Cavi sottomarini NATO: satelliti di backup e droni marittimi eviteranno il sabotaggio?

NATO utilizza droni marittimi per proteggere i cavi sottomarini, rispondendo a minacce crescenti da parte della Russia.

da Livio Varriale
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cavi sottomarini NATO

La crescente dipendenza dai cavi sottomarini NATO per telecomunicazioni ed energia evidenzia la fragilità di questa infrastruttura critica. Recenti incidenti nel Mar Baltico, inclusi blackout e danni sospetti, hanno attirato l’attenzione delle autorità internazionali e portato alla pianificazione di soluzioni innovative come il Progetto HEIST della NATO. Parallelamente, indagini su un presunto sabotaggio da parte della nave cinese Yi Peng 3 sottolineano la necessità di una maggiore sicurezza.

HEIST: l’approccio della NATO per la protezione dei cavi sottomarini

Il Progetto HEIST (Hybrid Space-Submarine Architecture Ensuring Infosec of Telecommunications) è una risposta della NATO alla vulnerabilità dei cavi sottomarini. Con oltre il 95% del traffico dati globale gestito da cavi in fibra ottica, un’interruzione può avere effetti devastanti. Questo progetto mira a:

  • Rilevare danni con precisione di un metro, riducendo i tempi di risposta.
  • Rerouting dei dati su satelliti in caso di interruzioni.
  • Sviluppare sistemi laser per aumentare la velocità di trasmissione satellitare, già testati da Starlink e Amazon Kuiper.

Attualmente, i cavi sottomarini trasmettono dati a velocità di 340 terabit al secondo, mentre i satelliti tradizionali gestiscono solo 5 gigabit. L’adozione di laser potrebbe aumentare questa capacità a 200 Gbps, rendendo i satelliti un’alternativa più affidabile. La NATO prevede di rendere open source parte del progetto per accelerare lo sviluppo e garantire trasparenza.

Cavi sottomarini NATO: protezione con droni marittimi

NATO ha annunciato un nuovo programma per monitorare e proteggere i cavi sottomarini critici utilizzando droni marittimi senza equipaggio (USV). Questa iniziativa arriva in risposta a recenti interruzioni sospette nei cavi di telecomunicazione e alimentazione, che hanno evidenziato la vulnerabilità di queste infrastrutture vitali.

L’importanza strategica dei cavi sottomarini

I cavi sottomarini gestiscono circa il 95% dei dati internazionali e sono fondamentali per il traffico finanziario globale, movimentando circa 10 trilioni di dollari al giorno. Interruzioni significative possono avere ripercussioni devastanti su economie e comunicazioni globali.

Con la crescente tensione geopolitica e attività sospette da parte della Russia, come la mappatura di infrastrutture sottomarine, NATO considera i cavi un obiettivo vulnerabile. Sebbene la Russia dipenda principalmente da connessioni terrestri, la maggior parte degli stati occidentali fa affidamento su questa rete sommersa, rendendola un bersaglio potenziale.

Il ruolo dei droni marittimi

La flotta, prevista per il lancio nel giugno 2025, utilizzerà tecnologie già esistenti, ispirandosi al programma Task Force 59 della Marina degli Stati Uniti, operativo in Medio Oriente. Questi droni utilizzeranno sistemi avanzati di intelligenza artificiale e sensori per:

  • Monitorare in tempo reale le condizioni dei cavi sottomarini.
  • Rilevare potenziali sabotaggi o danni accidentali con precisione.
  • Supportare operazioni di manutenzione e risposta rapida.

Questo approccio combina monitoraggio subacqueo con tecnologia di superficie, offrendo una protezione proattiva senza precedenti.

Contesto geopolitico complesso

Secondo il capo dell’intelligence NATO, David Cattler, la Russia sta attivamente mappando le infrastrutture critiche sul fondo marino. Le attività includono la sorveglianza di cavi strategici nel Mediterraneo e nel Mar Baltico. Questi movimenti suggeriscono non solo un intento potenziale di sabotaggio, ma anche la capacità di interferire in questo dominio.

Cattler ha dichiarato che le aree di interesse monitorate dalla Russia si sovrappongono con le infrastrutture sottomarine più critiche. Questo allarma ulteriormente le autorità NATO, che stanno cercando di accelerare l’implementazione di tecnologie di monitoraggio e protezione.

Conseguenze e strategie future

Gli sforzi di NATO non si limitano alla sorveglianza; si punta anche a sviluppare un sistema di backup per i dati, sfruttando il Progetto HEIST, che combina cavi sottomarini con tecnologie satellitari. Questa ridondanza è cruciale per mitigare l’impatto di attacchi o disastri naturali.

Le azioni preventive, come l’introduzione di droni marittimi e l’adozione di tecnologie avanzate, mirano a rendere le infrastrutture sottomarine più sicure e resilienti. Tuttavia, il contesto geopolitico richiede una collaborazione internazionale più stretta per contrastare minacce crescenti e proteggere le economie globali.

Danno al cavo Estlink 2: blackout e timori di sabotaggio

Il cavo sottomarino Estlink 2, che connette Finlandia ed Estonia, ha subito un’interruzione il 25 dicembre 2024, riducendo la capacità di trasmissione da 1.106 MW a 358 MW. Nonostante il blackout non abbia compromesso l’alimentazione elettrica, le autorità stanno indagando sulle cause, senza escludere un possibile sabotaggio.

Estlink 2 era già stato fuori servizio per manutenzione nei mesi precedenti, aumentando la sensibilità verso ulteriori interruzioni. Con la crescente tensione geopolitica, specialmente dopo l’invasione russa dell’Ucraina, gli esperti sottolineano come il Baltico sia un’area vulnerabile, con molteplici cavi sottomarini che supportano dati e energia per l’intera regione.

Sospetti di sabotaggio: il caso della nave cinese Yi Peng 3

Nuove prove video subacquee indicano che il presunto danno a due cavi internet sottomarini tra Finlandia e Svezia potrebbe essere stato causato dalla nave cinese Yi Peng 3. Le immagini mostrano segni di trascinamento sull’oceano che coincidono con i movimenti della nave, che, secondo i registri, ha effettuato manovre insolite sopra i cavi interessati il 17 e 18 novembre 2024.

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Indagini in corso

  • Le autorità di Finlandia, Danimarca e Germania hanno partecipato a un’ispezione congiunta a bordo della nave, sotto la supervisione cinese.
  • La nave è stata fermata nel Kattegat, tra Danimarca e Svezia, per ulteriori indagini, ma essendo in acque internazionali, le autorità non possono imporre lo spostamento senza violare norme internazionali.

Nonostante la Cina affermi di collaborare pienamente, il contesto geopolitico e la vicinanza temporale con decisioni statunitensi di fornire armi avanzate all’Ucraina alimentano speculazioni su un possibile sabotaggio deliberato.

Implicazioni globali e soluzioni future

Questi eventi evidenziano la necessità di strategie più robuste per proteggere le infrastrutture sottomarine:

  • Monitoraggio continuo: Sensori avanzati e droni subacquei possono prevenire danni accidentali o sabotaggi.
  • Diversificazione dei mezzi di trasmissione: Progetti come HEIST rafforzano la resilienza, garantendo backup via satellite.
  • Collaborazione internazionale: La gestione condivisa delle infrastrutture e indagini trasparenti sono cruciali per ridurre i rischi geopolitici.

Con la crescente tensione tra le potenze globali, investire in sicurezza delle infrastrutture critiche è fondamentale per proteggere le comunicazioni e il flusso di energia tanto che i cavi sottomarini NATO sembrano essere superati o non più sicuri.

Si può anche come

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