Sicurezza Informatica
Attacchi ai sistemi di stampa UNIX tramite CUPS
Tempo di lettura: 3 minuti. CUPS, il sistema di stampa UNIX, può essere sfruttato per attaccare sistemi UNIX: le vulnerabilità, i metodi di attacco e le misure di sicurezza consigliate.
Un nuovo articolo dettagliato di Simone Margaritelli evidenzia la possibilità di attaccare sistemi UNIX sfruttando CUPS (Common UNIX Printing System), un sistema open source per la gestione delle stampe su sistemi operativi UNIX. Questa prima parte dell’analisi esplora le vulnerabilità presenti in CUPS e le potenziali tecniche di attacco che possono essere utilizzate da malintenzionati per compromettere sistemi UNIX. CUPS è ampiamente utilizzato su una varietà di sistemi, inclusi macOS e Linux, ed è integrato nei loro servizi di stampa, rendendo queste vulnerabilità particolarmente critiche.
Cos’è CUPS e perché è una potenziale vulnerabilità?
CUPS è il sistema di stampa standard per molti sistemi UNIX, che offre un’interfaccia per gestire lavori di stampa, stampanti e impostazioni correlate. Il servizio è accessibile attraverso il web (solitamente sulla porta 631) e offre varie API e funzionalità per la gestione dei processi di stampa. Tuttavia, questa accessibilità e la sua configurazione predefinita possono renderlo una superficie di attacco significativa, poiché gli aggressori possono sfruttare la mancanza di configurazioni di sicurezza o vulnerabilità nel codice per ottenere accesso non autorizzato ai sistemi.
Gli attacchi contro CUPS sono interessanti per diverse ragioni. In molti casi, le stampanti sono considerate periferiche relativamente innocue, e quindi non sono sempre protette o monitorate con la stessa attenzione di altri servizi di rete. Inoltre, dato che CUPS è integrato direttamente nei sistemi operativi UNIX, qualsiasi vulnerabilità presente nel suo servizio può potenzialmente compromettere l’intero sistema.
Le vulnerabilità chiave sfruttabili in CUPS
L’analisi tecnica dell’articolo mette in luce varie vulnerabilità che possono essere sfruttate per compromettere un sistema UNIX attraverso CUPS. Queste vulnerabilità includono:
- Esecuzione di codice arbitrario: Una delle potenziali vulnerabilità riguarda l’esecuzione di codice arbitrario tramite chiamate non protette all’interno del sistema CUPS. Se un utente malintenzionato riesce a inviare richieste opportunamente costruite a CUPS, potrebbe potenzialmente eseguire codice dannoso sul sistema di destinazione.
- Escalation dei privilegi: Molte configurazioni di CUPS girano con privilegi elevati, permettendo all’aggressore di eseguire comandi con i diritti di amministratore una volta ottenuto l’accesso al servizio. Questo può consentire di effettuare un’escalation dei privilegi e controllare altre parti del sistema o accedere a dati sensibili.
- Accesso non autorizzato e enumerazione di informazioni: Alcuni endpoint di CUPS possono rivelare informazioni sensibili sulle stampanti e sui lavori di stampa attivi, che possono essere sfruttati per ulteriori attacchi. Ad esempio, la possibilità di accedere a dettagli di configurazione delle stampanti può dare all’aggressore informazioni utili per effettuare attacchi mirati.
Metodologie di attacco e sfruttamento
Maragaritelli prosegue dettagliando alcune delle tecniche di attacco che possono essere utilizzate per sfruttare queste vulnerabilità in CUPS. Questi metodi includono l’invio di richieste HTTP manipolate attraverso la porta 631 per interagire direttamente con il servizio di stampa, la manipolazione delle code di stampa e l’uso di exploit per sfruttare le chiamate API vulnerabili di CUPS.
Ad esempio, un attacco potrebbe essere condotto accedendo all’interfaccia web di CUPS (che spesso non è protetta da autenticazione forte) e inviare richieste malformate che sfruttano bug o errori logici nel servizio. Un altro metodo potrebbe prevedere l’accesso a file di configurazione di CUPS, modificandoli per eseguire codice arbitrario o per creare nuovi utenti con privilegi di amministratore.
