattito pubblico, generando 10.753.871 di like, 1.931.474 condivisioni, 166.152 citazioni, 528.060.265 visualizzazioni e 166.152 commenti.
Dati per singolo profilo
Carlo Calenda si conferma il politico più attivo su X, con 255 tweet, seguito da Matteo Salvini e Antonio Tajani con rispettivamente 113 e 114 tweet ciascuno. Matteo Renzi segue con 100 tweet e la leader Giorgia Meloni si ferma a quota 69. Emma Bonino e Angelo Bonelli ne hanno totalizzati 5 e 17 occupando le ultime posizioni in classifica. Giuseppe Conte è stato superato di una misura Riccardo Magi, mentre Maurizio Lupi è al terzultimo posto.
Per quanto riguarda i like, Giorgia Meloni ha raggiunto 818.000 mi piace, stabilendo un record nei due mesi mai visto prima. Matteo Salvini la segue in classifica, confermando il momento d’oro per la destra, sotto soglia 100.000 Giuseppe Conte e Carlo Calenda con Matteo Renzi che si distingue per un numero di like superiore a quello dei due rivali politici nonostante abbia un numero inferiore di tweet.
Sulle condivisioni, Matteo Salvini e Giuseppe Conte si confermano protagonisti dopo l’irraggiungibile Meloni, mentre Calenda si ferma a 8.000 retweet, penalizzato dalla sua presenza incessante. Per quanto riguarda i commenti, Giorgia Meloni è la più discussa, seguita da Matteo Salvini e Matteo Renzi. Sorprende Emma Bonino, che con soli 5 tweet ha raccolto 799 commenti, dimostrando come i commenti spesso riflettano reazioni contrastanti al pensiero.
Elly Schlein esclusa perchè in ferie
La leader del Partito Democratico, Elly Schlein, usa poco X ed il mese di agosto, compreso settembre, sono stati di vacanza. L’unico post pubblicato sulla piattaforma di Elon Musk è stato quello di celebrazione dell’oro olimpico della nazionale di pallavolo italiana.
Poi il vuoto e se ne sono accorti in molti tanto da sospettare che questo anonimato sui social sia in realtà un favore alla Meloni ed all’attuale governo oppure sinonimo di profonda incapacità nel comunicare.
Indici di gradimento, viralità e dibattito
Matrice Digitale ha calcolato gli indici di gradimento, viralità e dibattito, secondo uno schema precedentemente descritto. Nell’indice di viralità, viene considerato anche il numero di visualizzazioni ottenute dai tweet dei leader politici.
La classifica dell’indice di gradimento vede al vertice Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Giuseppe Conte, seguiti da Matteo Renzi, Riccardo Maggi e Antonio Tajani. In fondo troviamo Maurizio Lupi ed Emma Bonino, mentre Carlo Calenda, nonostante pubblichi molti tweet, presenta una media di gradimento piuttosto bassa.
Giorgia Meloni e Matteo Salvini guidano anche la classifica dell’indice di viralità, ma Matteo Renzi supera Giuseppe Conte, terzo nell’indice di gradimento. Riccardo Maggi e Antonio Tajani mantengono il quinto e sesto posto, mentre Nicola Fratoianni supera leggermente il suo compagno di partito Angelo Bonelli. Carlo Calenda si trova all’ultimo posto, penalizzato dal gran numero di tweet pubblicati senza ottenere altrettante interazioni.
Per quanto riguarda il dibattito, Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Matteo Renzi sono i leader che suscitano il maggior interesse. Giuseppe Conte scivola al quinto posto, mentre Riccardo Maggi e Antonio Tajani completano la classifica.
Leader più menzionati
Nel campo delle menzioni, Giorgia Meloni e Matteo Salvini si contendono la leadership insieme a Renzi e Conte. Si distingue anche Elly Schlein, che pur avendo pubblicato un solo tweet, è stata citata frequentemente dai suoi sostenitori e detrattori. Fratelli d’Italia è il partito politico più citato, seguito dal Partito Democratico e da Italia Viva con Forza Italia che fa da fanalino di coda.
