La polizia federale argentina ha arrestato un cittadino russo di 29 anni a Buenos Aires con l’accusa di riciclaggio di denaro legato ai proventi in criptovaluta del gruppo di hacker nordcoreano Lazarus. L’unità specializzata in investigazioni cibernetiche di San Isidro, in collaborazione con TRM Labs, ha identificato e localizzato l’individuo, nonostante l’uso di una rete complessa di transazioni attraverso più blockchain per nascondere l’origine degli asset.
L’uomo ha accettato grandi somme di criptovaluta rubata da diversi attori, inclusi il gruppo Lazarus, distributori di contenuti di abusi su minori e finanziatori del terrorismo. Ha poi riciclato i fondi tramite exchange di criptovalute e servizi di tumbling, convertendo infine gli asset in denaro fiat. Secondo le indagini, il sospettato ha gestito un’operazione di riciclaggio direttamente dal suo appartamento, dove ogni giorno venivano effettuati scambi di valute e trasferimenti di criptovalute.
Le autorità hanno sequestrato dispositivi elettronici e due portafogli di criptovaluta contenenti rispettivamente $54.290 e $15 milioni in asset crittografici collegati al sospettato. Questo arresto rappresenta un importante passo nella lotta contro il cybercrime internazionale, in particolare contro le attività illecite del gruppo Lazarus, che continua a utilizzare nuovi servizi di tumbling per riciclare i proventi dei crimini.