A distanza di un anno, e successivamente di quattro anni, le analisi e le ricerche di Matrice Digitale trovano una conferma schiacciante. Il collettivo Anonymous, noto per la sua opposizione al fascismo in ogni sua forma, inclusa quella finanziaria e monetaria, è stato completamente infiltrato dai corpi speciali della NATO. Matrice Digitale ha raccontato questa vicenda fin dagli esordi, già durante le elezioni statunitensi del 2020, quando Anonymous si era impegnato a fomentare proteste su Twitter contro Donald Trump e a favore del movimento Black Lives Matter, sostenuto dal Partito Democratico.
Nel 2022, con l’inizio della guerra in Ucraina, Matrice Digitale è stata l’unica testata italiana a evidenziare una connessione tra Anonymous e le operazioni di guerra cibernetica delle truppe occidentali. Questa attività, definita impropria, è stata caratterizzata da data breach e azioni apparentemente a sostegno dell’Ucraina, ma senza reali attacchi di propaganda contro la Russia. Ciò ha portato molti sedicenti esperti di cyber security a classificare queste operazioni come atti di guerra cibernetica, un’interpretazione che Matrice Digitale ha contestato.
Le analisi della testata hanno rilevato una crescente affiliazione di Anonymous alle politiche occidentali, fino a diventare un mezzo per le operazioni di propaganda della NATO. Un esempio è rappresentato dalla recente diffusione di contenuti aggressivi contro la Russia, con richieste di armi nucleari per Kiev. Inoltre, Anonymous ha invitato gli utenti a migrare verso piattaforme alternative come BlueSky, posizionandosi in linea con l’hashtag NAFO, simbolo delle narrative pro-NATO su cui Matrice Digitale ha dedicato un approfondimento.

Un altro aspetto rilevante è stata la scissione interna ad Anonymous, con l’abbandono di posizioni filorusse da parte del collettivo. Sempre più attivisti ucraini si sono uniti al gruppo, mentre cresceva l’infiltrazione di agenzie di sicurezza statunitensi e truppe cibernetiche della NATO. Questo sviluppo solleva interrogativi sull’efficacia delle analisi dei tecnici e degli analisti cibernetici, i quali, spesso per incompetenza o mala fede, offrono una narrazione propagandistica anziché analisi basate su dati reali.
Le attività di Anonymous, infatti, sembrano sempre più allineate a obiettivi politici occidentali, distanti dalle sue origini di collettivo indipendente. L’uso del collettivo come strumento di propaganda è evidente nelle sue azioni e nei suoi obiettivi recenti. Matrice Digitale ha denunciato questa situazione, sottolineando come analisi distorte possano generare falsi positivi e compromettere strategie di sicurezza ben più grandi se non finalizzati esclusivamente ad un mero racconto propagandistico.
Infine, è fondamentale considerare che eventuali attacchi futuri attribuiti ad Anonymous potrebbero essere strumentalizzati per incolpare l’Ucraina o gli alleati della NATO. Matrice Digitale invita a un approccio più critico e responsabile, evidenziando la necessità di analisi imparziali per garantire una sicurezza nazionale basata su rischi reali, lontana da visioni parziali e propagandistiche.