Anche le testate giornalistiche hanno una loro classifica, con Il Fatto Quotidiano in testa, seguito da Repubblica. Tra i personaggi citati emergono Elon Musk e la Farnesina, legati al dibattito sull’immigrazione. Claudio Borghi e Luigi Marattin, insieme a Guido Crosetto, sono tra i politici più presenti, affiancando Salvini e Meloni. Giovanni Donzelli figura come il terzo esponente di Forza Italia, preceduto da Borghi della Lega.
Gli influencer dell’estate
Per quanto riguarda i like fuori dalla sfera politica, Dodge Designer, Europe Invasion ed Edoardo Menoni sono tra i più apprezzati, superando altri volti noti come Sirio e Mario Nawfal. Anche Elio Vito, seppur in calo, resta presente nella classifica. Tra i giornali, il Secolo d’Italia ha guadagnato posizioni.
Il dibattito sul tema degli sbarchi e dell’immigrazione incontrollata ha coinvolto il fronte sovranista internazionale, con Elon Musk in prima linea a sostenere le posizioni più critiche. Visegrad 24, testata favorevole alla causa ucraina, continua a influenzare il discorso sul conflitto.
Tra gli argomenti più discussi di questo mese, Giorgia Meloni è la figura più associata agli hashtag, seguita da Salvini e Renzi, anche in relazione a eventi come il caso San Giuliano e il caso Boccia. Le trasmissioni televisive hanno avuto un impatto sul dibattito, con In Onda che si distingue come uno degli unici programmi attivi durante questo periodo.
L’argomento della chiamata all’uso della forza è stato ampiamente dibattuto, in particolare da chi sostiene posizioni anti-immigrazione, come dimostrato dalla diffusione di un video di Giorgia Meloni condiviso da influenti sostenitori di Donald Trump negli USA ed anche il caso di Salvini in occasione del processo Open Arms dove un paese si è spaccato dinanzi alla richiesta di sette anni di reclusioni per l’attuale Ministro dei Trasporti in carica, al tempo agli Interni.
L’analisi delle coalizioni
Anche questo mese, Matrice Digitale propone un’analisi delle aree di intervento politico. La destra, rappresentata da Meloni, Salvini, Tajani e Lupi, si confronta con la sinistra di Conte, Fratoianni e Bonelli, e con il centro di Renzi, Bonino e Maggi, oltre al centro di Azione con Calenda, considerato un unico partito.
Per quanto riguarda il numero di tweet, Calenda si distingue per l’elevata attività sui social, ma la sinistra con Conte, Fratoianni e Bonelli ha raggiunto 127 tweet con maggiori interazioni. Il centro, guidato da Renzi e Magi, conta anche su Emma Bonino, che ha totalizzato solo 5 tweet aumentando l’esposizione al Dibattito “tossico” con l’elevato numero di commenti ricevuti.
Nell’indice di gradimento, la destra ha ottenuto risultati schiaccianti, ma è la sinistra di Conte, Fratoianni e Bonelli a dominare, superando il centro di Renzi, Bonino e Magi. Il centro di Azione, invece, si trova in una posizione meno favorevole e soprattutto isolata.
L’indice di viralità evidenzia il sostegno internazionale di cui godono Salvini e Meloni sulle politiche immigrazionistiche. La sinistra, priva del contributo di Elly Schlein, potrebbe migliorare i propri risultati in futuro. Il centro, rappresentato da Renzi e Magi, sta crescendo, mentre Bonino rimane una figura più simbolica all’interno di Più Europa.
Conclusioni dell’Autore
Carlo Calenda è molto attivo sui social, ma fatica a competere con i numeri di visualizzazioni e coinvolgimento degli altri leader politici, sia di governo sia di opposizione, perché isolato politicamente per scelta propria. Nonostante questa alienazione, sembra concentrato sul consolidamento del proprio elettorato di nicchia.
