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Sicurezza Informatica

Cina denuncia dispositivi di sorveglianza subacquea nascosti nel mare

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Il Ministero della Sicurezza di Stato cinese ha recentemente dichiarato di aver individuato dispositivi di sorveglianza subacquea e galleggianti nelle sue acque, destinati alla raccolta segreta di dati idrografici e informazioni di navigazione delle navi cinesi. L’accusa, comunicata tramite il canale WeChat del Ministero, non menziona direttamente i presunti responsabili, ma evidenzia come queste “sentinelle segrete” abbiano operato per lunghi periodi a beneficio di potenziali scenari di guerra.

Dispositivi di spionaggio subacquei e galleggianti: Funzioni e Rischi

Secondo il Ministero, questi dispositivi erano in grado di monitorare in tempo reale l’attività nell’area marina circostante, fungendo persino da “fari” subacquei per agevolare la navigazione di sottomarini stranieri. Tali dispositivi, realizzati appositamente per la raccolta e l’analisi dei dati sensibili, sarebbero stati progettati con una funzione di autodistruzione per eliminare le prove al termine della missione, complicando l’eventuale recupero di informazioni sui produttori o sulle funzioni specifiche.

Contesto strategico e implicazioni internazionali

La Cina mantiene posizioni territoriali ampie e contestate su quasi tutto il Mar Cinese Meridionale, rivendicando una sovranità che ha portato a frequenti tensioni con i vicini Brunei, Malesia, Filippine e Vietnam. Negli ultimi anni, Pechino ha intensificato la presenza navale nella regione e progetti di sorveglianza come questi contribuiscono a rafforzare il suo controllo nelle acque circostanti.

Pechino ha ribadito la volontà di proteggere il proprio spazio marittimo dalle infiltrazioni straniere, ritenendo la sorveglianza subacquea una minaccia seria alla propria sovranità e sicurezza. Queste dichiarazioni giungono in un contesto di crescente competizione tra la flotta navale cinese, che si sta rapidamente espandendo, e quella statunitense. Secondo il Center for Strategic and International Studies, il ritmo di crescita della marina cinese potrebbe rappresentare un vantaggio strategico per Pechino in caso di conflitti prolungati.

Potenziali sviluppi

Le accuse rivolte dalla Cina verso potenze straniere circa l’uso di dispositivi di spionaggio marittimo evidenziano l’importanza strategica delle acque regionali e il rischio di escalation delle tensioni. Tali strumenti non solo minacciano direttamente la sicurezza di Pechino, ma anche la stabilità economica globale, specie considerando l’importanza di Taiwan come centro di produzione di semiconduttori.