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Un attacco hacker ha colpito i sistemi informatici della Sanità del Veneto, in particolare l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, causando notevoli disagi e la necessità di attivare procedure di emergenza.
Dettagli sull’attacco
L’attacco è iniziato nella serata di domenica 22 ottobre. A seguito dell’incidente, sono stati riscontrati problemi nei servizi cup online e nei sistemi ospedalieri di gestione delle prenotazioni. L’attività degli ospedali veronesi, in particolare Borgo Trento e Borgo Roma, è stata fortemente limitata, con segnalazioni di significativi disagi. Nonostante l’attacco, l’azienda ospedaliera ha comunicato che non ci sono state conseguenze nel funzionamento dei reparti e delle urgenze. Inoltre, non risultano violati i dati sensibili, grazie alle procedure di backup effettuate regolarmente prima dell’attacco.
Misure adottate
Immediatamente dopo l’attacco, sono state attivate le procedure di emergenza per garantire la sicurezza dei sistemi informatici e isolare i server. Tuttavia, le linee telefoniche interne e parte della rete dati che si appoggia su Internet sono ancora fuori uso, causando l’interruzione di vari servizi. L’azienda ospedaliera ha quindi chiesto ai cittadini di non presentarsi ai Centri prelievi senza una prenotazione e di accedere al Pronto soccorso solo in caso di emergenza. Le casse automatiche e gli sportelli per pagamenti e prenotazioni sono temporaneamente chiusi.
Risposta tecnica
I tecnici dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona sono al lavoro dal momento dell’allert per ripristinare i sistemi. Nonostante l’attacco, il nuovo Sistema Informatico Ospedaliero ha evitato la perdita di dati. Le cartelle mediche, gli esiti degli esami e le impostazioni delle terapie sono ancora disponibili, garantendo l’operatività dei reparti.
Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha dato l’annuncio sui suoi profili social descrivendo la situazione di allarme ed invitando a non affollare inutilmente l’ospedale.