Guardando alla situazione politica attuale, l’Italia si avvia verso un autunno in cui il centro-destra potrebbe mantenere la propria popolarità, a meno di effetti negativi imprevisti legati alla prossima legge finanziaria. A sinistra, l’arrivo di Elly Schlein potrebbe ravvivare il dibattito sui social, offrendo un contrappeso all’azione del governo. Il centro di Renzi, Bonino e Maggi dovrà cercare di attirare maggiormente l’attenzione, mentre Calenda continua a seguire la sua linea politica, ma sempre più isolato.
Un aspetto significativo di questa analisi è la perdita di figure come Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini dal gruppo di Azione. Questo potrebbe portare il partito a perdere terreno nei prossimi mesi, anche se le due ex figure femminili dirigenziali di Azione non si sono distinte in passato per la loro viralità social, trasformandosi in una forza politica di minoranza con una voce meno rilevante a livello nazionale, ma con uno zoccolo duro fidelizzato e ben preciso.
Inchieste
Metaverso Politico: Meloni è la regina del dibattito social
Il dibattito politico italiano è ogni giorno impegnato sul social di Elon Musk, X, che ne propone i pareri e le opinioni dei leader politici dei maggiori partiti e si anima con le interazioni degli utenti. Matrice Digitale ha effettuato l’analisi social sul dibattito politico pubblico italiano e questa volta ha analizzato con la sua piattaforma Antares 12 profili che rispondono ai leader politici dei partiti.
Chi sono i leader politici analizzati?
I politici analizzati sono suddivisi per coalizione: Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi per il centrodestra; Elly Schlein, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni per il centrosinistra. Il centro è stato suddiviso in due parti secondo lo schema delle ultime elezioni europee: da una parte Matteo Renzi di Italia Viva e Riccardo Magi con Emma Bonino per +Europa mentre, dall’altra, Carlo Calenda in solitaria con il suo partito Azione.
I numeri dell’analisi
Nei primi sei mesi del 2024, gennaio – giugno, la piattaforma OSINT di Matrice Digitale ha rilevato 2.363.814 tweet che hanno generato 28.346.909 like e ottenuto una somma di 5.230.897 condivisioni, a cui si accodano 585.101 citazioni. Il dibattito pubblico, invece, si è animato grazie a 5.105.924 commenti: numero in forte crescita rispetto al passato in termini di partecipazione degli iscritti all’ex Twitter su questioni politiche.
Quale politico è più gradito?
La ricerca specifica sui leader politici si articola su due analisi: una di dati oggettivi e l’altra con una analisi di indici di gradimento, viralità e dibattito calcolati secondo una media.
Profilo | Tweet | Like | Retweet | Citazioni | Commenti |
---|---|---|---|---|---|
Carlo Calenda | 1.554 | 470.479 | 52.176 | 9.392 | 105.049 |
Matteo Salvini | 492 | 424.517 | 69.004 | 17.726 | 209.488 |
Antonio Tajani | 380 | 78.155 | 11.263 | 3.927 | 46.860 |
Nicola Fratoianni | 343 | 96.351 | 19.513 | 2.520 | 61.552 |
Matteo Renzi | 325 | 326.999 | 71.612 | 8.350 | 98.758 |
Giuseppe Conte | 285 | 391.105 | 98.889 | 9.317 | 118.832 |
Giorgia Meloni | 263 | 2.525.672 | 308.466 | 39.603 | 252.747 |
Angelo Bonelli | 239 | 91.755 | 22.307 | 1.773 | 15.055 |
Riccardo Magi | 211 | 111.759 | 20.979 | 2.552 | 40.994 |
Maurizio Lupi | 106 | 4.590 | 588 | 267 | 4.937 |
Emma Bonino | 44 | 23.061 | 4.127 | 1.101 | 20.431 |
Elly Schlein | 15 | 45.984 | 5.660 | 869 | 13.321 |
La prima graduatoria analizza i dati per numero di tweet pubblicati e si conferma al primo posto Carlo Calenda seguito da Matteo Salvini e Antonio Tajani che si è dimostrato attivo nella sua qualità di Ministro degli Esteri e leader di Forza Italia. Nicola Fratoianni e Matteo Renzi hanno preso maggior confidenza con la piattaforma alzando le medie recenti mentre cala rispetto al passato la frequenza di pubblicazione di Giuseppe Conte ha twittato “solo” 285 volte. In veste da premier, Giorgia Meloni ha ridotto la sua attività di comunicazione personale perché non più parte di opposizione, limitandosi alla comunicazione istituzionale con ottimi risultati che analizzeremo con gli indici sviluppati da Matrice Digitale. Angelo Bonelli ha twittato invece 239 volte, mentre Emma Bonino ha twittato più volte addirittura di Elly Schlein che ha dedicato alla piattaforma appena 14 tweet in sei mesi.
