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Sicurezza Informatica

Big Tech sotto accusa in Congo per sfruttamento del lavoro minorile

E’ la prima accusa mossa dall’Africa ai giganti tecnologici statunitensi su una materia rara come il cobalto

Apple, Dell, Microsoft e Tesla sono tra le aziende accusate di contributo alla morte o alla menomazione di bambini che lavorano in miniere di cobalto in Congo. Le accuse vengono da 14 famiglie rappresentate da una ONG per i diritti umani in una causa presso una corte distrettuale a Washington. Le famiglie sostengono che i loro bambini sono stati uccisi o feriti mentre estraevano cobalto per la produzione di smartphone, computer e batterie di auto elettriche. La causa sostiene che le aziende stanno “consapevolmente” trarre profitto dal sistema di estrazione artigianale che dipende dal lavoro minorile e che i bambini sono costretti a lavorare in queste miniere per la povertà. La causa chiede danni per sfruttamento del lavoro minorile, arricchimento ingiusto, supervisione negligente e inflizione di sofferenza emotiva. Questa è la prima volta che diverse aziende tecnologiche affrontano una causa legale che metta in discussione la legalità della loro fornitura di cobalto.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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