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Sicurezza Informatica

Anche quest’anno, la Polizia Postale non abolisce la parola pedopornografia

Approfondimento sulla lotta alla pedofilia online: tecnologie, collaborazioni e sfide nell’era digitale della Polizia Postale italiana

In occasione della Giornata Mondiale contro la Pedofilia ed Pedopornografia i contenuti di abuso sui minori, la Polizia di Stato, sezione Postale, si confronta con un panorama digitale in costante evoluzione, marcato da sfide crescenti nel campo della sicurezza informatica. L’incremento nell’uso di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale generativa e gli strumenti che garantiscono l’anonimato online, ha aperto nuove frontiere per la creatività e l’innovazione. Tuttavia, queste stesse tecnologie hanno introdotto minacce senza precedenti.

Sfruttamento “passivo” è vittimizzazione dei bambini

Ogni contenuto di abuso sessuale sui minori, creato e condiviso online, perpetua la vittimizzazione dei bambini coinvolti, a causa della continua circolazione di tali contenuti. La Polizia Postale è impegnata a interrompere questo ciclo di vittimizzazione, utilizzando le più moderne tecniche investigative e promuovendo la cooperazione tra il settore pubblico e quello privato.

Numeri e statistiche

Nel 2023, la Polizia Postale ha analizzato complessivamente 28.355 siti web, dichiarandone 2.739 come irrangiungibili e inserendoli in una black list dedicata ai siti che contengono materiale di sfruttamento sessuale di minori. Questa azione mira a bloccare la visualizzazione di tali contenuti e a impedire la perpetuazione della vittimizzazione secondaria dei minori coinvolti.

Durante l’anno, sono state individuate e denunciate numerose persone, prevalentemente uomini, per aver scaricato, condiviso e scambiato foto e video di abuso sessuale ai danni di minori. È preoccupante notare un aumento dei reati di pedopornografia tra soggetti molto giovani.

Polizia Postale csam

Il fenomeno dello sfruttamento sessuale dei minori online si presenta come un problema complesso e in crescita a livello globale. Dal 2019, il National Center for Missing and Exploited Children (NCMEC) ha registrato un aumento dell’87% dei casi. Gli autori di questi reati sono spesso persone insospettabili, che conducono una vita ordinaria, con il 70% di loro al di sotto dei 45 anni.

Questi criminali utilizzano frequentemente servizi di messaggistica e social networking che garantiscono l’anonimato per mascherare le loro vere intenzioni e identità, cercando di sfuggire alle investigazioni delle forze di polizia. L’abuso sessuale online richiede un approccio integrato che combini il quadro normativo nazionale con tecniche investigative avanzate e una profonda comprensione delle dinamiche psicologiche degli autori e delle vittime.

Emergono nuove minacce online, in particolare l’adescamento di minori sotto i 13 anni, che sono sempre più esposti a rischi a causa della diffusione di smartphones e tablets. Gli adescatori iniziano i contatti nei luoghi virtuali frequentati dai minori, come i videogiochi e i social network, per poi passare a piattaforme di messaggistica con crittografia end-to-end. Questa evoluzione del fenomeno rende essenziale per bambini, genitori e insegnanti conoscere e segnalare qualsiasi situazione sospetta per prevenire ulteriori abusi.

Collaborazioni settoriali

La collaborazione tra il settore pubblico e quello privato è vitale per combattere efficacemente lo sfruttamento sessuale dei minori online. Protocolli di intesa con varie entità, come il National Center for Missing and Exploited Children (NCMEC) e ONG come Operation Underground Railroad, hanno rafforzato le strategie di prevenzione e protezione dei minori nell’era digitale.

Minacce Online emergenti

I crimini come l’adescamento online e la “sextortion” sono in aumento. Gli adescatori spesso iniziano i contatti nei forum online frequentati da bambini e adolescenti, per poi spostare la conversazione su piattaforme di messaggistica criptata, rendendo più difficile l’intervento delle forze dell’ordine.

Si è registrato un incremento dei casi di sextortion, con un passaggio da 118 casi nel 2022 a 132 nel 2023. Al contrario, c’è stato un leggero calo nei casi di adescamento online, sebbene sia stato confermato il coinvolgimento di minori tra i 10 e i 13 anni. In particolare, la fascia preadolescenziale ha mostrato un alto livello di interazioni sessuali, con 200 casi su un totale di 341.

Impatto della tecnologia AI

L’intelligenza artificiale generativa ha trasformato il modo in cui interagiamo con il mondo digitale, aumentando le sfide legate all’identificazione e alla prevenzione degli abusi online. Queste tecnologie possono creare o alterare contenuti di abuso sessuali sui minori, rendendo critica la necessità di leggi più severe e misure preventive più efficaci.

La Giornata Mondiale contro la Pedofilia e ed Pedopornografia i contenuti di abuso sui minori è un momento cruciale per riaffermare l’impegno nel combattere questi crimini odiosi. La Polizia Postale e delle Comunicazioni continua a lavorare senza sosta per garantire che il web rimanga un luogo sicuro per tutti, in particolare per i più vulnerabili. D’altronde, Matrice Digitale si oppone fermamente alla promozione dell’associazione alla pedofilia della parola pornografia. Non esistono contenuti sessuali di minori tollerati, dove c’è un minore ed un contenuto video che lo ritrae in scene di sesso, si tratta di un abuso. Questa è una delle tante battaglie che Matrice Digitale porta con fermezza da anni come enunziato nel manifesto di redazione.

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Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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