Come per l’analisi dell’impatto sulle trasmissioni TV, Matrice Digitale ha elaborato ed introdotto indici specifici per valutare il peso sui social anche dei politici: l’indice di gradimento, l’indice di viralità e l’indice di dibattito.
Tabella 1: Indice di Gradimento
Profilo | Indice Gradimento |
---|---|
destra | 2.444 |
centro | 796 |
sinistra | 709 |
Calenda | 303 |
L’indice di gradimento si basa sul numero medio di like per tweet, e Giorgia Meloni ha raggiunto un record con 9.603 like per tweet che dimostra un successo personale importante ottenuto anche grazie al suo rapporto con il presidente indiano Modi ed a citazioni internazionali di rilievo. Elly Schlein, nonostante i pochi tweet, ha ottenuto buoni risultati con 3.066 like per tweet, nonostante abbia pubblicato solo 14 tweet. Giuseppe Conte, Matteo Renzi, e gli altri leader seguono in classifica.
Tabella 2: Indice di viralità
Profilo | Indice Viralità |
---|---|
destra | 325 |
sinistra | 177 |
centro | 187 |
Calenda | 40 |
L’indice di viralità, che calcola la somma di condivisioni e citazioni diviso il numero di tweet, vede ancora Giorgia Meloni al primo posto con 1.323, seguita da Schlein, Conte, Renzi e Salvini. Emma Bonino scavalca il “delfino” Riccardo Magi ultimamente più attivo di lei sul social. L’ultimo in classifica per questo, e anche per tutti gli altri indici, è Maurizio Lupi.
Tabella 3: Indice di Dibattito
Profilo | Indice Dibattito |
---|---|
destra | 414 |
centro | 276 |
sinistra | 237 |
Calenda | 68 |
Infine, l’indice di dibattito, basato sui commenti ricevuti per tweet pubblicato, mostra che Giorgia Meloni ed Elly Schlein ricevono molti commenti e sorprende come la leader del PD abbia una media simile a quella della premier nonostante twitti pochissimo. Questo dato fa emergere un fronte di opinione pubblica in forte contrapposizione con il Partito Democratico e la sua leader. Angelo Bonelli sprofonda in classifica ancor prima di Carlo Calenda che presenta una media tweet monstre e questo lo rende tra i politici con meno appeal social insieme a Maurizio Lupi che non scommette su X se si nota.
Guerra tra bande: le coalizioni sui social
Per quanto riguarda invece il profilo dei partiti, Giorgia Meloni ha portato alla destra tantissimi consensi sui social, che annichiliscono il fronte polemico che comunque esiste e non è da poco. Nella graduatoria delle coalizioni, strutturata secondo lo schema delle ultime elezioni europee, Carlo Calenda ha twittato più di tutti, superando intere coalizioni e questo denota che la strategia di Calenda da sola vale quanto quella di destra, sinistra e centro renziano ed è personalizzata sulla sua figura da senatore senza un ruolo istituzionale significativo.