Misure di sicurezza e mitigazione
Margaritelli sottolinea anche l’importanza di adottare misure di sicurezza per proteggere CUPS e ridurre il rischio di attacchi. Tra queste misure troviamo:
- Restrizione dell’accesso alla porta 631: Limitare l’accesso alla porta 631 utilizzata da CUPS solo a utenti fidati o a reti interne.
- Aggiornamento del software: Mantenere CUPS e il sistema operativo aggiornati per garantire che eventuali patch di sicurezza siano applicate e che le vulnerabilità note siano mitigate.
- Configurazioni di sicurezza avanzate: Configurare CUPS per richiedere autenticazione per l’accesso alla sua interfaccia web e disabilitare le funzionalità non necessarie.
L’importanza di proteggere CUPS nei sistemi UNIX
Il servizio CUPS, sebbene essenziale per la gestione delle stampanti, può rappresentare una significativa vulnerabilità per i sistemi UNIX se non configurato e protetto correttamente. Dato il suo accesso privilegiato e la possibilità di sfruttare varie chiamate API, è fondamentale che gli amministratori di sistema prendano misure di sicurezza adeguate per proteggerlo da potenziali attacchi.
Sicurezza Informatica
HubPhish, targeting politico e vulnerabilità critiche
Tempo di lettura: 3 minuti. HubPhish, targeting politico e vulnerabilità critiche: analisi delle minacce e linee guida di sicurezza di CISA per dispositivi mobili e reti.
Le recenti analisi di esperti di sicurezza mettono in evidenza campagne sofisticate come HubPhish, che sfrutta strumenti di HubSpot per attacchi di phishing su larga scala, e azioni legali contro pratiche di targeting politico illecito in Europa. Parallelamente, CISA introduce linee guida per comunicazioni mobili sicure e aggiunge nuove vulnerabilità critiche al suo catalogo.
HubPhish: campagne di phishing sofisticate tramite HubSpot
Il gruppo responsabile della campagna HubPhish, individuato da Palo Alto Networks Unit 42, ha preso di mira oltre 20.000 utenti aziendali in Europa, utilizzando i servizi di HubSpot Free Form Builder per ingannare le vittime. I cybercriminali inviavano email di phishing a tema DocuSign che reindirizzavano a falsi login di Office 365, mirati a sottrarre credenziali.
La campagna sfrutta domini ospitati su TLD .buzz e infrastrutture come Bulletproof VPS per garantire persistenza nei sistemi compromessi. Gli attori aggiungono nuovi dispositivi sotto il loro controllo negli account compromessi, continuando con movimenti laterali verso infrastrutture Microsoft Azure per accedere a risorse cloud.
Questo esempio di phishing avanzato dimostra come i servizi legittimi possano essere abusati per campagne malevole, evidenziando la necessità di rigide misure di sicurezza, come il controllo di domini sconosciuti e l’uso di autenticazione a più fattori.
Targeting politico illecito e violazione del GDPR nell’UE
L’European Data Protection Supervisor (EDPS) ha dichiarato illegale il targeting politico dei cittadini basato sulle loro opinioni personali. La decisione segue una denuncia contro la Commissione Europea, accusata di utilizzare dati sensibili per una campagna a favore della regolamentazione CSAR (Child Sexual Abuse Regulation).
Le campagne di micro-targeting hanno sfruttato proxy data come parole chiave di interesse politico per segmentare il pubblico. La violazione del GDPR dimostra il rischio che pratiche simili possano influenzare la democrazia, spingendo i legislatori a considerare regolamenti più rigidi.
CISA: nuove linee guida per comunicazioni mobili sicure
La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) ha pubblicato un nuovo documento di riferimento con linee guida per migliorare la sicurezza delle comunicazioni mobili. Questo strumento è pensato per aiutare le organizzazioni a proteggere i dispositivi mobili aziendali e le reti wireless da minacce crescenti.
Le raccomandazioni principali includono:
- Segmentazione delle reti mobili per separare dispositivi aziendali da quelli personali.
- Autenticazione multi-fattore (MFA) per ridurre il rischio di compromissione delle credenziali.
- Aggiornamenti regolari del firmware per mitigare vulnerabilità nei sistemi operativi mobili.
- Monitoraggio continuo per identificare comportamenti anomali e attività sospette.