Profilo | Tweet | Like | Retweet | Citazioni | Commenti |
---|---|---|---|---|---|
Calenda | 1.554 | 470.479 | 52.176 | 9.392 | 105.049 |
destra | 1.241 | 3.032.934 | 389.321 | 61.523 | 514.032 |
sinistra | 882 | 625.195 | 146.369 | 14.479 | 208.760 |
centro | 580 | 932.298 | 96.718 | 12.003 | 160.183 |
La destra, composta da quattro elementi, Meloni – Salvini – Tajani – Lupi, ha totalizzato 1241 tweet e tre milioni di like circa, con Meloni che rappresenta la maggior parte dei consensi con 2.5 milioni di like incassati. Senza Meloni, la destra sarebbe stata al terzo posto per il numero di like, dietro la sinistra ed il centro. Il numero di condivisioni presenta divisioni nette tra i partiti è simile tra Calenda e la destra, mentre i commenti provengono principalmente da Giorgia Meloni. Meloni domina i dati in positivo e negativo.
Profilo | Indice Gradimento | Indice Viralità | Indice Dibattito |
---|---|---|---|
destra | 2.444 | 325 | 414 |
centro | 796 | 187 | 276 |
sinistra | 709 | 177 | 237 |
Calenda | 303 | 40 | 68 |
La sinistra e il centro, rappresentati da Renzi, Bonino e Magi, mostrano un’attività politica coordinata che, nell’indice di gradimento, si dividono il secondo e terzo posto nelle diverse classifiche degli indici.
Indotto social: chi ha preso più like?
Per quanto riguarda l’indotto generato dai due milioni di tweet analizzati, gli utenti comuni, spesso nascosti dietro avatar fittizi, troviamo troviamo che l’utente Sirio che ha incassato un buon numero di like, seguito dal profilo di informazione Ultimora.Net ed un altro utente satirico denominato Girovago. Modi, il premier indiano, risulta tra quelli con più like, grazie alla portata potenziale del miliardo di utenti indiani che lo hanno portato nel gotha delle preferenze tra quelli che quotidianamente si misurano sulla piazza di poche decine di milioni di utenti. In Italia, in vece, Elio Vito, ex parlamentare, è il primo personaggio noto italiano in classifica, seguito dalla Lega di Salvini, il cui contenuto risulta essere quello più apprezzato dagli utenti che votano a destra. Il giornale più gradito sulla politica è quello di opposizione sulle posizioni interne ed esterne dell’attuale governo: Il Fatto Quotidiano. La maggior parte degli utenti inseriti all’interno della prima graduatoria è comunque una parte molto importante di quella che potrebbe essere definita l’opposizione sui social network al governo.
Gli utenti più menzionati
La classifica delle menzioni vede Meloni, Salvini e Conte in cima alla classifica, seguiti da Matteo Renzi, Schlein e Calenda. Fratelli d’Italia risulta essere il partito più menzionato, seguito dal Movimento 5 Stelle e da Italia Viva. Emma Bonino e +Europa sono presenti in graduatoria, insieme ad Azione. Tra i ministri, Francesco Lollobrigida risulta il più menzionato.
Il Fatto Quotidiano è il giornale più citato dagli utenti e supera Repubblica tra le testate che si dichiarano apertamente in opposizione al governo. Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia sa come attirare l’attenzione sui social e figura come politico estraneo all’esecutivo.
Meloni regina degli argomenti: nel bene e nel male
Giorgia Meloni è sulla bocca di tutti e gli hashtag con il suo nome rappresentano un 27% sulla quota dei primi 25 più utilizzati. Salvini e Renzi, seguiti da Schlein, concentrano gran parte degli argomenti discussi sui social media. Tuttavia, il Partito Democratico è il primo partito a livello di discussione. C’è spazio anche per l’europarlamentare Roberto Vannacci e la sua collega di opposizione Ilaria Salis, Putin, Vincenzo De Luca. Emergono delle campagne critiche contro Meloni, come “Meloni è poca cosa” o “Meloni che squallore“, che si sommano alla classica #GovernodellaVergogna, ma non hanno scalfito l’hashtag neutro con il cognome della leader di FI e premier d’Italia. La trasmissione tv Otto e Mezzo di La7, condotta da Lilli Gruber, si conferma tra i programmi più seguiti per le questioni politiche e dibattuti sulla piazza. Nonostante la sua presenza costante sul social, Calenda, rispetto agli altri è diventato poche volte oggetto discussione della RETE.
Analisi del Sentiment
Commenti Analizzati | Positivo | Negativo | Neutro | |
---|---|---|---|---|
Destra | ||||
Giorgia Meloni | 795.517 (100.00%) | 47.48% | 37.22% | 15.30% |
Matteo Salvini | 473.247 (100.00%) | 51.56% | 28.86% | 19.58% |
Antonio Tajani | 122.368 (100.00%) | 50.07% | 34.43% | 15.50% |
Maurizio Lupi | 26.715 (100.00%) | 46.90% | 34.03% | 19.06% |
Centro – Azione | ||||
Carlo Calenda | 203.367 (100.00%) | 57.51% | 30.45% | 12.04% |
Centro – Italia Viva +Europa | ||||
Matteo Renzi | 365.736 (100.00%) | 60.62% | 30.50% | 8.88% |
Riccardo Magi – Emma Bonino | 108.065 (100.00%) | 51.10% | 32.02% | 16.87% |
Sinistra | ||||
Giuseppe Conte | 264.455 (100.00%) | 52.31% | 32.12% | 15.57% |
Elly Schlein | 251.341 (100.00%) | 54.80% | 30.67% | 14.52% |
Angelo Bonelli – Nicola Fratoianni | 113.011 (100.00%) | 48.48% | 32.58% | 18.94% |
Aldebaran, la piattaforma di analisi del sentiment proprietaria di Matrice Digitale, ha analizzato i commenti che contengono le parole chiave alla base della ricerca.
Prima di procedere, bisogna fare la solita precisazione al lettore che difficilmente si legge altrove seppur sia un male diffuso: la valutazione dei commenti non è precisa quanto i dati estrapolati nella prima parte dell’analisi basata su dati oggettivi.
E’ possibile che la somma dei commenti analizzati superi quella dei 2,3 milioni di tweet rilevati perché all’interno di un unico tweet possono essere presenti più parole chiave che vengono considerate più volte. Inoltre, ad oggi non esistono strumenti capaci di rilevare con poco errore l’analisi del sentiment se si tiene conto anche il fattore dell’ironia che spesso si utilizza per interagire sui social network. Per quanto riguarda invece i dati ricavati da Matrice Digitale Giorgia Meloni è penultima per consensi positivi, seconda solo a Maurizio Lupi e anticipata da Angelo Bonelli. La motivazione risiede nel fatto che Meloni è premier e non è esposta solo agli occhi dei suoi elettori e degli avversari politici, ma anche dei cittadini e quindi il dato del 47% non è così negativo se paragonato agli altri. Sorprende Matteo Salvini con un 51% che batte Antonio Tajani ed ha una percentuale leggermente maggiore del duo Riccardo Magi ed Emma Bonino. Giuseppe Conte ed Elly Schlein ottengono molti consensi positivi nonostante i numeri siano la metà di quelli della Meloni. Quello che ha sbaragliato la concorrenza in questo primo semestre è il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nonostante sia quello più discusso è migliorato in termini di preferenza nel corso di questi ultimi due anni ed è abbastanza curioso come il suo competitor politico Calenda, posizionato sempre al centro, abbia la seconda percentuale di gradimento più alta sulla piattaforma e qui gioca anche il fattore che la sua strategia comunicativa da sola vale quanto un’intera coalizione in termini di quantità, ma riesce a godere di un nutrito seguito affezionato.
L’altro aspetto sull’analisi del sentiment che emerge è proprio quello che il centro sia più gradito e composto da commenti positivi sul divisivo X. Percentuali simili di commenti positivi e percentuali altrettanto simili per quelli negativi e neutri. Discorso diverso per gli opposti che sono rappresentati da una moltitudine di partiti e che, nel caso della Meloni, tendono ad alzarle la soglia della positività e dell’ottimismo nelle piazze virtuali. Dall’altra parte incide, e non poco sui commenti negativi, la posizione dei Verdi all’interno della maggioranza di centrosinistra dove il caso Ilaria Salis in scia a quello di Soumahoro hanno attirato l’attenzione di diversi detrattori.
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