Le linee guida sottolineano anche l’importanza di educare i dipendenti sui rischi associati all’uso di dispositivi mobili per attività aziendali, enfatizzando il ruolo della consapevolezza nella protezione delle infrastrutture digitali.
Nuove vulnerabilità aggiunte al catalogo CISA
CISA ha aggiornato il proprio Known Exploited Vulnerabilities Catalog, aggiungendo quattro vulnerabilità critiche che sono già state sfruttate attivamente in attacchi mirati. Tra queste spiccano:
- CVE-2018-14933 NUUO NVRmini Devices OS Command Injection Vulnerability
- CVE-2022-23227 NUUO NVRmini 2 Devices Missing Authentication Vulnerability
- CVE-2019-11001 Reolink Multiple IP Cameras OS Command Injection Vulnerability
- CVE-2021-40407 Reolink RLC-410W IP Camera OS Command Injection Vulnerability
Queste vulnerabilità rappresentano rischi significativi per reti aziendali e infrastrutture governative. BOD 22-01, il Binding Operational Directive emesso da CISA, obbliga le agenzie federali a risolvere queste vulnerabilità entro scadenze specifiche. Tuttavia, CISA raccomanda a tutte le organizzazioni, pubbliche e private, di adottare lo stesso approccio per mitigare le minacce.
Le campagne di phishing come HubPhish, i rischi legati al targeting politico illecito e le vulnerabilità sfruttate attivamente evidenziano l’importanza di misure proattive di sicurezza. Con le nuove linee guida di CISA per le comunicazioni mobili e l’aggiornamento del catalogo di vulnerabilità, le organizzazioni possono rafforzare la propria difesa contro attacchi complessi e persistenti.
Sicurezza Informatica
TA397: spionaggio internazionale con WmRAT e MiyaRAT
Tempo di lettura: 2 minuti. TA397 utilizza nuove tecniche di attacco per distribuire WmRAT e MiyaRAT, colpendo organizzazioni governative e della difesa.
Il gruppo di cyber spionaggio TA397, noto anche come Bitter, ha introdotto nuove e sofisticate catene di attacco per colpire organizzazioni governative e del settore della difesa, principalmente nelle regioni EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) e APAC (Asia-Pacifico). Proofpoint ha analizzato una recente campagna che utilizza tecniche avanzate per distribuire i malware WmRAT e MiyaRAT, progettati per raccogliere informazioni sensibili.
Una catena di infezione mirata e ingannevole
Il 18 novembre 2024, TA397 ha condotto un attacco mirato contro un’organizzazione della difesa in Turchia, utilizzando un’esca sotto forma di email di spear phishing. L’email conteneva un archivio RAR con diversi file, tra cui:
- Un documento PDF legittimo proveniente dalla World Bank che descrive un progetto infrastrutturale in Madagascar.
- Un file di collegamento LNK mascherato da documento PDF.
- Flussi di dati alternativi (ADS) nascosti che contenevano codice PowerShell dannoso.
L’utente, attirato dall’apparente legittimità del file PDF, eseguiva inavvertitamente il file LNK, attivando una catena di infezione che includeva:
- L’apertura del PDF come decoy per distrarre l’utente.
- L’esecuzione di script PowerShell tramite il flusso ADS.
- La creazione di un’attività pianificata che comunicava regolarmente con il server di comando e controllo (C2) jacknwoods[.]com.
Questa attività pianificata inviava informazioni di base sul dispositivo della vittima e scaricava ulteriori payload malevoli, tra cui i RAT (Remote Access Trojans) WmRAT e MiyaRAT.
WmRAT e MiyaRAT: strumenti di spionaggio avanzati
WmRAT, scritto in C++, offre funzionalità classiche di RAT, come la cattura di screenshot, l’esfiltrazione di file e l’esecuzione di comandi remoti. Il malware utilizza una semplice crittografia per comunicare con il server C2, rendendo difficile l’intercettazione da parte delle difese di rete.
MiyaRAT, introdotto più recentemente, include funzionalità simili, ma con una crittografia più sofisticata e un livello più elevato di offuscamento del codice. Questo strumento è riservato a obiettivi di alto valore, come evidenziato dalla distribuzione limitata in campagne selezionate.
Entrambi i malware sono stati utilizzati per raccogliere informazioni critiche, come dati sulle directory, processi in esecuzione e geolocalizzazione, e per interagire direttamente con la rete dell’organizzazione compromessa.
Tecniche di persistenza e copertura delle tracce
TA397 dimostra una notevole abilità nell’evadere le misure di sicurezza, utilizzando:
- Attività pianificate per garantire la persistenza.
- Offuscamento dei file esca, mascherati per sembrare innocui.
- Crittografia personalizzata per proteggere le comunicazioni con i server C2.
Queste tecniche, combinate con un’infrastruttura di comando e controllo che utilizza domini legittimi e indirizzi IP non direttamente riconducibili al gruppo, complicano ulteriormente le indagini forensi.
TA397 “rappresenta una minaccia significativa per organizzazioni strategiche in tutto il mondo”. Le sue campagne mirate dimostrano una continua evoluzione delle tecniche di attacco, sottolineando la necessità di misure di difesa avanzate e un monitoraggio costante delle infrastrutture IT per rilevare attività sospette.
Sicurezza Informatica
Careto: ritorna in scena lo storico APT
Tempo di lettura: 2 minuti. Careto APT torna in azione con nuove tecniche di attacco, sfruttando server email e malware avanzati come FakeHMP.
Il leggendario gruppo APT Careto, noto anche come The Mask, è tornato in azione con nuove tecniche di attacco avanzate, dopo un decennio di silenzio. Questo attore, attivo almeno dal 2007, si concentra su attacchi altamente mirati contro organizzazioni governative, diplomatiche e di ricerca. L’ultimo rapporto di Kaspersky, presentato alla Virus Bulletin International Conference 2024, rivela dettagli inediti sulle campagne più recenti di Careto.
Nuove tecniche di persistenza: attacchi al server MDaemon
Una delle campagne più recenti, osservata nel 2022, ha preso di mira un’organizzazione in America Latina, utilizzando un metodo sofisticato per mantenere la persistenza nei sistemi compromessi. Gli attaccanti hanno sfruttato una funzionalità del server email MDaemon, nota come WorldClient, che consente l’aggiunta di estensioni personalizzate per gestire richieste HTTP.
Careto ha creato un’estensione malevola configurata per caricare payload e mantenere il controllo del server tramite richieste HTTP indirizzate a una URL specifica. Questa tecnica ha permesso al gruppo di raccogliere informazioni sensibili e di diffondere l’infezione all’interno della rete tramite movimenti laterali.
FakeHMP e altre innovazioni per il movimento laterale
Un elemento centrale delle nuove campagne di Careto è il malware FakeHMP, progettato per eseguire azioni avanzate come:
- Registrare input da tastiera,
- Catturare screenshot,
- Estrarre file e distribuirli su sistemi compromessi.
Per diffondersi, Careto ha utilizzato file legittimi del software di sicurezza HitmanPro Alert, sfruttandone un driver vulnerabile (hmpalert.sys) per caricare un DLL malevolo. Questo ha permesso agli attaccanti di iniettare codice in processi privilegiati come winlogon.exe, garantendo un controllo persistente.
Una variante di questa tecnica è stata osservata nel 2024, quando gli attaccanti hanno sfruttato il processo di aggiornamento di Google per distribuire il malware.
Attacchi storici e sovrapposizioni tattiche
Il gruppo Careto è stato associato a diverse campagne storiche, tra cui attacchi documentati nel 2019 e tra il 2007 e il 2013. Le tattiche utilizzate, come il COM hijacking per la persistenza e l’uso di sistemi virtuali per archiviare plugin, sono rimaste coerenti nel tempo, suggerendo una continuità operativa.
Nel 2019, Careto ha utilizzato due framework malevoli denominati Careto2 e Goreto. Questi strumenti implementavano funzionalità avanzate, come keylogger e screenshot taker, e sfruttavano servizi cloud come Google Drive per caricare ed eseguire comandi in remoto.
Il ritorno di Careto APT dimostra la resilienza e l’evoluzione del gruppo, che continua a sviluppare tecniche innovative e malware multi-componente. La comunità di sicurezza deve restare vigile, poiché le future campagne di questo attore saranno probabilmente altrettanto sofisticate.
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